22 December 2025

Iberia aumenta dell’8,4% la capacità sull’Italia per l’inverno 2019/20

Più capacità sulle rotte italiane per il gruppo Iberia durante la stagione invernale 2019/2020, in particolare su quelle verso Firenze, Bologna e Torino ma anche su Roma e Venezia. Complessivamente il gruppo Iberia offrirà circa 960.500 posti nei voli tra l’Italia e la Spagna durante la prossima stagione invernale, l’8,4% in più rispetto alla precedente. L’attenzione è puntata non solo all’aspetto qualitativo, ma anche a quello quantitativo, dato che migliora le connessioni dei clienti procedenti dall’Italia con le altre 32 destinazioni in SpagnaLisbona e Porto, sette città in Africa, 19 in America Latina, così come sei destinazioni negli Stati Uniti.

Iberia opererà 10 voli a settimana da Firenze a Madrid (tre in più quindi) dalla fine di ottobre del 2019 alla fine di marzo del 2020 con aeromobili A319, invece del volo giornaliero che ha offerto nella scorsa stagione invernale. Con queste tre frequenze supplementari, la compagnia metterà a disposizione dei propri clienti un 44% in più di posti tra le due città (la rotta era stata inaugurata nell’aprile 2015 con sei voli a settimana).

Diventano tre i voli giornalieri da Bologna e due da Torino: Iberia Regional ed Air Nostrum, completeranno le operazioni dalle due città per Madrid. Se durante la scorsa stagione invernale, offriva 17 voli a settimana tra Bologna e Madrid, quest’anno opererà tre voli giornalieri che copriranno le fasce orarie della mattina, mezzogiorno e sera, con un incremento di un 18% nel numero di posti.

Per l’inverno la Torino-Madrid potrà contare quindi con due voli giornalieri invece degli 11 voli settimanali offerti durante lo stesso periodo del 2018/2019, +25%.

Grazie alle operazioni con aeromobili di maggiori capacità, Iberia rafforzerà di un 8% la sua capacità nei voli da Roma e Venezia per l’aeroporto di Madrid.

Tra le altre novità della stagione invernale di Iberia, da ricordare il lancio dei voli Madrid-Guayaquil a partire dal 13 dicembre con quattro frequenze settimanali, in connessione con i voli della compagnia da/per l’Italia. Iberia, incrementerà, inoltre, la capacità per Lima e Bogotà, con dieci voli a settimana, invece dei voli giornalieri offerti fino ad ora, e per San Juan de Puerto Rico, fino ad ora una destinazione estiva, che a partire dalla fine di ottobre opererà durante tutto l’anno.

Attualmente, Iberia opera 336 voli a settimana tra Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Milano, Napoli, Olbia, Palermo, Roma, Torino e Venezia e Madrid. Inoltre, durante il mese di agosto, volerà tra Genova e Verona verso la capitale spagnola.

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Magnus Brunner, portavoce del ministro degli Affari interni e della migrazione dell'UEe che supervisiona l'iniziativa, ha affermato che l'implementazione dell'Ees è stata finora “fluida e ben gestita”, con un feedback “positivo e incoraggiante” da parte degli Stati membri dell'Ue.\r\n\r\nPer contro, Aci Europe sostiene che l'introduzione sia stata compromessa da “regolari” interruzioni del sistema e da “persistenti” problemi di configurazione, tra cui l'implementazione parziale o l'indisponibilità di chioschi self-service per la registrazione dei viaggiatori e l'acquisizione dei dati biometrici.\r\n\r\nSecondo Aci Europe, questi problemi hanno comportato un aumento del 70% dei tempi di elaborazione dei controlli alle frontiere, con tempi di attesa fino a tre ore durante i periodi di traffico intenso. Gli aeroporti in Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Portogallo e Spagna sono “particolarmente colpiti”, sostiene l'associazione.\r\n\r\n“I viaggiatori stanno già subendo notevoli disagi\" ha dichiarato il direttore generale di Aci Europe, Olivier Jankovec, avvertendo che le questioni irrisolte causeranno ulteriori disagi con l'intensificarsi dell'introduzione dell'Ees nel 2026.\r\n\r\n“Se tutte le questioni operative che stiamo sollevando oggi non verranno completamente risolte nelle prossime settimane, l'aumento della soglia di registrazione al 35% (dei valichi di frontiera) a partire dal 9 gennaio, come previsto dal calendario di attuazione dell'Ees, comporterà inevitabilmente una congestione molto più grave e disagi sistemici per gli aeroporti e le compagnie aeree. 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