1 luglio 2019 14:02

Nardo Filippetti fondatore di Lindbergh Hotel & Resorts
Boom del Mar Rosso, conferma del Giappone, l’ever green delle isole italiane, nonché lo sviluppo di nuove mete e una sempre maggiore flessibilità, così da venire incontro alle esigenze di viaggiatori che accorciano le proprie vacanze estive per permettersi più viaggi durante il resto dell’anno. Ma soprattutto prenotazioni in crescita del 5%-10% rispetto allo stesso periodo del 2018.
E’ la fotografia del tradizionale monitoraggio Astoi alla vigilia della stagione più calda dell’anno. Un fermo immagine che restituisce uno scenario di crescita per nulla scontato, visto che a un primo trimestre scoppiettante, in termini di volumi di prenotazione per l’estate, è seguito un forte rallentamento ad aprile e maggio. Uno stop causato dal boom delle vacanze primaverili di Pasqua e Ponti, ma anche dal brutto tempo e dalle elezioni politiche europee.
I dati Astoi evidenziano inoltre che la durata delle vacanze va oggi dai classici sette giorni a un massimo di 13: gli italiani, in altre parole, preferiscono diluire i viaggi in più periodi dell’anno. Cresce tuttavia al contempo l’apprezzamento del pubblico per le politiche di advance booking, che hanno generato ottimi risultati soprattutto nei primi tre mesi dell’anno.
Disaggregando le cifre per destinazioni, si scopre quindi che in Italia i soggiorni mare premiano per l’ennesima volta Sardegna, Sicilia, Puglia e Calabria, ma piacciono anche le città come Venezia, Firenze e Roma. In Europa hanno ottenuto poi grande consenso i tour in Bulgaria (Plovdiv è capitale della Cultura europea per il 2019 insieme a Matera, ndr), Russia e Serbia. Bene anche Germania, Irlanda e Gran Bretagna. La Grecia non ha mostrato cambiamenti significativi rispetto alle estati passate, la Spagna ha sempre una buona richiesta ma in calo rispetto allo scorso anno a causa di prezzi più alti.
Il medio raggio ha visto inoltre la ripartenza della Turchia e, dal punto di vista dei soggiorni balneari, la Tunisia; si riconferma quindi l’alta richiesta per il Mar Rosso egiziano, ormai in forte ripresa da oltre un anno.
Il lungo raggio conferma l’alta domanda di destinazioni come gli Stati Uniti, tour dei parchi in particolare, e il Giappone. Il relax nei mari lontani non è invece più una tendenza esclusivamente invernale: agli italiani piace abbronzarsi anche in estate nell’Oceano Indiano specialmente a Zanzibar, in Kenya, Madagascar e Maldive, ma pure sulle spiagge della Malesia. Buona la richiesta di tour di scoperta, abbinati al relax, per mete come il Sud Africa con estensione Mauritius e Seychelles. Al contrario, le destinazioni dove si sono rilevate flessioni nella domanda sono Messico, Sri Lanka e Caraibi (Repubblica Dominicana esclusa).
Per quanto riguarda infine le crociere, queste muovono tanti passeggeri nel Mediterraneo Orientale, nelle capitali baltiche e nel Nord Europa.
«Abbiamo assistito a una trasversale domanda di flessibilità – commenta il presidente di Atoi, Nardo Filippetti -. Anche molti soci che operano con voli charter stanno infatti modificando la propria offerta per andare incontro alle esigenze dei consumatori. A livello di destinazioni vediamo alcune riconferme, ma è nostro dovere essere capaci di ricercare e proporre nuove mete. Alcuni associati hanno investito sull’Oriente, altri stanno studiando e valutando Africa Australe e Americhe. Siamo attenti alla geografia così come alle tendenze; in questo senso è opportuno leggere i dati, in crescita, del segmento giovani, il bacino 15-35 anni che si muove secondo ampie coordinate: dai soggiorni per imparare l’inglese al divertimento dopo la maturità, ai viaggi che aggregano single».
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La migliore performance si registra nella provincia di Matera, con il 94,10% dei Cin rilasciati rispetto al totale delle strutture registrate, seguita a ruota dalla provincia autonoma di Bolzano (93,09%). Al lato opposto di questa speciale classifica troviamo le province di Terni (54,33%) e di Trieste (55,69%). Le regioni in cui è stato rilasciato il maggior numero di Cin sono invece la Toscana (54.134), la Lombardia (48.463), il Veneto (48.747), il Lazio (40.244), la Puglia (36.720) e la Sicilia (35.411).
Sul sito internet istituito dal ministero del Turismo è possibile monitorare in tempo reale lo stato di avanzamento nei vari territori. Inoltre, il sito offre ai turisti la possibilità di verificare l’autenticità di ogni singolo codice. “Il codice identificativo nazionale è uno strumento utile, che auspichiamo contribuisca alla bonifica di un mercato che purtroppo è ancora inquinato da situazioni sommerse, illegali o borderline", conclude la nota Federalberghi.
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