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[post_content] => È in dirittura d'arrivo un nuovo trattato tra l'Unione Europea e la Gran Bretagna, che introdurrà una serie di modifiche a favore della mobilità. La Gran Bretagna non tornerà, ma ci sarà un riavvicinamento.
Per quanto riguarda il turismo, l'Unione europea ha istituito un meccanismo per garantire che i viaggiatori possano entrare senza complicazioni e non debbano affrontare le stesse situazioni degli altri viaggiatori extracomunitari. Dopodiché, la decisione spetta a ciascun Paese, ma il quadro giuridico europeo consentirà loro di rinunciare all'obbligo del timbro sul passaporto.
A causa di questo meccanismo manuale, in quasi tutti i paesi gli inglesi attualmente devono mettersi in fila affinché un agente li visiti e timbri loro il passaporto. Da ottobre sarà possibile utilizzare i distributori automatici.
Il primo ministro Keir Starmer ha dichiarato: "Questa partnership aiuta i turisti britannici, che potranno utilizzare gli e-gate quando viaggiano in Europa, eliminando le lunghe code al controllo passaporti". Il governo ha affermato che, anche con il timbro sul passaporto, consentire l'accesso ai varchi elettronici rappresenterebbe comunque un miglioramento rispetto alla situazione attuale.
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[post_content] => «Un programma di voli stabile, puntuale e affidabile per tutte le compagnie aeree del Gruppo Lufthansa, in particolare per le vacanze di Natale, è la nostra massima priorità»: Dieter Vranckx, chief commercial officer del gruppo tedesco, commenta così la messa in vendita dell'operativo invernale 2025-26, sottolineando poi che «con l'espansione dell'offerta Allegris di Lufthansa Airlines, stiamo portando un significativo upgrade nel segmento premium in molti mercati principali».
Dando uno sguardo alla programmazione di Lufthansa Airlines, spicca ifnatti l'aumento dei voli a lungo raggio in cui i passeggeri potranno trovare la nuova cabina Allegris in tutte le classi: Economy, Premium Economy, Business e First Class. Dal 26 ottobre, questi aeromobili voleranno ogni giorno da Monaco a New York (Jfk e New Jersey-Newark), Chicago, Miami, Shanghai, Città del Capo e Tokyo. Inoltre, Bengaluru, in India, sarà servita tre volte alla settimana. Si tratta del maggior numero di destinazioni Allegris attive contemporaneamente dal suo debutto.
Dieci A350-900 con i nuovi interni di cabina stanno già volando per Lufthansa nell'orario invernale. E più di mezzo milione di passeggeri in tutte le classi hanno già usufruito dei nuovi sedili con tassi di soddisfazione estremamente elevati. Quest'anno Lufthansa prevede anche l'introduzione dell'Allegris a Francoforte con il Boeing 787-9 e il retrofit della sua flotta esistente, a partire dal Boeing 747-8.
Tra le novità della stagione, il prolungamento ai mesi invernali dei voli da Francoforte a Bydgoszcz (Polonia) e da Monaco a Oradea (Romania) in considerazione dell'elevata domanda di viaggio. Questi collegamenti sono stati aggiunti all'operativo quest'estate. Sono state confermate anche le destinazioni invernali dell'Airbus A380 da Monaco: Los Angeles, San Francisco, Bangkok e Delhi.
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Tap Air Portugal ha inaugurato nei giorni scorsi la sua nuova rotta diretta tra Lisbona e Los Angeles, operata con un Airbus A330-900 da 298 passeggeri. il collegamento viene effettuato tre volte alla settimana - il martedì, venerdì e domenica - fino al 26 maggio, quando verrà aggiunto un quarto volo settimanale, al sabato.
Con il nuovo collegamento verso il Sud della California e la capitale del cinema, la compagnia lusitana lancia anche un concorso per trovare “il prossimo portoghese a Hollywood”, in collaborazione con l’attore José Condessa e via social media. Attraverso un casting, i partecipanti al concorso - residenti in Portogallo e maggiorenni - dovranno reinterpretare una scena del loro film o serie preferita per vincere un viaggio di andata e ritorno per due persone a Los Angeles, oltre a due ingressi per visitare i Paramount Studios.
