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[post_content] => UrbanV ha siglato un accordo di joint venture con Signature Aviation, la più grande rete mondiale di terminal per l'aviazione privata che incentiva lo sviluppo dei network di vertiporti negli Stati Uniti: si comincia da Florida, New York, California e Texas.
Una collaborazione che si traduce in sinergie importanti per lo sviluppo delle infrastrutture di mobilità aerea avanzata, negli Stati Uniti e non solo.
La partnership mira a gettare le basi di un ecosistema di mobilità aerea avanzata scalabile e si focalizza su due punti principali: studi di fattibilità economica e tecnica, e dunque valutazione della redditività economica e della fattibilità tecnica della costruzione e gestione di reti di vertiporti nei mercati statunitensi già individuati e altrove. Gli studi valuteranno la pianificazione della rete, il potenziale della domanda, la fattibilità infrastrutturale, l'integrazione operativa e la modellazione finanziaria, per supportare la selezione dei siti dei vertiporti e le strategie di implementazione.
Sviluppo del business e creazione di ecosistemi: Signature Aviation integrerà i vertiporti nella sua rete di terminal per l'aviazione privata e si porrà alla guida delle consultazioni in materia di normazione. La joint venture instaurerà un dialogo con i potenziali siti di vertiporti e con gli operatori della mobilità aerea avanzata, sfruttando le connessioni industriali di entrambe le società per formare partnership strategiche volte ad accelerare la diffusione concreta della mobilità aerea avanzata.
“Aspiriamo a diventare un importante operatore mondiale di reti di vertiporti e saremo pionieri nella definizione delle prime rotte di mobilità aerea avanzata - afferma Carlo Tursi, ceo di UrbanV -. Aspiriamo a diventare un importante operatore mondiale di reti di vertiporti e saremo pionieri nella definizione delle prime rotte di mobilità aerea avanzata. Grazie all'esperienza di UrbanV nello sviluppo di vertiporti e alla consolidata rete di terminal per l'aviazione privata di Signature Aviation, negli Stati Uniti stiamo gettando le basi per un trasporto aereo di breve distanza senza soluzione di continuità, efficiente e sostenibile”.
[post_title] => UrbanV in coppia con Signature Aviation per creare una rete di vertiporti negli Usa
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Mayfair Jets ha lanciato una nuova piattaforma di prenotazione online (Ibe), dedicata ai collegamenti aerei tra Italia ed Egitto, che consente ai viaggiatori di consultare orari aggiornati in tempo reale, confrontare le tariffe e prenotare direttamente voli charter da diverse città italiane verso le località sul mar Rosso per tutta la stagione estiva.
Il programma estivo di Mayfair Jets propone voli charter diretti andata e ritorno, collegando Sharm El Sheikh e Hurghada con diverse città italiane: Bari, Bologna, Catania, Napoli, Palermo, Pisa e Verona; i voli vengono operati tutti i giorni della settimana tranne il mercoledì.
«Una solida offerta digitale non è più un semplice extra, è ormai una condizione indispensabile - afferma Mohamed Hamed, co-fondatore e direttore commerciale di Mayfair Jets -. I viaggiatori vogliono sentirsi padroni delle proprie scelte, desiderano chiarezza e immediatezza. Il nostro motore di ricerca per prenotazioni online nasce proprio per rispondere a queste esigenze: consente ai clienti di accedere direttamente a rotte affidabili e operatori fidati».
Il nuovo booking engine di Mayfair Jets colma una lacuna importante: la necessità di una piattaforma chiara e accessibile che semplifichi l’organizzazione del viaggio, sia per i viaggiatori indipendenti sia per gli operatori turistici. I biglietti per i voli tra Italia ed Egitto sono ora acquistabili direttamente sul sito dell’azienda, offrendo a viaggiatori e agenzie un’alternativa semplice e trasparente alle tradizionali piattaforme delle compagnie aeree.
«Ogni volo contribuisce a una catena economica ben più ampia - aggiunge Hamed -. Più semplice è raggiungere queste mete, più possibilità offriamo alle comunità che vivono di turismo: dalle guide locali agli hotel, fino ai trasportatori e agli artigiani. È un beneficio per tutti gli attori coinvolti».
Ulteriori miglioramenti alla piattaforma sono previsti entro la fine dell’anno, con nuovi strumenti per le prenotazioni di gruppo e per i partner b2b.
