Alitalia: «I presunti illeciti aiuti di stato sono a favore di Volare Group e non Volare Spa» – 2 –
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30 novembre 2007 08:46
Risposta di Alitalia alle accuse di Ryanair relative al ricorso alla Corte Europea in merito ai presunti illeciti aiuti di stato a favore di Volare: la compagnia italiana precisa che tali «presunti illeciti sono attribuibili a Volare Group – ora in amministrazione straordinaria – e non a Volare Spa di proprietà al 100% del gruppo Alitalia». La nota di Az prosegue sottolineando che Volare Spa è stata costituita «il 10 aprile 2006 con socio unico Alitalia Spa, che ha acquistato dall’amministrazione straordinaria di Volare Group il complesso aziendale libero da oneri, debiti e responsabilità proprie solo dalla citata Volare Group in amministrazione straordinaria».
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[post_content] => SiteMinder, la piattaforma alberghiera che offre soluzioni per gestire le prenotazioni online agli hotel, ha incontrato i professionisti del settore mentre il panorama turistico viene ridefinito dall’instabilità geopolitica ed economica.
Nel webinar “Rischio, Resilienza & Revenue in Italia: come gestire la domanda alberghiera nel 2025” si è evidenziato il fatto che il comparto alberghiero italiano si sta preparando alla stagione estiva confrontandosi con un quadro complesso, segnato da un calo delle prenotazioni e da una crescente concorrenza. Secondo i dati rilevati da SiteMinder al 1° maggio 2025 le prenotazioni per il periodo estivo giugno-agosto sono scese di circa l’11% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un impatto soprattutto nei mesi di luglio (-13,43%) e agosto (-12,82%).
L’analisi della piattaforma evidenzia anche una differenza sul territorio: la contrazione più marcata viene registrata dal Centro Italia (-23,17%) , nonostante il Giubileo che, evidentemente, indirizza gli ospiti verso strutture al di fuori dalla tradizionale offerta alberghiera. Il Sud, al contrario, mostra segnali di crescita (+11,74%): Le tariffe medie giornaliere risultano in lieve flessione rispetto all’anno precedente a livello nazionale (-2,66%). Il mese di luglio registra le tariffe più alte, con una media di €325 tra le strutture italiane di SiteMinder.
Ai dati semestrali si affianca un’evoluzione della domanda: la quota di ospiti internazionali nei primi quattro mesi dell’anno è infatti cresciuta, superando ad aprile il 69% dei check-in totali nelle strutture italiane. Le prenotazioni estive effettuate dagli ospiti provenienti dalla Germania sono aumentate del 3,27%. Nonostante il contesto complesso, la finestra di prenotazione media per i soggiorni estivi si mantiene stabile rispetto al 2024, attestandosi a oltre 80 giorni, segnalando un approccio sempre più anticipato da parte dei viaggiatori. Mentre la domanda si orienta verso soluzioni flessibili, pacchetti assicurati e servizi ancillari a valore aggiunto, si espande l’extra-alberghiero: la proliferazione delle licenze in molte città italiane ha portato a un panorama fortemente competitivo, con un conseguente aumento della pressione sui prezzi. In questo contesto, la capacità di differenziarsi rappresenta un vantaggio competitivo.
Una maggiore attenzione all’esperienza complessiva, dall’offerta gastronomica ai servizi personalizzati, può quindi contribuire a rafforzare l’attrattività della struttura. Tra i fattori chiave emergono poi l’adozione di tariffe flessibili, l’offerta di soggiorni personalizzati e l’integrazione di tecnologie in grado di ottimizzare distribuzione, pricing e gestione delle prenotazioni. Il Changing Traveller Report 2025 di SiteMinder dimostra che gli eventi influenzano in modo decisivo le scelte di viaggio: due viaggiatori su tre dichiarano oggi di organizzare le proprie vacanze attorno a un evento specifico (culturale, sportivo o musicale) trasformando queste occasioni in leve di crescita per le strutture che sanno anticiparle.
