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[post_content] => Direttiva e contrasti. Leggendo le dichiarazioni delle varie associazioni di categoria in merito alla Direttiva Ue un ignaro lettore potrebbe dire che non lavorano nello stesso settore. Perchè sono tutto e il contrario di tutto. Chi esprime soddisfazione per una norma, chi invece proprio per quella norma ritiene la direttiva del tutto sbagliata.
Una massima della classe dirigente dice: quando metti in conflitto le parti che invece dovrebbero difendere lo stesso orto, be' hai fatto un buon lavoro. Naturalmente noi siamo contrari a questa massima cinica. Direi che si fa un buon lavoro quando tutte le parti sociali sono soddisfatte del risultato. Perché la soddisfazione non può essere a singhiozzo.
Fondo mancante
Adesso senza addentrarci nelle varie posizioni perché sarebbe lungo e a dire la verità un po' noioso, direi che la direttiva Ue sui pacchetti turistici ha un'ombra grave che pesa su tutto il settore, ed è quella che renderà il settore stesso sempre meno forte. Infatti non ha inserito il fondo di garanzia per le comapagnie aeree. Cosa che personalmente trovo senza senso. Negli ultimi anni ne sono fallite 86. Il numero vi sembra eccessivo? Andate a guardare le relazioni ufficiali.
Ora per quale motivo le compagnie aeree non devono avere un fondo di garanzia? Semplice perché hanno una lobby più forte delle altre compagini del settore turistico internazionale. A me sembra una giustificazione senza senso. Un'Europa che si fonda sulla giustizia non dovrebbe considerare i più forti, ma tutti gli attori di un sistema. Altrimenti continueremo a stare in un mare di guai.
Giuseppe Aloe
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[post_content] => La news era già stata anticipata poco più di un mese fa ma ora arriva la conferma ufficiale della chiusura del deal da parte della compagnia alberghiera. Il fondo sovrano saudita Public Investment Fund ha acquisito una "significativa quota di minoranza" di Rocco Forte (a quanto risulta, dovrebbe trattarsi del 49%, ndr). "La famiglia Forte - prosegue la nota - manterrà la proprietà di maggioranza e il controllo. L’accordo prevede la vendita dell’intera partecipazione da parte dell’entità italiana Cdp Investimenti.
Stando a quanto riporta il Financial Times, la partecipazione acquisita dal Pif avrebbe un valore di circa 1,2 miliardi di sterline. L’investimento del fondo "comprenderà un elemento di capitale primario che accelererà l’espansione del brand Rocco Forte Hotels in mercati nuovi ed esistenti a livello mondiale, facendo leva sul track record di crescita e sviluppo del gruppo, che negli ultimi anni ha visto otto nuove strutture aperte tra proprietà e accordi di gestione.
Cariche
Sir Rocco Forte resterà presidente esecutivo della compagnia insieme a Olga Polizzi, che continuerà a ricoprire il ruolo di vicepresidente. Anche Charles Forte, Lydia Forte e Irene Forte continueranno a ricoprire ruoli chiave in azienda".
“Pif è un partner eccellente per il nostro sviluppo futuro - dichiara lo stesso sir Rocco Forte -. Nel corso delle trattative abbiamo instaurato con loro un ottimo rapporto. Condividono la nostra stessa visione del marchio e della strategia per il gruppo, con l’ambizione di costruire insieme una visione a lungo termine". Nell’operazione Rocco Forte Hotels è stata assistita da Rothschild & Co come advisor finanziario.
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[post_content] => Cisalpina Tours è una tra le migliori Tmc partner di Aeromexico. Lo testimonia la partecipazione della travel management company di casa Msc a Top Mundial: l'evento in corso di svolgimento a Mérida, nello stato dello Yucatàn, organizzato dalla compagnia aerea messicana ogni anno per accogliere il retail del turismo proveniente dall’Europa, dall’Asia, da Stati Uniti, Canada e tutta l’America Latina.