Con il debutto su Los Angeles, Tap collega ora direttamente Lisbona a otto aeroporti statunitensi: New York, Newark, Boston, Miami, Washington DC, San Francisco, Chicago e Los Angeles. Il vettore collega inoltre Porto a Newark e, a partire da questa settimana, anche a Boston.
Ulteriore novità: dal prossimo 3 giugno, uno dei collegamenti settimanali Tap tra Lisbona e San Francisco effettuerà uno scalo a Terceira, offrendo così un nuovo volo diretto tra l’isola delle Azzorre e la California.
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[post_content] => Torna a macinare utili Catullo Spa, la società di gestione degli aeroporti di Verona e Brescia, che approva il bilancio 2024 con un risultato netto positivo per 338.000 euro, rispetto alla perdita di 3 milioni di euro del 2023.
Il totale ricavi (valore della produzione) è pari a 51,5 milioni di euro, con un significativo aumento del margine operativo lordo, che raggiunge 9,9 milioni di euro nel 2024, rispetto ai 6,1 milioni di euro del 2023 (+62,2%).
Sempre lo scorso anno l’aeroporto di Verona ha gestito oltre 3,7 milioni di passeggeri, con un incremento del 7,8% rispetto al 2023. Il trend positivo del traffico prosegue nell’anno in corso: da gennaio ad aprile 2025 sono stati 1.003.047 i passeggeri transitati al Catullo, in aumento del +15,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, un numero record, mai registrato in precedenza.
La stagione estiva ha già visto il ritorno dei collegamenti sulle destinazioni leisure di Neos, con un nuovo interessante accento sul mercato egiziano. Ryanair ha reintrodotto il volo su Napoli che opera cinque voli a settimana. Sono aumentate le frequenze settimanali su Parigi (Air France sull’hub di Charles De Gaulle è passata da 3 a 4 voli settimanali e Volotea su Orly da 4 frequenze settimanali a un volo giornaliero). British Airways ha aggiunto 2 frequenze settimanali su Londra. A giugno partirà la nuova linea su Bucarest di Fly One con frequenza bisettimanale.
«Il lavoro realizzato con Save ha portato ad un’importante crescita di passeggeri e merce, a cui si accompagnano il parallelo ampliamento e rinnovamento del terminal al Catullo e l’avvio di nuove infrastrutture a Brescia Montichiari - commenta il presidente di Catullo Spa, Paolo Arena -. Un andamento che procede nell’anno in corso, con una particolare concentrazione sul traguardo delle Olimpiadi invernali, appuntamento che per certo ci vedrà protagonisti».
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La destinazione Maldive riparte di slancio sul mercato italiano incontrando il trade a Roma e Milano con un roadshow one to one “Visit Maldives Week Italy”, per la prima volta dopo la pandemia, organizzato da Maldives Marketing and Public Relations Corporation (Mmprc/ Visit Maldives).
I dati confermano il forte appeal, secondo Visit Maldives, per il periodo gennaio-maggio 2024, si sono registrati 75.145 italiani, segnando un incremento del +24,4%, collocando l’Italia al quarto posto sul totale degli arrivi internazionali.
«Stiamo registrando risultati soddisfacenti e ci presentiamo con 12 partner che rappresentano alcune delle eccellenze degli alberghi e dei resort che ci sono alle Maldive per conoscere meglio il prodotto, entrambe le date sono state sold out sia per tour operator che sul fronte agenzie - ha spiegato Matteo Prato, ceo di Tourism Hub, agenzia di rappresentanza per Visit Maldives in Italia -. La connettività e le novità dei voli sulle Maldive rappresentano un elemento importante per la crescita delle destinazione: i voli diretti di Neos e Ita Airways, o i numerosi voli in connessione che offrono grandi opportunità. Alcuni tour operator hanno iniziato a sviluppare questa combo interessante fra Arabia Saudita e Maldive, unendo quindi la parte culturale e il soggiorno mare».
Novità anche per il prodotto: numerosi hotel hanno rinnovato la loro offerta, l'Ente prosegue la promozione delle esperienze esclusive, il tema sostenibilità e cultura locale per vivere il lato autentico delle Maldive come destinazione per tutto l’anno.