L’analisi dei dati realizzata da Siteminder evidenzia 5 strategie per trasformare gli insights di mercato in revenue e ottimizzare la redditività: 1. Sfruttare il potenziale degli eventi, integrando nella propria strategia offerte e promozioni basate su previsioni data-driven per intercettare tempestivamente la domanda. 2. Anticipare i trend emergenti e integrarli nella propria strategia. 3. Pianificare azioni di engagement e upselling, soprattutto in prossimità di ponti e festività, per aumentare lo scontrino medio e offrire esperienze a valore aggiunto. 4. Monitorare le dinamiche di pricing dei competitor per calibrare la propria offerta e massimizzare il ritorno. 5. Favorire le prenotazioni dirette, investendo su una presenza digitale multicanale e su un booking engine, in grado di convertire efficacemente il traffico in vendite. Con il suo impegno SiteMinder, nata a Sydney nel 2006 e oggi presente in sei continenti, sostiene ogni giorno migliaia di albergatori a cui vengono forniti software commerciali online con un’instancabile attenzione verso la qualità e l’innovazione.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Agrigento, la Valle dei Templi ospita a Villa Aurea, da luglio a novembre la mostra Tesori d’Arte dai Musei Nazionali Italiani, 22 opere provenienti dalle 20 regioni italiane.
Prodotta da Consorzio progetto museo e promossa da regione Sicilia in collaborazione con musei generali italiani del Mic, la piccola ma preziosa esposizione riunisce 22 dipinti di altrettanti artisti, noti e meno noti, dello straordinario patrimonio artistico e culturale italiano, attraversando 6 secoli di storia, di bellezza e di arte.
Il progetto raccoglie una selezione di opere d’arte proveniente da tutte le 20 regioni italiane, per raccontare e valorizzare la storia e l’identità culturale delle opere, risalenti ad un ampio arco di tempo, dal Quattrocento al Novecento. Tutti provenienti da musei nazionali di diverse città italiane, e da alcuni depositi museali, questi tesori nascosti simboleggiano la riscoperta necessaria e inesauribile di una pluralità di collezioni presenti nei musei della Penisola.
A partire dalle tavole quattrocentesche del maestro di Castel Sardo e Antonello da Messina fino ai vertici del cinquecento con giganti come Perugino, Raffaello, Sebastiano del Piombo, Pordenone e Andrea Previtali, il percorso espositivo prosegue con uno sguardo sul Seicento e la potenza dei dipinti di Tanzio da Varallo, Sassoferrato e Ludovico Carracci, per poi esplorare la grandezza della pittura barocca attraverso le opere di Giovanni Baglione, Luca Giordano, Francesco Fracanzano, Mattia Preti e Valerio Castello. La delicatezza e la grazia del settecento prendono forma nelle tele di Pompeo Batoni, Nicola Maria Rossi e Paul Troger, mentre il realismo ottocentesco è rappresentato dai lavori di Filippo Palizzi. Infine, le inquietudini novecentesche di Carlo Levi chiudono il viaggio in questo inedito mosaico di personalità, offrendo uno sguardo completo sull'evoluzione artistica e culturale del paese.
La mostra rappresenta anche l’ultima delle tre sessioni del più ampio progetto I Tesori d’Italia, che ha già visto realizzate due precedenti sessioni nella stessa Villa Aurea, con altre opere dell’arte italiana, e prende il nome sulla base del Protocollo d’intesa siglato tra il dipartimento regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana e la direzione generale musei del ministero della cultura.
La mostra, realizzata con il disegno voluto dal comitato scientifico presieduto dal direttore generale musei del Mic, Massimo Osanna, gode del patrocinio della regione siciliana assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana e di città di Agrigento.
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[post_content] => Un primo semestre 2025 in netta crescita per Aries Group, che centra un fatturato in crescita del +15,9% rispetto allo stesso periodo del 2024 con l’Ebitdar a +8% e l’Ebitda che segna un +35%. In particolare, i risultati più rilevanti arrivano dal segmento Mice (+22%), grazie al consolidamento della domanda per eventi corporate, congressi e incentive nelle strutture del gruppo.
Aries Group ha chiuso il 2024 con un incremento dei ricavi del 27% e un tasso di occupazione medio dell’82%. L’Ebitda ha superato i 10 milioni di euro, rafforzando il trend di crescita avviato nel 2023, mentre le presenze nelle strutture del gruppo si sono confermate oltre 1 milione, in continuità con l’anno precedente.