I viaggi d’affari dall’Europa verso l’America Latina rappresentano in particolare un mercato dall’ampio potenziale di crescita, considerato che gli analisti stimano un volume d’affari di oltre 43 miliardi di dollari (dato 2022) e una progressione a 68 miliardi nel quinquennio a venire. "Il ritmo di crescita del 6% è un dato che consideriamo meritevole di attenzione, anche in virtù dei recenti investimenti del partner Aeromexico, che proprio nell’estate scorsa è tornata a servire non-stop la rotta da Roma Fiumicino a Mexico City – commenta Giorgio Garcea, chief commercial & operations officer di Cisalpina Tours.
In sinergia con la casa madre Msc Group, Cisalpina Tours ha intrapreso un ampio progetto di internazionalizzazione che la porta a essere la prima tmc italiana con uno sviluppo in dieci mercati esteri. Gli uffici di New York, Santos in Brasile, Izmir e Kousadasi in Turchia, Limassol a Cipro e, Amburgo in Germania sono operativi, mentre le aperture delle sedi europee di Parigi, Londra, Ginevra e Madrid sono in corso. Nel 2024 partirà la fase due dell’ampliamento, in Sudafrica ed Estremo Oriente.
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[post_content] => E' arrivata al tavolo dell'Ue la notifica dell'operazione Ita Airways Lufthansa: dopo mesi e mesi - in linea con quanto aveva auspicato la premier, Giorgia Meloni la scorsa settimana - il passo decisivo per il concretizzarsi dell'ingresso di Lufthansa nel capitale del vettore italiano è stato formalmente comunicato dal Mef alla Concorrenza della Commissione Ue. In parallelo anche Lufthansa ha inviato alla Commissione Ue la notifica dell'acquisizione di una quota di minoranza di Ita Airways, pari al 41%.
Ora la Commissione aprirà la sua indagine formale. La scadenza per la prima fase dell'analisi è il 15 gennaio 2024. In caso di una valutazione negativa, e con il nodo delle rotte ancora da sciogliere, l'istruttoria potrà protrarsi per altri tre mesi e mezzo, arrivando così a primavera.
La notifica è approdata sul tavolo del capo della Concorrenza Ue, Didier Reynders, dopo un confronto che ha portato le parti a sviscerare e anticipare tutti i possibili ostacoli invisi al buon funzionamento del mercato interno, cercando di porre rimedi solidi a prova di esame Ue.
In tutti questi mesi, come ricorda l'Ansa, l'Antitrust ha puntato dritto sulle molteplici rotte sulle quali i due vettori operano già in "situazioni di monopolio o duopolio" - soprattutto gli hub Lufthansa, da Linate e Fiumicino a Francoforte e Monaco, passando per Vienna, Bruxelles e Zurigo -, quella garanzia di "discontinuità economica" rispetto alla vecchia Alitalia promessa da Roma per la newco, e l'attuale contesto dei prezzi alle stelle dei biglietti aerei. Negoziati complessi che, secondo indiscrezioni, porteranno la compagnia sorta dalle ceneri di Alitalia a sacrificare la rotta Milano-New York cedendo alla pressione della concorrente Air France, preoccupata che il matrimonio italo-tedesco possa concedere un vantaggio competitivo sproporzionato sulle rotte transoceaniche.
Nell'auspicio di entrambe Roma e Berlino di avere risposto a tutti i timori comunitari, Ita e Lufthansa si sono già dette pronte a iniziare la loro cooperazione a livello commerciale e operativo "immediatamente dopo aver ricevuto l'auspicata autorizzazione", con l'ingresso del vettore tricolore nel gruppo Lh.
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[post_content] => Focus sull’Europa per il gruppo di Singapore Como Hotels and Resorts, che quest’anno vede crescere il proprio portfolio nel Vecchio continente con due new entry: una da 30 camere già operativa dallo scorso aprile a Montrachet, in Borgogna, e una in Italia, la seconda nel nostro Paese, che verrà inaugurata il prossimo 7 dicembre, in val Gardena, sull’Alpe di Siusi.