[post_title] => Mayfair Jets: è online la nuova piattaforma di prenotazione dei voli Italia-Egitto
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All'aeroporto di Tel Aviv, principale scalo dello Stato ebraico, alla luce "della attuale speciale situazione di sicurezza" tutti i voli "sono cancellati fino a nuove comunicazioni", si legge sul sito del Ben Gurion, che invita i passeggeri a "non recarsi" nello scalo.
Anche la Giordania ha chiuso lo spazio aereo, come pure il Qatar. Questa mattina, dai siti come FlightRadar24, appare evidente l'enorme vuoto creatosi per migliaia di km che arriva fino all'Afghanistan.
Sorvolo
Secondo quanto riferisce Reuters, diversi voli commerciali di compagnie aeree come Emirates, Lufthansa ed Air India stavano sorvolando l'Iran al momento dell'attacco.
Air India, che sorvola l'Iran per raggiungere l'Europa e il Nord America, ha dichiarato che molti voli sono stati deviati o riportati all'origine, compresi quelli da New York, Vancouver, Chicago e Londra.
Lufthansa ha reso noto che i suoi collegamenti per Teheran sono stati sospesi fino a nuovo avviso e che per il momento eviterà lo spazio aereo iraniano, iracheno e israeliano.
Emirates, che ha cancellato i voli da e per Iraq, Giordania, Libano e Iran.
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[post_content] => Dagli Stati Uniti arriva la notizia che le principali compagnie aeree statunitensi, e non solo, potrebbero aver venduto segretamente i dati dei loro clienti al Dipartimento delle Dogane e della Protezione delle Frontiere (Customs and Border Protection), un ente specializzato in questioni fiscali transfrontaliere e correlate. Al governo è vietato rivelare pubblicamente da dove ha ottenuto i dati che utilizza, ma i media hanno appreso che la vendita dovrebbe essere stata effettuata da un'organizzazione di proprietà delle compagnie aeree, che gestisce i loro dati.
In totale, 240 compagnie aeree fornierebbero i loro dati a questa organizzazione attraverso il "travel intelligence program".
Utilizzo
L'agenzia statale acquisterebbe questi dati per utilizzarli direttamente quando necessario o per fornirli ad altre agenzie pubbliche americane che desiderano conoscere informazioni sui contribuenti, come le carte di credito utilizzate, la frequenza e la destinazione dei viaggi, il nome e altri dettagli.
Almeno un miliardo di punti dati, che coprono 39 mesi di cronologia dei viaggi, sarebbero stati venduti. Alcuni dati non erano disponibili per motivi tecnici. Ad esempio, i biglietti acquistati direttamente dalle compagnie aeree non vengono registrati. Tuttavia, tutti i viaggi aziendali o acquistati tramite un intermediario sono stati registrati e sarebbero stati venduti venduti.
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[post_content] => Dopo la Spagna è la volta degli Usa per Toscana Promozione Turistica impegnata in un fitto programma di iniziative.
«Continua la spinta della promozione integrata della Toscana nei paesi Obiettivo, sia in Europa che, soprattutto, negli Stati Uniti – spiega l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras -. Il mercato turistico americano è ormai consolidato come il primo per la Toscana, ma queste iniziative servono per consolidare e potenziare il livello di attenzione verso la destinazione, specialmente in questa fase, durante la quale si registra una maggiore difficoltà nei rapporti tra Usa e Europa, dopo le scelte protezionistiche del governo americano».
Per quanto riguarda gli Usa, il primo appuntamento è in programma giovedì 12 a New York, al ristorante italiano Kistè a Manhattan, dove viene inaugurato l’italian aperitif week (13-22 giugno), manifestazione che coinvolge dieci locali di New York. Regione, Tpt e Vetrina Toscana porteranno il proprio logo in tutte le location, proponendo pecorino e prosciutto toscano come ambasciatori dell’enogastronomia regionale in abbinamento ai cocktail. Durante l’evento saranno presentati due articoli sul periodico ‘all about Italy’: uno sul cocktail Negroni, simbolo di stile e tradizione, e l’altro relativo alla storia del cappello di paglia di Signa, icona di moda e cultura.
Sempre a Manhattan, il 13 giugno, al ristorante toscano Da Felice 56 si svolgerà un incontro con 35 giornalisti della stampa statunitense. Il direttore Tapinassi illustrerà la situazione toscana legata a hotel, agriturismi, glamping (glamour camping) e terme di alta gamma in Toscana e presenterà Vetrina Toscana. Clara Svanera curerà un approfondimento sul turismo culturale (patrimonio UNESCO, grandi anniversari del 2025 - 650 anni dalla morte di Boccaccio e 550 dalla nascita di Michelangelo -, Opera lirica e turismo family).