In crescita anche la richiesta delle guest house, su cui stanno crescendo i to specializzati, soprattutto per i repetear, per provare un'esperienza diversa a contatto anche con la cultura.
«Le Maldive si confermano ancora un prodotto fortemente intermediato all'80% - conclude Prato - già stiamo progettando i prossimi appuntamenti con il b2b nelle prossime fiere di settore».
Oltre ai 12 partner della destinazione che hanno preso parte all’evento, Resort Life Travel Pvt Ltd, Universal Resorts, Banyan Tree Maldives Vabbinfaru, Lux* South Ari Atoll Maldives, Dhigufaru Island, Resort, Six Senses Laamu, Robinson Maldives, Radisson Blu Resort Maldives, Riu Atoll e Riu Palace, Maldivas, Hummingbird Travel, Canareef Resort Maldives e Filitheyo Island Resort, hanno partecipato anche Aminath Mohamed, direttrice marketing di Visit Maldive, Azaan Zameel, marketing executive di Visit Maldives.
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[post_content] => Sulla costa sud orientale della Repubblica Dominicana, presso La Romana, si trova Casa de Campo Resort & Villas, che celebra quest’anno il suo 50° anniversario.
Affacciata sul mar dei Caraibi e nata come zuccherificio a metà ‘500 ad opera dei coloni spagnoli, è diventata negli anni Settanta un resort privato. Per la completezza della sua offerta è una destinazione; una comunità turistica privata dove si trovano numerose luxury hotel room e suites - tra cui le nuove ed esclusive Premier Room con lounge dedicata - e circa 3000 ville di diverse grandezze dai 3 a 12 letti, tutte con piscina privata. Numerosi bar e oltre 10 ristoranti garantiscono un'offerta gastronomica diversificata.
Casa de Campo significa rilassarsi al sole su spiagge private e giocare a golf con dei professionisti su campi pluripremiati, progettati dal noto Pete Dye. Il Teeth of the Dog® (18 buche) è il primo campo da golf dei Caraibi e il 27esimo al mondo - è in ristrutturazione con un investimento da 8mln di dollari - quindi il Dye Fore (27 buche) e The Links (18 buche). A Casa de Campo si possono praticare tanti altri sport: dal tennis, al padel, al pickleball - un’attualissima rilettura del tennis giocata su campi di circa 13x6m e molto richiesta dal mercato americano; dall’equitazione con il campo da polo al tiro sportivo; dalla pesca alla scuola di calcio per i giovani sportivi.
Meno di due anni fa è stata inaugurata la nuova The Spa at Casa de Campo che è diventata essa stessa meta per una vacanza. Con oltre 2.000 metri quadrati di ricche strutture interne ed esterne è il più grande wellness center della Repubblica Dominicana, offre trattamenti termali, diverse esperienze di benessere e tecnologie all'avanguardia, con un interessante circuito di idroterapia. Il concept di The Spa è quello di immergere l’ospite nella natura e non manca l’obiettivo sostenibile, con l’impegno per la riforestazione legato alla Moringa Oleifera: una pianta utilizzata da secoli per le sue proprietà cosmetiche, a cui The Spa ha dedicato una linea di prodotti la cui vendita sosterrà il progetto.
Casa de Campo è dotata di una marina, un porto per gli yacht dove affittare barche per fare escursioni alla vicine isole di Catalina e Saona, parte del parco nazionale dell’Est. Infine, c’è Altos de Chavon: la suggestiva replica di un villaggio mediterraneo del XVI secolo voluta dall’amministrazione di Casa de Campo e progettata dall'architetto dominicano José Antonio Caro e dal maestro italiano Roberto Coppa. È un centro culturale per residenti, turisti e artisti di tutto il mondo. Accoglie gallerie di artisti dominicani e internazionali, un museo sulla cultura Taino con oltre 3000 reperti originali - meta delle locali scolaresche - e ha al suo centro la chiesetta dedicata a S.Stanislao di Cracovia. Edificata nel '79 e consacrata dal papa Giovanni Paolo II è la location ideale per i tanti matrimoni che vengono celebrati e poi festeggiati a Casa de Campo.