«Con l’inaugurazione del Como Alpina Dolomites, che si affianca nella Penisola al Castello del Nero, saliamo a cinque indirizzi nel Vecchio continente – racconta il pr director della compagnia, Brett Perkins -. Fino a poco tempo fa la nostra offerta era concentrata in Asia, ora ci stiamo rifocalizzando sull’Europa ma il nostro ceo, Olivier Jolivet, non finisce mai di sorprenderci. Non mi stupirebbe per esempio se presto ci fosse qualche novità in Giappone o negli Stati Uniti. Quel che è certo, al momento, è che l’anno prossimo faremo sicuramente un altro annuncio ma è ancora presto per svelare qualcosa di più».
Difficile però che il gruppo Como riesca a mantenere il ritmo di espansione del 2023, anno che ha visto anche l’inaugurazione del Metropolitan Singapore. «Sebbene recentemente ci siamo aperti ai contratti di management, che a oggi riguardano proprio la nuova struttura di Singapore e il Como Laucala Island a Fiji, rimaniamo infatti una società a conduzione familiare che detiene la proprietà diretta della maggior parte delle proprie strutture. Non perseguiamo perciò uno sviluppo fine a se stesso, ma cerchiamo di trovare ogni volta le strutture più adatte al nostro concept».
Realizzato in collaborazione con la designer Paola Navone, il Como Alpina Dolomites è il primo resort ski-in, ski-out della compagnia. La struttura, con apertura annuale, sarà dotata di 60 camere, a cui si aggiungono tre ristoranti «e la nostra tradizionale Shambala spa, che sarà uno dei centri benessere più grandi delle Alpi». Ma gli investimenti italiani di Como non si sono limitati alle Dolomiti. Il Castello del Nero ha infatti visto sempre quest'anno la realizzazione del podere San Filippo, situato a circa 20-25 minuti dal resort originario. «È una struttura dotata di 22 appartamenti da uno a tre camere con piscina inclusa – prosegue Perkins -. L’idea è quello di farlo diventare presto una sorta di mini-resort indipendente. Abbiamo inoltre aperto Villa San Giulia: una proprietà di quattro camere a pochi passi sempre da Castello del Nero. Prenotabile solo in esclusiva è dotata di una mini-Shambala spa, con la possibilità di beneficiare anche dei servizi a domicilio dello chef della proprietà toscana. Il prossimo anno è infine in programma l’inaugurazione di un ulteriore ristorante chiamato Olive Grove».
[post_title] => Como Hotels cresce in Italia e in Europa. Nel futuro anche Usa e Giappone?
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[post_content] => L'Austria ha avviato il conto alla rovescia per il debutto ufficiale di Bad Ischl Salzkammergut come Capitale Europea della Cultura 2024, programmato per il 20-21 gennaio prossimi.
Una grande opportunità per il turismo austriaco che accende i riflettori su una regione non così nota, in particolare al mercato italiano: «Una vera occasione considerando che addirittura per un terzo dei turisti provenienti dall'Italia la cultura è il motivo principale del viaggio - afferma Herwig Kolzer, direttore di Austria Turismo in Italia (nella foto) - e un altro terzo intraprende tour itineranti che prevedono la visita a luoghi e istituzioni culturali. Vogliamo far capire ai turisti italiani che l'Austria ha molto altro da offrire, oltre a Vienna e Salisburgo».
Per la prima volta nella storia, una Capitale Europea della Cultura nel 2024 si troverà in una regione alpina e rurale: questo territorio - che include la città storica di Bad Ischl, insieme ad altri 22 comuni rurali del territorio del Salzkammergut - è diventato prosperoso grazie al sale e ora guarda al futuro con il motto: “La cultura è il nuovo sale”. La regione offre un’infinità di vicende, luoghi e persone memorabili, inseriti in un paesaggio di grande bellezza. I progetti nell’ambito della Capitale Europea della Cultura propongono nuovi approcci a temi importanti, e saranno in grado di dare impulsi per il futuro, di chi abita la regione, e di chi la visita.