Oggi il gruppo gestisce oltre 1.600 camere in 4 strutture tra Milano, Bologna e Roma, per un totale di 9.400 mq dedicati a eventi e 65 sale meeting. Tutti gli asset di Aries Group - Quark Hotel, Ripamonti Hotel & Residence, Living Place e Hotel Villa Pamphili - sono certificati Dca Esg.
Tra le priorità strategiche: nuove operazioni immobiliari in città strategiche a livello nazionale (Firenze, Genova, Torino), l’ampliamento dell’offerta leisure in aree a forte vocazione turistica e il lancio di nuovi format ricettivi, tra cui soluzioni extended stay e boutique hotel di nuova generazione. In particolare, nel secondo semestre 2025 prosegue il maxi intervento di upcycling del Quark Hotel Milano, uno dei centri congressi più grandi della città, con la nuova area esterna con piscine (inaugurata a giugno) e l’avvio del restyling tecnologico degli spazi interni, firmato da EvaStomper Studio.
“Il forte sviluppo del segmento Mice e la risposta positiva all’upcycling edilizio delle strutture di Aries Group dimostrano che è possibile coniugare crescita economica, sostenibilità e innovazione - commenta il ceo, Stefano de Santis -. Guardiamo con determinazione alla seconda parte dell’anno, con una strategia che mira ad ampliare e differenziare l’offerta, mantenendo alti gli standard di qualità grazie a un utilizzo mirato delle competenze gestionali, all’integrazione tecnologica e alla valorizzazione di immobili esistenti”.
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Un traguardo che ha del rivoluzionario nella hospitality industry, quello raggiunto da Viva Maya by Wyndham e Viva Azteca by Wyndham, situati a Playa del Carmen. Non solo sono i primi a essere certificati con il massimo punteggio di sostenibilità nel portfolio Viva Resorts by Wyndham, ma si distinguono anche in un panorama ben più ampio: solo sette resort in America Latina e una cinquantina in tutto il mondo hanno ottenuto lo stesso livello.
Il protocollo Wyndham Green prevede il monitoraggio delle pratiche di sostenibilità adottate nella gestione degli hotel e si compone di cinque step. L’apice è denominato “Expert”. La certificazione avviene dopo analisi rigorose sull’impatto ambientale, l’utilizzo delle risorse energetiche, l’impegno nei confronti delle comunità locali dove in cui gli hotel sono ubicati.
“Questo riconoscimento riflette il nostro reale sforzo verso un modello turistico che rispetta l’ambiente naturale, promuove pratiche responsabili, offre esperienze di qualità senza compromettere il futuro del pianeta”, commenta Erika Sordo, director of marketing and public relations Viva Resorts by Wyndham.
La certificazione “Expert” del protocollo Wyndham Green comprende l’implementazione di programmi di riciclo, l’utilizzo di lenzuola e asciugamani senza cambio giornaliero (con conseguente minor consumo di detergenti e acqua), l’efficientamento dell’illuminazione e dell’aria condizionata, la comunicazione agli ospiti in formato digitale. Vengono inoltre considerate la gestione delle acque reflue, la produzione di energie rinnovabili, l’utilizzo o meno di plastica, la quantità di rifiuti non riciclabili e la sensibilizzazione dello staff.
In linea con questi principi, i due resort di Playacar hanno recentemente ottenuto la Bandiera Blu per la spiaggia e si sono classificati al secondo posto al concorso internazionale di Buone Pratiche Ambientali promosso da Blue Flag, con il progetto Verde Costero: Restauración de Playa con Flora Nativa, a tutela delle dune costiere. Un secondo posto di rilievo considerando la partecipazione di 51 nazioni con oltre 5.000 località candidate.
Il protocollo Wyndham Green prevede parallelamente anche un investimento a favore delle comunità locali, poiché la protezione dell’ambiente non può esulare da quella della società, attraverso iniziative concrete di formazione, educazione e sostegno, per migliorare la qualità di vita delle comunità ed eventuali criticità sociali.
Il massimo livello “Expert” raggiunto da Viva Maya by Wyndham e Viva Azteca by Wyndham alza l’asticella dell’ospitalità sostenibile nei Caraibi messicani e serve da ispirazione per tutta la travel industry, affinché si orienti verso forme di turismo più consapevoli e responsabili.
Il risultato rientra in un’ampia strategia della catena alberghiera, che vede tutte le strutture del portfolio impegnate a raggiungere il massimo obiettivo, da considerarsi al centro della catena del valore. Una sorta di élite virtuosa, in cui tutti condividono i benefici.