Altos de Chavon è anche sede di un’importante School of Design: sede dei talenti sudamericani, è stata fondata nel 1983 ed è affiliata alla Parsons School of Design di New York. Il suo suggestivo anfiteatro accoglie oltre 5000 persone ed è ideale per i concerti: inaugurato da Frank Sinatra nel 1982, ha poi ospitato artisti come Santana, Jlo e noti musicisti latini. Casa de Campo è una destinazione amata dal mercato italiano e può essere raggiunta con i voli Neos in partenza da Milano Malpensa, diretti all’aeroporto internazionale de La Romana.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Due elementi si sono messi in evidenza con forza in Obiettivo X , il maxi evento di Ota Viaggi, organizzato quest'anno in Sardegna a al Marina Beach di Orosei. Sono: da una parte una grande partecipazione di agenti di viaggio. Circa 300. E credetemi. Raggiungere questi numeri specialmente in questi tempi di disgregazione non è facile. Dall'altra: i dibattiti che si sono svolti e che hanno dato un'identità alle prospettive e alle sfide, sia personali che economiche al turismo organizzato. Da osservatore ho trovato tutto interessante. E vorrei partire dal concetto proprio di interesse. I tre convegni (due coordinati da un eccellente Remo Vangelista) che si sono succeduti hanno bloccato sulle sedie molti agenti e molti operatori del settore. Non solo per gli argomenti (serissimi e importanti) ma anche per la qualità dei relatori.
Ora il mantra comune di tutti e tre i Club Ota, cioè quegli spazi aperti alla riflessione e alle prospettive, è stato questo: gli agenti di viaggio devono cambiare. L'hanno detto gli operatori, i vettori, ma anche le istituzioni e i network.
Io su questo tema la penso esattamente dal contrario. Fermo restando che gli adv devono cambiare, secondo me la priorità è un'altra. Sono i tour operator che devono iniziare a cambiare. E in questo faccio mia un'intuizione di Massimo Diana, direttore commerciale Ota e vero deus ex machina di Obiettivo X. Lui sostiene che è più importante seguire l'agenzia che non vende Ota o la vende poco, invece di quella che vende molto. E ha ragione.
Per questo mi permetto di suggerire agli operatori che hanno invocato, alcuni anche con un certo senso di piccola superiorità, il cambiamento. Se avessi avuto la parola durante uno di questi panel, avrei detti che no, la situazione bisogna capovolgerla. Sono gli operatori che devono cambiare approccio con le agenzie. Eliminate le overcommission per le agenzie che vendono molto. Quelle già vi vendono. Dedicatevi invece a quelli che non vi vendono o vi vendono poco. Solo in questo modo riuscirete a recuperare nel mercato un bel numero di agenzie che invece in questo momento sono isolate, e in difficoltà.
Perché se voi non fate questo è naturale che alcuni agenti non potranno fare altro che chiudere. Altro aspetto: gli operatori (non tutti, ma alcuni sì) possono lavorare su risorse enormi e quindi i loro piani d'investimenti si reggono su una forza finanziaria eccezionale. Le agenzie di viaggio no. Le loro risorse sono limitate. E questo significa che se non vengono incentivate, alla fine, si danno per vinte. Quindi il primo cambiamento lo devono fare gli operatori. Poi le agenzie. Questa è la prospettiva che bisogna seguire.
Direttiva pacchetti
Secondo punto. La direttiva pacchetti che ha suscitato un sentimento di inquietudine sia negli ascoltatori che nei relatori. È una direttiva pericolosamente a sfavore del turismo organizzato. Che significa che se dovesse passare, molte aziende italiane, e specialmente gli agenti, verrebbero spazzati via per insostenibilità finanziaria. Ora a dirla tutta, a quanto mi si dice, l'Italia, e nella fattispecie il nostro ministero del turismo, sta lottando e lavorando per introdurre modifiche alla direttiva. Gli altri paesi sono schierati (in modo incomprensibile) sull'intoccabilità dei diritti dei consumatori.