Il 14 e 15 giugno spostamento a Chicago per partecipare ad Ipw, la più grande fiera di turismo incoming delle destinazioni americane organizzata dalla US Travel Association. Infine, il pomeriggio del 16, ritorno a New York per un evento realizzato in collaborazione con il comune di Genova all’Istituto italiano di cultura, con una presentazione congiunta delle due destinazioni dal titolo ‘Tessere storie. Dal Leghorn al Jeans: un viaggio nell'artigianato femminile dalla Toscana a Genova’. La Liguria parlerà della storia del jeans – un tempo conosciuto come ‘bleu de gêne’ – mentre la Toscana approfondirà quella del Cappello di paglia, conosciuto in inglese come Leghorn. Attraverso l’Arno e la ferrovia voluta dal Granduca Leopoldo II a metà Ootocento, i cappelli prodotti a Signa venivano convogliati proprio a Livorno (Leghorn) per essere spediti in Usa e Gran Bretagna.
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[post_content] => Capitali e Airbnb. Negli ultimi anni, diverse capitali europee e non hanno intensificato gli sforzi per regolamentare la crescita incontrollata degli appartamenti turistici e contrastare gli affitti abusivi, con l'obiettivo di tutelare l'accesso agli alloggi e preservare l'armonia del quartiere. La Spagna, insieme ad altre città europee, ha implementato misure per limitare l'impatto degli affitti turistici sul mercato immobiliare.
Barcellona eliminerà i 10.101 appartamenti turistici della città. Le licenze dovranno essere rinnovate entro novembre 2028 e il consiglio comunale è determinato a negare qualsiasi rinnovo.
Allo stesso modo, Madrid ha recentemente annunciato un piano specifico per impedire che gli appartamenti turistici operino in edifici residenziali. Ha inoltre sospeso le nuove licenze nelle zone centrali; inasprito le sanzioni per chi opera senza autorizzazione, con multe fino a 100.001 euro; rafforzato il personale ispettivo; e creato un registro ufficiale delle strutture ricettive turistiche legali per migliorare la supervisione.
Restrizioni e registrazioni
Amsterdam ha recentemente inasprito le restrizioni sugli affitti turistici. Dal 2019, gli affitti di intere case sono stati limitati a un massimo di 30 notti all'anno. Tuttavia, le autorità hanno annunciato che, a partire da aprile 2026, questo limite sarà ridotto a 15 notti all'anno in zone come il centro città e De Pijp. L'obiettivo è quello di vietare completamente il modello Airbnb nelle zone più soggette a stress.
Da parte sua, Lisbona ha introdotto restrizioni in quartieri turistici come Alfama e Bairro Alto, dove la costruzione di nuovi appartamenti turistici è consentita solo in edifici ristrutturati e fatiscenti. Questa politica mira a preservare il tessuto residenziale e a prevenire la gentrificazione nelle zone storiche.
Analogamente, dal dicembre 2017, Parigi ha imposto agli host di registrare i propri immobili prima di affittarli per soggiorni di breve durata, con un limite di 120 giorni all'anno. Questa misura mira a impedire agli inquilini di superare il limite legale e a facilitare il monitoraggio degli immobili in affitto da parte delle autorità.
Infine, a Berlino, da maggio 2016 è obbligatorio un permesso per gli affitti a breve termine di interi appartamenti, consentendo l'affitto di camere solo se il proprietario risiede nell'immobile. Le violazioni possono comportare multe fino a 100.000 euro, con l'obiettivo di controllare il mercato degli affitti e impedire la perdita di alloggi per i residenti permanenti.
Al di fuori dell'Europa, New York ha introdotto la Legge Locale 18 nel settembre 2023, che limita gli affitti di durata inferiore a 30 giorni ai casi in cui l'host risiede nell'abitazione per l'intero soggiorno e non ospita più di due persone. Questa norma ha ridotto drasticamente l'offerta su piattaforme come Airbnb, passando da oltre 22.000 annunci a meno di 5.000 in meno di un anno.