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[post_content] => Nella sede di Fondazione Altagamma a Milano, i rappresentanti dei comuni di Capri, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Pinzolo-Madonna di Campiglio e Arzachena-Porto Cervo hanno sottoscritto l’atto costitutivo dell’Associazione dei Territori di Altagamma, dando ufficialmente vita a una realtà che intende rafforzare la collaborazione tra le cinque destinazioni simbolo del turismo d’eccellenza italiano.
Alla firma dell’atto erano presenti: Melania Esposito, assessore al turismo del Comune di Capri; Roberta Alverà, vicesindaco e assessore al turismo del comune di Cortina d’Ampezzo; Roberto Rota, sindaco di Courmayeur; Monica Bonomini, vicesindaco del comune di Pinzolo, per Madonna di Campiglio; Claudia Giagoni, assessore al turismo del comune di Arzachena, per Porto Cervo.
L’iniziativa è il frutto di un percorso avviato nell’ottobre 2023, durante il quale le cinque località – già individuate nel 2014 da Fondazione Altagamma come Territori d’Eccellenza e nominate Honorary Members – hanno lavorato congiuntamente per sviluppare strategie comuni volte alla promozione e al posizionamento del turismo di alta gamma sia in Italia che all’estero. Nel novembre 2024, i cinque territori hanno siglato un primo accordo di programma, ponendo le basi per un’azione sinergica volta a promuovere e valorizzare queste destinazioni italiane d’eccellenza nel mercato turistico internazionale e intercontinentale, attraverso un’offerta ampia, diversificata e attrattiva.
Durante l’incontro di oggi è stato nominato Roberto Rota, sindaco di Courmayeur, come primo Presidente dell’Associazione dei Territori di Altagamma. “Siamo orgogliosi di dare forma a un progetto condiviso che unisce cinque località uniche per bellezza, storia, cultura e vocazione all’eccellenza” ha dichiarato il Presidente. “Lavoreremo insieme per rafforzare l’identità dei nostri territori e affermare, anche attraverso una rappresentanza più coesa, il ruolo strategico che il turismo di alta gamma riveste nello sviluppo economico, sociale e culturale del nostro Paese.”
“Da oggi – prosegue Matteo Bonapace, direttore di azienda per il turismo Madonna di Campiglio, nominato coordinatore del comitato gestionale dell’Associazione – iniziamo a lavorare alla definizione del piano delle attività, che prenderà il via in autunno, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente un turismo di alta qualità. Lo faremo come un gruppo coeso, capace di lavorare all’unisono, valorizzando al contempo le nostre unicità.”
Stefania Lazzaroni, direttrice generale di Altagamma, ha dichiarato: "Siamo lieti che i Territori di Altagamma abbiano scelto di costituirsi in Associazione e di consolidare il rapporto con la nostra Fondazione. Le nostre più vive congratulazioni al neo Presidente Roberto Rota, Sindaco di Courmayeur e a Matteo Bonapace coordinatore dell’Associazione e direttore di Apt Madonna di Campiglio. Siamo certi che da questa collaborazione si svilupperanno progetti e iniziative utili a promuovere il turismo italiano e le sue eccellenze come questi cinque territori - Capri, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Madonna di Campiglio e Arzachena-Porto Cervo - simboli in tutto il mondo del nostro stile di vita”.
L’Associazione dei Territori di Altagamma ha, inoltre, l’obiettivo di rafforzare il dialogo con le istituzioni, con fondazioni culturali, organizzazioni turistiche e stakeholder privati nazionali e internazionali, affinché le politiche pubbliche possano riconoscere e supportare adeguatamente il valore strategico di questi territori. Tra le priorità individuate dall’Associazione: la promozione del turismo sostenibile in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030; la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, artigianale e storico; la salvaguardia dell’identità culturale e sociale delle comunità locali; lo sviluppo di modelli di gestione integrata del turismo di alta gamma.
Uniti sotto un’unica visione, Capri, Cortina, Courmayeur, Madonna di Campiglio e Arzachena-Porto Cervo, rafforzano la loro collaborazione per promuovere, a livello internazionale, il meglio del lifestyle e dell’ospitalità italiana di eccellenza.