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Intanto, tra gennaio e ottobre 2023 «gli arrivi italiani in Austria hanno registrato una crescita del +24,7% mentre i pernottamenti sono aumentati del +20,8% rispetto al 2022: un buon risultato, anche se ancora non siamo tornati ai numeri del 2019 (meno 11,2%), al contrario di altri mercati come Germania e Paesi Bassi, che hanno già recuperato i livelli pre-pandemia. In questo quadro sono state molto positive le performance di Vienna, con un incremento degli arrivi del 49,2% e della regione del Tirolo - da sempre tra le mete preferite degli italiani - con un +28,7%. Da segnalare, poi, un significativo miglioramento dei dati di settembre e ottobre, che evidenziano un cambiamento nelle abitudini di viaggio degli italiani che mostrano un sempre maggiore interesse a questi mesi come periodo di viaggio».
Buone aspettative per la stagione invernale ormai cominciata, «benché l'Austria non rappresenti la prima scelta degli italiani per gli sport invernali. Ma c'è una domanda molto elevata, ancora una volta, per le città: Vienna, Salisburgo, Innsbruck come pure per le località più piccole. Senza dimenticare l'avvento e i mercatini di Natale che rappresentano una grande attrattiva per i turisti».
Prosegue, infine, l'impegno sulla formazione del trade: «Con i workshop che a marzo 2024 si svolgeranno a Milano, Verona e Roma (il 12, 13 e 14) e i webinar che realizziamo in collaborazione con Travel Quotidiano. Crediamo molto in queste iniziative poiché gli agenti di viaggio conoscono la destinazione Austria, ma ancora non così a fondo e quindi è necessario investire in queste opportunità».
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[post_content] => Una decisione che era nell'aria da settimane e che ora trova l'ufficialità nei sistemi di prenotazione della compagnia: dall'8 gennaio 2024 Ita Airways cancella definitivamente la rotta da Milano Malpensa a New York, abbandonando di fatto il principale scalo lombardo.
Secondo quanto riferito da Il Corriere della Sera, che cita fonti interne al vettore, sarebbero circa 7 mila i passeggeri interessati dalla cancellazione del volo avendo già prenotato la tratta per il periodo che va dall’8 gennaio a novembre 2024. A loro sono destinate due opzioni di scelta, la riprotezione su un altro volo Ita con scalo a Roma Fiumicino, oppure il rimborso dell’intero costo del biglietto. Non si applicano le tutele previste dalle normative europee in materia di protezione dei consumatori — il regolamento 261 — perché la cancellazione è stata effettuata oltre due settimane prima della partenza.
Sebbene la Milano-New York rappresenti storicamente una delle rotte più redditizie, Ita Airways non sembra in grado di fronteggiare la competizione estremamente accesa sulla tratta, che conta altre sei compagnie aeree operative da Malpensa (Delta, American, United, Neos, Emirates e La Compagnie); a ciò si aggiunge anche il fatto che Ita non avendo altri voli su Malpensa non è in grado di garantire il feederaggio al collegamento su New York.
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[post_content] => Ryanair continua la sua campagna contro le agenzie di viaggio online. La compagnia low cost ha pubblicato un rapporto che analizza "i sovrapprezzi" applicati da questi intermediari.
Il documento a quanto dice Ryanair "dimostra che Kiwi, Lastminute, Opodo e eDreams continuano ad addebitare tariffe ingiustificate per i loro servizi inesistenti, e allo stesso tempo fanno pagare prezzi eccessivi per i servizi ausiliari che hanno prezzi competitivi sul sito web di Ryanair", secondo la versione della compagnia.