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[post_content] => Aeroporti di Puglia ha fame di nuovi collegamenti diretti e a lungo raggio: dopo il recente avvio della Bari-New York operata da Neos, la Puglia punta ad altre rotte, a conferma del forte potenziale di crescita del trasporto aereo nel suo territorio.
La società di gestione dei quattro scali pugliesi, lavora infatti al varo di ben cinque nuove rotte verso l'Est Asiatico, il nord Africa e l'Australia, terra quest'ultima a forte emigrazione pugliese, come del resto il Nord America.
Guardando ad Oriente, nel mirino c'è senz'altro anche la Cina, andando a recuperare quel Bari-Shanghai, poi rimasto a terra a causa della pandemia e che promette sviluppi interessanti, senza contare le rotte per i paesi del Maghreb con i quali la Puglia ha rapporti e soprattutto relazioni commerciali oramai da decenni.
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[post_content] => "Secondo l'Istat il Pil della Sicilia cresce più delle altre regioni. Abbiamo una economia in crescita, le agenzie di rating hanno migliorato l'outlook. I dati sul turismo indicano un aumentano delle presenze straniere, Palermo e Catania da quest'anno saranno collegate con New York attraverso voli giornalieri, questo porterà a un tipo di turismo di elevata qualità che prima del mio insediamento non c'era".
Queste le dichiarazioni a Tgcom24 il presidente della regione siciliana, Renato Schifani.
"Cercheremo di migliorare la qualità dell'offerta, abbiamo bandito una procedura da 120 milioni per fare in modo che gli operatori alberghieri possano migliorare le proprie strutture o realizzarne di nuove con contributi a fondo perduto - ha aggiunto - Siamo attrezzati per affrontare un maggior carico turistico aeroportuale, nolte località sono sold out. Poi c'è l'incremento del 20% del turismo legato ai bed and breakfast. Ad agosto attraverso dei treni speciali consentiremo ai nostri giovani di tornare a casa con poche decine di euro. Ricordo che per contrastare il caro-voli ho attivato la procedura degli sconti, dal 25 al 50%, con gli oneri a carico dalla regione per chi viene in Sicilia".
Il governatore ha sottolineato che "la regione attraverso l'Irfis FinSicilia ha immesso 1 miliardo di liquidità per sostenere il mondo imprenditoriale attraverso misure a fondo perduto e tassi agevolati e questo ha determinato l'aumento del Pil e dell'occupazione". E ha concluso "E' in corso una campagna promozionale della Sicilia negli Stati Uniti".
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[post_content] => Alla fine è Ita Airways a spuntarla sull'ormai lunga diatriba con Aeroitalia in merito alla somiglianza di nome e logo di quest'ultima con quello storico di Alitalia (di cui Ita Airways è proprietaria).
Secondo quanto stabilito dal collegio d’Appello del Tribunale di Roma - e riferito da Il Corriere.it - i due marchi sono troppo simili e dunque Aeroitalia dovrà sostituirlo, a partire dal 1° gennaio 2026.
Ma, sin da subito, la compagnia è chiamata a modificare il sito web: è stata infatti disposta "l’inibitoria a partire dal quindicesimo giorno successivo alla notifica della presente ordinanza, in tutta l’Unione europea dell’uso del nome a dominio “aeroitalia.com” nonché di qualsiasi nome a dominio comunque confondibile" con il marchio Alitalia e "fissa una penale per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione o di inosservanza delle inibitorie che precedono di 1.000,00 (mille) euro giornalieri".
Ricorso
La decisione del Tribunale di Roma "conferma la bontà della nostra azione legale e delle argomentazioni che abbiamo sostenuto sin dall’inizio di questa vicenda - osserva Joerg Eberhart, ad e direttore generale di Ita Airways -. Il nostro unico obiettivo è stato e continua a essere la tutela del marchio Alitalia, asset di assoluto valore in termini economici e di attrattività a livello mondiale".
Aeroitalia, da parte sua, valuta il ricorso: "In seguito alla decisione che ha stravolto l’esito del giudizio cautelare del primo grado accogliendo la richiesta di Ita di imporre ad Aeroitalia il cambiamento di nome, logo e marchio, la compagnia sta valutando con attenzione l’eventualità di un ricorso in Cassazione. Pur considerando infondata e strumentale l’azione legale, Aeroitalia guarda avanti e riflette sulla possibilità di trasformare questa situazione in un’opportunità: un rebranding di portata internazionale che rispecchi l’evoluzione già in atto e la visione di crescita che la compagnia persegue da tempo".
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