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[post_content] => Club Med realizzerà un nuovo premium resort a San Sicario Alto, nelle Alpi piemontesi, grazie alla sigla di un accordo con Ream Sgr che prevede l’istituzione e la gestione di un fondo di investimento alternativo.
Il tour operator amplia il proprio portfolio di destinazioni sulle Alpi, ad oggi i resort Club Med sono presenti in 14 destinazioni sulle Alpi italiane, svizzere e francesi.
L’iniziativa riveste un’importanza particolare per il territorio: si tratta infatti di un progetto che contribuirà in modo significativo a elevare la qualità dell’offerta turistico-ricettiva dell’area. Il comprensorio sciistico in cui sorgerà il resort è tra i più estesi d’Europa e già ospita strutture di prestigio come Club Med Pragelato Sestriere.
"L’investimento è un chiaro segnale di impegno verso il territorio e l’economia locale, dove verranno creati più di 500 nuovi posti di lavoro ed un importante indotto per tutte le valli olimpiche. L’Italia offre straordinarie potenzialità, sia in montagna che al mare. Come pionieri, siamo sempre alla ricerca delle migliori destinazioni per offrire esperienze uniche ai nostri ospiti, italiani e internazionali. La partnership con Ream Sgr ci permetterà di rendere concreto il programma di sviluppo previsto nel territorio italiano” dichiara Arnaldo Aiolfi, ad Italia - direttore progetti Sviluppo Europa del Sud e Medio Oriente Club Med.
Rabeea Ansari, ceo Club Med Southern Europe and and Emerging Markets aggiunge: "Nell’anno del 75° anniversario, il nuovo progetto di San Sicario, rafforza ulteriormente il nostro rapporto profondo con questo straordinario paese. I clienti italiani, e in particolare per le famiglie, che rappresentano il 43,4% della nostra clientela, apprezzano sempre di più la montagna. Nel complesso, considerato sia la stagione invernale che quella estiva, il segmento montagna ha registrato in Italia una crescita del business value del 72.4% rispetto all'anno scorso”.
L’auspicio è che questo progetto contribuisca a rafforzare l’immagine delle montagne piemontesi a livello internazionale, valorizzandone le potenzialità naturali e culturali attraverso un’offerta turistica di eccellenza.
"La partnership con un operatore del calibro di Club Med rappresenta per Ream Sgr un traguardo strategico di grande rilievo - afferma Maria Cristina Zoppo, presidente della società di gestione del risparmio -. Si tratta di un marchio riconosciuto a livello globale per la qualità della sua offerta premium all inclusive e per la capacità di valorizzare i territori in cui opera, portando con sé un modello di ospitalità sostenibile, internazionale e ad alto valore aggiunto."
Oronzo Perrini, direttore generale di Ream Sgr, anticipa poi che la collaborazione potrebbe costituire "l’inizio di un percorso condiviso, con l’obiettivo di sviluppare ulteriori iniziative in sinergia, capaci di generare valore per gli investitori, per i territori e per le comunità locali."
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[post_content] => Un faccia a faccia per aprire a nuove prospettive di connettività aerea fra Italia e Cina: è stato questo il fulcro dell'incontro che si è svolto a Roma tra l'Enac e l’Autorità dell’aviazione civile della Repubblica Popolare Cinese (Caac).
Tra gli obiettivi anche quello di incentivare le relazioni aeronautiche e commerciali attraverso un graduale ampliamento delle facoltà operative e dei diritti di traffico. Il confronto, presieduto dal neo direttore generale Enac Alexander D’Orsogna, ha consentito discutere su nuove prospettive di collegamenti aerei e servizi all cargo tra i due Paesi, nonché su sinergie in campo tecnico, in linea con la green transition, soprattutto in termini di Saf e aviazione elettrica.
Una riunione che, in un clima di fattiva collaborazione e amicizia, costituisce la premessa per future trattative che potranno avere luogo entro la fine del 2025, una volta effettuati i necessari approfondimenti.
«Ringrazio la delegazione della Civil Aviation Administration of China, guidata dal Deputy Administrator Han Jun, per questo costruttivo momento di confronto, che si inserisce in un più ampio percorso di cooperazione aeronautica tra i nostri Paesi - ha commentato D'Orsogna -. Enac conferma il proprio impegno per rafforzare questo dialogo, già solido e costruttivo, che potrà avere nuove ricadute favorevoli a livello non soltanto commerciale, ma anche turistico e tecnologico, con un'interconnessione strategica tra l’industria cinese e quella italiana, a favore dell’innovazione e della sostenibilità del settore aereo».