Questo vuol dire, in parole povere che quando la direttiva andrà ai voti, a meno di ripensamenti dell'ultima ora, sarà approvata. In Europa si vota a maggioranza e in questo momenti, l'Italia è in minoranza. Capisco che non è una situazione piacevole. Ma confidiamo nell'arte aggregativa del nostro ministero.
In questo sono d'accordo con Luana De Angelis, vice presidente di Fiavet e Gabriele Milani, direttore generale di Fto: il pareggio sarebbe ottimo. Pareggio inteso non come una rinuncia a lottare, ma una spinta a non toccare niente della vecchia direttiva che tutelava consumatori e turismo organizzato. I radicalismi in questa fase sono solo retorica. Non hanno niente a che fare con le battaglie che si devono affrontare a Bruxelles. Sono posizione che servono solo ad infiammare la platea ma rimangono vuote si significato.
Su questo argomento faccio mie le parole di Adriano Apicella, amministratore delegato di Welcome Travel Group. Durante la sessione di Club Ota dedicata i network ha affermato: «Questa Direttiva è molto più seria del Covid. Sarebbe il caso di fare delle manifestazioni per farci sentire. E inoltre chiedo anche ai vettori a fare un lavoro comune, affinché, qualora la direttiva passi, possano supportarci nel rimborso al cliente».
Che sarebbe anche ora, aggiungo io. Perché i vettori dall'alto della loro intoccabilità ancora non hanno capito che o si lavora insieme o le cose andranno male per tutti. Per cui sarebbe necessario che anche le compagnie aeree iniziassero a pensare a un fondo di garanzia come ce l'hanno tutti. Andate a vedere nei vari report quante compagnie sono fallite negli ultimi anni e vi renderete conto che nessuno è immune dal default.
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Destagionalizzazione e mercato
Un altro punto: destagionalizzazione. Il discorso dell'assessore al turismo della regione Sardegna Franco Cuccureddu, è stato molto apprezzato perché parlava proprio di questo. Ed è stato ripreso un po' da tutti. Il fatto che gli italiani vadano in ferie a luglio e agosto, hanno detto, non ha più senso. Bisogna spalmare le vacanze in più periodi dell'anno. Bene. Questo a parole.
La verità è che mentre in Germania i lavoratori possono scegliere di fare viaggi durante tutto l'anno, per la composizione economica e legislativa del Paese, in Italia questo non è possibile. O quasi possibile. Le grandi aziende, ma anche le piccole chiudono a luglio o a agosto, per cui i lavoratori possono muoversi solo durante questo periodo. Se cambiamo mentalità la destagionalizzazione è possibile. Altrimenti è un'utopia. E francamente mi sono stancato di parlare di utopie.
Passiamo al mercato. Massimo Diana, che è ottimista sull'anno in corso di Ota, lancia un messaggio: «Bisogna che tutti noi del settore capiamo che la vendita e quindi le prenotazioni hanno un andamento che non si riesce a classificare. Ci sono periodi di grandi richieste e periodi più o meno morti. Coloro che non riescono a capire questi andamenti avranno mesi complicati.
Anche per la situazione economica delle famiglie italiane il cui potere d'acquisto (quindi gli stipendi in relazione al costo della vita) è fermo da 17 anni. Inoltre l'Europa sta inserendo, per esempio, la tassa ecologica sulle compagnia di navigazione. Per cui se il biglietto aumenta, una delle cause è proprio per l'ingiusta tassazione che poi si riversa sul cliente finale. Sarebbe il caso che queste imposizioni fiscali finissero una buona volta».
Un'ultima annotazione la partecipazione a Obiettivo X. Come dicevo si tratta di un'evento attrattivo al massimo per agenti e per gli operatori del settore. E consiglierei Massimo Diana, e naturalmente a Domenico e Mario Aprea, di riproporlo anche il prossimo anno. I momenti di confronto sono sempre pochi e questo invece spicca per originalità e interesse.
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[post_content] => Etihad Airways si prepara ad ampliare ulteriormente il network di destinazioni servite negli Stati Uniti con il debutto di Charlotte, North Carolina, programmato per il 4 maggio 2026. Etihad sarà la prima compagnia aerea della regione a volare direttamente a Charlotte.
