22 December 2025

Iata: crescita più lenta ad agosto

Iata ha registrato a consuntivo del mese di agosto una crescita della domanda, misurata in Rpk, del 4,6% rispetto allo stesso mese 2015, dato che rappresenta un rallentamento rispetto al +6,4% registrato a luglio. La capacità del mese di agosto, espressa in Ask (available seat kilometers) è aumentata del 5,8%, mentre il load factor è diminuito dello 0,9%, attestandosi all’83,8%. «La crescita nella domanda passeggeri è scesa al 4,6%. Benché si tratti di una performance deludente rispetto al mese precedente, è comunque un dato che attesta una certa salute – ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo Iata -. E sebbene gli attacchi terroristici in Europa abbiano avuto un effetto negativo sulla domanda, l’impatto è contenuto».  La domanda nel traffico internazionale è aumentata del 4,7%. Tutte le regioni hanno registrato aumenti ma la crescita è dominata dalle compagnie del Medio Oriente, che hanno registrato un aumento del 10,3%. Il traffico delle compagnie dell’Asia-Pacifico è aumentato del 5,6% rispetto ad agosto 2015. Le compagnie europee vedono la domanda del mese di agosto in salita del 3,3%. In Nord America la domanda è cresciuta dell’1,8%. Le compagnie dell’America Latina hanno registrato una crescita del 6,7% rispetto ad agosto 2015, dato influenzato naturalmente dall’aumento di traffico internazionale in concomitanza con i giochi olimpici in Brasile. Le compagnie africane hanno registrato un aumento di traffico dell’1,8%. Per quanto riguarda il traffico domestico, la domanda è salita del 4,3% rispetto ad agosto 2015. Tutti i mercati hanno registrato un aumento della domanda, eccetto Brasile e Russia, con Cina e India che hanno riportato una crescita a due cifre, rispettivamente con +12% e +23,2%.

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Il salto di offerta, e di qualità, nei servizi portuali e nel turismo è quanto prevede il Piano regionale della rete della portualità turistica, presentato oggi a Sassari dalla presidente della regione, Alessandra Todde, e dall'assessore regionale ailLavori pubblici, Antonio Piu.\r\n\r\n\"I numeri parlano chiaro - evidenzia Todde - la Sardegna ha 1.897 km di costa, ma solo 13,2 posti barca per km, contro una media nazionale di 20,5. Un divario che limita lo sviluppo economico e concentra le opportunità in poche aree. Il cuore del Piano è la rete. Puntiamo su un sistema integrato che consenta di navigare in sicurezza lungo tutta la Sardegna, che distribuisca servizi e opportunità in modo più equilibrato\".\r\n\r\nTra i punti cardine del Piano c'è quello di realizzare un circuito della navigazione turistica lungo l'intero arco costiero regionale, con presenza diffusa di ormeggi, ripari e acque protette, e alti livelli di comfort, con l'obiettivo di rendere disponibile una struttura portuale turistica almeno ogni 20 miglia nautiche.\r\n\r\nE ancora, incrementare nel medio-lungo termine, la presenza delle strutture portuali turistiche in modo omogeneo lungo tutto l'arco costiero isolano. C'è poi l'incremento significativo della dotazione di posti barca per chilometro di costa per superare il gap infrastrutturale rispetto ai valori medi nazionali: Circa 4mila posti in più saranno realizzati con 6 nuovi porti a completamento della rete esistente, e con altre 13 nuove strutture portuali da almeno 200 posti barca ciascuna.\r\n\r\nAttualmente il sistema dei porti turistici ha infatti di una dotazione di circa 25.000 posti barca, con una incidenza di 13,2 posti per km di costa, sensibilmente inferiore al dato nazionale di 20,5 posti per km di costa. Un altro obiettivo è quello di sviluppare l'integrazione fisica e trasportistica tra la costa e l'entroterra.","post_title":"Sardegna, 4 mila posti barca in più e nuovi porti turistici","post_date":"2025-12-16T10:12:36+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1765879956000]}]}}