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Cannes, la città del cinema, ha deciso che, a partire dal 2026, consentirà l'attracco di una sola nave da crociera con più di 3.000 passeggeri, e mai di due alla volta. Le navi da crociera a Cannes, non avendo a disposizione un porto sufficiente, attraccano nella baia. Cosa proibita.
Ciò significa che dal 2026 il numero totale di scali sarà ridotto di circa il 50%, scendendo a 34. La capacità sarà inoltre limitata a 6.000 crocieristi al giorno.
In ogni caso, il comune di Cannes ha annunciato che vieterà tutte le imbarcazioni di questo tipo entro il 2030 e consentirà solo crociere con un massimo di 1.300 passeggeri.
Dal punto di vista giuridico la decisione è complessa, perché il comune non ha giurisdizione sul mare, ma è riuscito a inserirla nel contratto di gestione del porto di sua competenza.
"Non si tratta di essere contrari alle navi da crociera", afferma il sindaco David Lisnard, ma piuttosto "accogliamo con favore imbarcazioni più piccole, esteticamente più gradevoli, moderne e rispettose dell'ambiente".
L'associazione degli armatori di navi da crociera, da parte sua, condanna "una decisione che impone restrizioni ingiustificate a un settore che permette a milioni di persone di scoprire il mondo".
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Teamwork Hospitality, realtà italiana leader nell’offrire consulenza e formazione nel mondo dell’ospitalità, presenta la seconda edizione dei Best Luxury Hotel Awards, in programma il prossimo 29 ottobre all’Hotel Principe di Savoia di Milano. Al premio possono partecipare tutte le strutture ricettive con licenza alberghiera classificate 5 stelle e 5 stelle lusso: hotel, boutique hotel, resort, ville e dimore storiche.
Quest’anno, entro il 30 giugno, sono pervenute 579 candidature. Una giuria qualificata è al lavoro dallo scorso febbraio: avvenuta la selezione, nei prossimi giorni inizierà la scelta dei finalisti, che si concluderà il primo settembre. Seguirà la votazione. I riconoscimenti per le eccellenze dell’ospitalità di lusso in Italia verranno assegnati durante la Luxury Hospitality Conference.
«Siamo stati molto contenti del risultato della prima edizione dell’Award e del suo effetto sul settore alberghiero. - afferma con soddisfazione Mauro Santinato, presidente di Teamwork - Un premio è sempre un riconoscimento al merito, alla qualità, allo sforzo, all’impegno quotidiano di chi lavora negli alberghi. Dietro a quanto vediamo c’è un lavoro immenso. Nel settore del lusso bisogna garantire standard internazionali e questo richiede organizzazione, efficienza e puntualità. Mancava un premio italiano per la nostra hotellerie. Abbiamo voluto organizzarlo stabilendo un regolamento e servendoci di una giuria iperqualificata».
Santinato presenta quindi le categorie individuate: «Le 10 categorie sono Best New Opening - e abbiamo più di 30 candidature - Best Design - per l'albergo che si differenzia per il design innovativo e originale - Best Restaurant, Best Breakfast, Best General Manager - un premio più complesso da assegnare perché il riconoscimento va alla persona, alla professionalità, alla storia e alla reputazione del direttore. E poi Best Service, Best Bar, Best Wellness&Spa - perché oggi l'offerta wellness è determinante in ogni albergo: leisure e business. Quindi il Best Sustainability Program, che continuiamo a sostenere perché anche l’hotellerie deve fare la sua parte. Infatti quasi tutti gli alberghi si stanno certificando. Quest’anno abbiamo poi aggiunto la Best Wine Experience, perché riteniamo che gli ospiti siano interessati al processo di produzione del vino: dal vigneto alla cantina. L’obiettivo finale dei nostri clienti è stare bene e mangiare bene: lo dimostra il successo delle Langhe, dove dal 2019 al 2024 si è registrata una crescita del 30% delle presenze».