Per quanto riguarda le ota: Kiwi, che applicherebbe un sovrapprezzo del 344% per la scelta dei posti, più una commissione amministrativa “inventata” di 30 euro, e Opodo, con una differenza del 263% per lo stesso concetto e una penale di cancellazione “inventata” di 60 euro. Da parte sua, eDreams addebita il 133% in più rispetto a Ryanair per i cambi di volo e Lastminute il 116% in più.
Consumatori e tariffe
L'amministratore delegato del gruppo aereo, Michael O'Leary, sostiene che le ota “non solo utilizzano illegalmente il sito web di Ryanair, ma utilizzano queste informazioni per confondere i consumatori ignari con tariffe per i servizi forniti da Ryanair gratuitamente".
“Stanno inoltre addebitando massicciamente ai clienti i servizi accessori, spesso aumentando di 3 o 4 volte il prezzo offerto dalla nostra compagnia aerea. Per questo motivo, Ryanair continua a condurre una campagna contro le ota e continua a chiedere ai governi e alle agenzie dei consumatori di adottare misure per prevenire queste azioni su Internet e questo evidente errore di vendita che colpisce i consumatori", sottolinea.
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La replica di Kiwi.com
Alle parole dell'a.d. di Ryanair ha fatto prontamente seguito una replica di uno dei portali coinvolti: "Con le molteplici indagini condotte a livello europeo dalle associazioni dei consumatori e dalle autorità garanti per la concorrenza e il mercato sull'operato di Ryanair, non sorprende l'ennesimo blitz a livello di pr da parte di Ryanair nel tentativo di distogliere l'attenzione da sé stessa e infangare la reputazione della concorrenza, utilizzando informazioni scelte a tavolino che non riflettono la scala molto più ampia di combinazioni e opzioni che le ota sono in grado di offrire ai loro clienti e che Ryanair non è in grado di rendere disponibili - puntualizza un portavoce di Kiwi.com -. Questo attacco tramite un'attività di pr è un'altra azione intrapresa da Ryanair per dissuadere i clienti dal prenotare con le Ota. Questo si aggiunge all'implementazione da parte di Ryanair di quello che consideriamo un cosiddetto processo di verifica immotivatamente sproporzionato che è oggetto di indagine e che noi, e molti altri operatori del settore, riteniamo sia stato concepito per penalizzare i consumatori che desiderano avere la libertà di scegliere tra tutte le opzioni a loro disposizione".
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[post_content] => Una nuova spedizione e una nuova realtà, quella di un paese lontanissimo dal turismo di massa, sorto dalle acque dell’antico oceano di Theti. E' il Mangystau, santuario archeologico a cielo aperto del Kazakistan, la new entry 2024 di Viaggia con Carlo. L’itinerario di nove giorni, con partenza unica dal 4 al 12 maggio, ruota attorno all’esplorazione attenta del territorio, con tempi dovutamente concessi all’ammirazione: sempre presente la parte dedicata al trekking tra uno spostamento e l’altro in 4x4; si tratta di un’avventura che per essere perfetta ha bisogno di poco, come i pernottamenti in tende mobili, l’unico modo per addormentarsi ai piedi delle Tiramisu Hills, mentre il tramonto accende le sfumature di bianco e caffè. Incluso nel programma, Bozzhira con i suoi canyon e il paesaggio lunare.
“Sentire la grandezza delle misteriose, silenziose necropoli, così come delle moschee sotterranee, attraversare i luoghi dove passavano le carovane e assistere alla rara bellezza della natura: tutto questo è l’essenza del Mangystau” commenta Carlo Mamberto, che in occasione di questa prima partenza, accompagnerà personalmente la spedizione. Ma tutto il Kazakistan è oggi meta emergente, tanto che Viaggia con Carlo con Viaggigiovani.it già prevedono un’altra partenza analoga a questa in tarda estate e un’ulteriore novità ai primi di agosto: il Kazakistan in combinata con l’Uzbekistan.
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