La nuova rotta collega Abu Dhabi con uno degli hub finanziari e culturali più dinamici d'America: Charlotte diventerà quindi la sesta destinazione di Etihad negli Stati Uniti, aggiungendosi a New York, Chicago, Washington, Boston e Atlanta, che verrà inaugurata il prossimo 2 luglio. La rotta sarà operata quattro volte a settimana con l'ammiraglia Boeing 787 Dreamliner, configurato con le cabine di Business ed Economy.
«Charlotte rappresenta un'aggiunta strategica al nostro network statunitense, consentendo l'accesso diretto a una delle regioni più dinamiche e in rapida crescita del Paese - ha dichiarato Antonoaldo Neves, chief executive officer del vettore di Abu Dhabi -. Siamo entusiasti di essere la prima compagnia aerea della nostra regione a servire questo mercato e non vediamo l'ora di collegare altri viaggiatori ad Abu Dhabi e oltre».
Con partenze al mattino presto da Abu Dhabi e ritorni a mezzogiorno, l'operativo è concepito per garantire collegamenti agevoli con la rete globale di Etihad. I viaggiatori da Charlotte potranno usufruire di voli in un'unica soluzione con destinazioni in Medio Oriente, nel Subcontinente indiano e in Asia.
I passeggeri che viaggiano verso gli Stati Uniti beneficiano della preclearance della U.S. Customs and Border Protection presso l'aeroporto internazionale Zayed di Abu Dhabi, che consente loro di arrivare a Charlotte come passeggeri nazionali, assicurando un'esperienza di arrivo senza problemi e con risparmio di tempo.
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[post_content] => Ha preso il via sabato, 17 maggio, l'atteso nuovo volo di Air Canada tra Napoli e Montréal - unico collegamento diretto tra la città partenopea e il Canada - e rotta che va a potenziare l'operativo estivo 2025 del vettore.
Il collegamento intercontinentale, che si aggiunge ai voli già attivi da Roma, Milano e Venezia, segna anche un importante passo avanti nel rafforzamento dei collegamenti verso gli Stati Uniti, grazie a orari studiati per facilitare le coincidenze, via Montréal, verso città come New York, Los Angeles, Boston e San Francisco.
In un contesto di rapida crescita del mercato nordamericano per il turismo in Italia, questo collegamento rafforza significativamente i legami tra le due nazioni, permettendo ai viaggiatori di completare le procedure doganali statunitensi già durante il transito a Montréal.
Il volo stagionale sarà operato quattro volte a settimana, con partenze da Napoli ogni mercoledì, giovedì, sabato e domenica mattina e un tempo di volo di poco superiore alle nove ore. Il rientro da Montréal è previsto ogni martedì, mercoledì, venerdì e sabato sera, con arrivo a Napoli la mattina successiva.
Sulla rotta è impiegato un Boeing 787 Dreamliner configurato nelle classi Signature Class, Premium Economy ed Economy.
"Il nuovo collegamento Napoli–Montréal ha preso il via con successo nel fine settimana, offrendo ai viaggiatori italiani un’ulteriore opportunità per attraversare l’Atlantico - ha dichiarato Stefano Casaregola, direttore generale di Air Canada per l’Italia -. In qualità di compagnia leader tra Europa e Canada, Air Canada continua a dimostrare il proprio impegno verso il mercato italiano, creando nuove opportunità per il turismo e il business. Questa nuova rotta si affianca ai voli già operati da Roma, Milano e Venezia, e arriva in perfetto tempismo per permettere agli italiani di scoprire le meraviglie naturali e urbane del Canada.”
Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac, ha aggiunto: “L’avvio del volo diretto Napoli–Montréal rappresenta un traguardo significativo per l’aeroporto di Napoli e per tutta la regione. Siamo orgogliosi di accogliere Air Canada nel nostro network, rafforzando così l’offerta intercontinentale dello scalo e potenziando i collegamenti con il Nord America, area strategica per il turismo, il business e le relazioni culturali. Montréal, hub internazionale di rilievo e città con una forte presenza italo-canadese, è da oggi ancora più vicina, consolidando il ruolo di Napoli come porta d’accesso privilegiata verso il Sud Italia”.
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