Il premio, progettato dal designer e architetto Giuliana Salmaso, vuole rappresentare l’italianità. E’ realizzato quindi in 10 diversi tipi di travertino e in bronzo: una piccola stele che cita il riconoscimento che veniva dato ai grandi condottieri romani e si conserva nel tempo.
Grande il coinvolgimento del settore: «Secondo i dati relativi allo scenario degli alberghi di lusso in Italia, lo scorso anno abbiamo raggiunto 710 alberghi, che quest’anno saranno oltre 720 con le nuove aperture. - aggiunge infatti Santinato - Altri progetti sono in corso in tutto il paese ed è interessante sapere che il 28% della domanda è generata dagli Stati Uniti, seguiti dalla Germania.
La domanda turistica per il segmento luxury in Italia riguarda per il 75% una clientela internazionale. È un dato molto importante che significa internazionalizzazione ed esportazione e ci deve far riflettere sul come gli alberghi di lusso siano un ottimo driver per tutto il Sistema Italia. Ricordiamo che, legata agli alberghi, c’è anche tutta la filiera dei prodotti gastronomici».
Interessante la distribuzione degli hotel di lusso nelle regioni italiane: «La prima regione italiana per numero di esercizi alberghieri di lusso è la Toscana, seguita da Lazio, Lombardia, Campania, Trentino Alto Adige, Veneto e Puglia.
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Chiara Ambrosioni
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Infatti quasi tutti gli alberghi si stanno certificando. Quest’anno abbiamo poi aggiunto la Best Wine Experience, perché riteniamo che gli ospiti siano interessati al processo di produzione del vino: dal vigneto alla cantina. L’obiettivo finale dei nostri clienti è stare bene e mangiare bene: lo dimostra il successo delle Langhe, dove dal 2019 al 2024 si è registrata una crescita del 30% delle presenze». \r\n\r\nIl premio, progettato dal designer e architetto Giuliana Salmaso, vuole rappresentare l’italianità. E’ realizzato quindi in 10 diversi tipi di travertino e in bronzo: una piccola stele che cita il riconoscimento che veniva dato ai grandi condottieri romani e si conserva nel tempo.\r\nGrande il coinvolgimento del settore: «Secondo i dati relativi allo scenario degli alberghi di lusso in Italia, lo scorso anno abbiamo raggiunto 710 alberghi, che quest’anno saranno oltre 720 con le nuove aperture. - aggiunge infatti Santinato - Altri progetti sono in corso in tutto il paese ed è interessante sapere che il 28% della domanda è generata dagli Stati Uniti, seguiti dalla Germania.\r\n\r\nLa domanda turistica per il segmento luxury in Italia riguarda per il 75% una clientela internazionale. È un dato molto importante che significa internazionalizzazione ed esportazione e ci deve far riflettere sul come gli alberghi di lusso siano un ottimo driver per tutto il Sistema Italia. Ricordiamo che, legata agli alberghi, c’è anche tutta la filiera dei prodotti gastronomici». \r\nInteressante la distribuzione degli hotel di lusso nelle regioni italiane: «La prima regione italiana per numero di esercizi alberghieri di lusso è la Toscana, seguita da Lazio, Lombardia, Campania, Trentino Alto Adige, Veneto e Puglia.\r\n\r\nLa maggior parte di questi alberghi sono nelle destinazioni balneari, poi in quelle leisure, quindi d’arte e di business. A Roma stanno investendo i più grandi brand internazionali: oggi la città può vantare un'offerta alberghiera che fino a qualche anno fa mancava. Sono tanti i progetti in corso per il prossimo biennio in Italia. Visto anche l’interesse da parte di investitori stranieri, si stima che il nostro paese possa raggiungere i mille alberghi di lusso entro il 2030. Il segmento Luxury pesa il 26% sul totale del fatturato alberghiero, nonostante gli alberghi 5 stelle rappresentino solo il 2% dell'intera offerta. Il 30 di ottobre presenteremo la ricerca sulle performance degli alberghi di lusso in occasione della Luxury Hospitality Conference. - conclude Santinato - Codivideremo tutte le performance economiche degli alberghi e il fatturato per singolo albergo a livello nazionale».\r\nChiara Ambrosioni","post_title":"Best Luxury Hotel Awards: presentata la seconda edizione del premio dedicato al lusso nell’hotellerie italiana","post_date":"2025-07-07T09:57:09+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1751882229000]}]}}







