22 dicembre 2008 16:06
Secondo uno studio condotto da Rate Tiger gli albergatori nel 2008 hanno aggiornato le tariffe con una frequenza doppia rispetto al 2007. Una comparazione relativa a Roma, per esempio, ha visto raddoppiare il numero di aggiornamenti passando da poco meno di 3 mila aggiornamenti/mese per hotel a quasi 6 mila 500. Rate Tiger ha inoltre evidenziato che, sempre rispetto al 2007, gli hotel a 5 stelle e a 1 stella sono quelli che hanno utilizzato maggiormente i canali online, con un incremento degli aggiornamenti tariffari via internet rispettivamente del 76% e di oltre il triplo per gli hotel a 1 stella. Lo studio mostra anche che gli albergatori hanno apprezzato e utilizzato spesso anche la funzione di rate benchmarking, che già lo scorso anno aveva fatto registrare un aumento di ben il 400%. «Questi trend mostrano come i gestori siano interessati a conoscere meglio il mercato online e a capire come poterlo sfruttare per far crescere il fatturato, adattando le tariffe sui vari canali distributivi – ha commentato Sascha Hausmann, coo di Rate Tiger -. In un mercato in rapida espansione come quello dell’hospitality e del turismo online, gli albergatori devono essere sicuri di poter trarre il meglio da un mezzo come internet, soprattutto in considerazione del fatto che oltre un terzo delle prenotazioni nel 2007 è stato fatto online ». Rate Tiger ha anche aggiornato il proprio prodotto di punta RTShopper introducendo nuove funzionalità. Gli albergatori ora possono effettuare la comparazione delle tariffe anche per tipo di camera (es. camera singola o camera doppia), per una visione d’insieme migliore e più dettagliata. Inoltre grazie alla possibilità di differenziare i prezzi, i gestori sono in grado di stabilire in modo accurato quale sia la tariffa concorrente, per ogni tipologia di camera.
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Secondo i calcoli della società di ricerca, infatti per il 2024 si prevedono 130,3 milioni di arrivi e 445,3 milioni di presenze, con un decremento del 2,5% e allo 0,4% rispetto al 2023, segnato da 133,6 milioni di arrivi e 447,2 milioni di pernottamenti. E tutto questo perché? Ma come perché? Per la crescita dei prezzi.
La notizia data in anteprima dall'Ansa è stata ripresa, come del resto è logico, da tutti i giornali italiani. Che giustamente hanno messo l'accento sulla diminuzione degli arrivi e dei pernottamenti a causa dei costi.
Riflessione
Ma nessuno ha fatto un'analisi attenta su come questi prezzi così fuori controllo abbiano riempito le tasche di albergatori, ristoranti, affitti brevi, e via seguitando. Il punto è che nessuno, dicasi nessuno, ha un'idea panoramica del settore. Si punta esclusivamente a fare reddito. Niente di più.
Sarebbe meglio rileggere le parole del presidente di Demoskopica, Raffaele Rio: «È necessario adottare una programmazione più consapevole e strategica per adeguare l'offerta turistica dell'Italia alle trasformazioni in atto nei modelli di consumo turistico e, contestualmente, per contrastare in modo efficace la crescita sostenuta dei prezzi».
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[post_content] => Si è concluso lo scorso fine settimana con grande successo il primo congresso dell'Associazione Italiana dei Destination Manager (Assidema), tenutosi presso l’hub culturale Memoria Futura, sede della Dmo Sistema Monferrato, proprio in occasione della Giornata mondiale del turismo del 27 settembre. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 50 destination manager provenienti da 15 regioni italiane, confermando l'importanza crescente di questa figura professionale nel panorama turistico nazionale.
Durante la prima giornata, che ha sviluppato il tema del congresso “Economia della relazioni”, i destination manager presenti hanno avuto l’opportunità di presentarsi e confrontarsi sulle loro esperienze, arricchendo il dibattito con idee e prospettive differenti. Uno dei momenti centrali è stato la presentazione dei risultati preliminari di una ricerca condotta dal Comitato Scientifico di Assidema, guidato dalla Prof.ssa Luna Leoni, che ha coinvolto un terzo dei destination manager italiani. I dati emersi hanno evidenziato come le competenze tecniche siano considerate fondamentali per il successo del ruolo, con particolare riferimento alla gestione delle relazioni tra stakeholder pubblici e privati. Nonostante non vi siano differenze significative nelle competenze richieste in base alla destinazione, la conoscenza diretta del territorio è stata identificata come un elemento cruciale per personalizzare le strategie di promozione e gestione turistica.
La giornata si è conclusa con un coinvolgente talk show sul ruolo del destination manager, a cui hanno partecipato Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema, la vice presidente Flavia Coccia, insieme ai destination manager Giancarlo Dell’Orco e Andrea Cerrato. Durante il dibattito, si è sottolineato come il ruolo del destination manager non sia definito dal luogo o dall’ente in cui opera, ma dalle competenze che è in grado di mettere in campo. A chiudere l’incontro è stato l'intervento dal pubblico di Josep Ejarque, uno dei più noti destination manager europei, che ha stimolato l’associazione a definire con maggiore precisione i confini e le competenze necessarie per potersi identificare come destination manager.
Il giorno successivo si è tenuta l’assemblea conclusiva del congresso, durante la quale è stato firmato il manifesto dei Destination Manager "Vision 2030", documento che traccia le linee guida per il futuro della professione in Italia. Il manifesto pone l'accento sulle competenze chiave che deve avere il Destination Manager e i compiti fondamentali che deve portare a compimento
Queste le sette competenze chiave del Destination Manager: Destination Planning: pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Destination Management: gestione coordinata degli elementi che compongono una destinazione. Destination Marketing: creazione di strategie di marketing per attrarre visitatori. Destination ICT: utilizzo di dati e tecnologie per prendere decisioni informate e gestire la destinazione. Destination Fund Raising: capacità di raccogliere risorse pubbliche e private per lo sviluppo della destinazione. Destination Sustainability: Intervenire sul territorio con raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ( ambientale /economica/ sociale ) Revenue Management: ottimizzazione dei ricavi attraverso lo studio dei comportamenti di mercato e tendenze di acquisto.
Sull’ultimo punto, sempre molto dibattuto quando si tratta degli obiettivi di una DMO è intervenuto Franco Grasso, decano dei revenue manager italiani: «Ritengo che la cultura del revenue management sia necessaria affinché le strutture di un territorio possano esprimere il massimo delle loro potenzialità. Inoltre poiché il revenue funziona di più nel momento in cui sono molti a farlo penso che un approccio di questo tipo possa davvero spingere lo sviluppo di una destinazione turistica. Io finché posso darà il mio contributo e farò il tifo per Assidema».
Mentre i 6 compiti fondamentali del DM sono stati definiti come Analisi del sistema turistico: capacità di analizzare dati e tendenze del settore turistico. Co-design con la comunità locale: coinvolgimento della popolazione locale nella pianificazione strategica. Gestione delle relazioni pubblico-privato: facilitazione della collaborazione tra stakeholder pubblici e privati. Sviluppo dell’offerta turistica: creazione e miglioramento di prodotti turistici in base alle esigenze del mercato. Pianificazione delle strategie di marketing: definizione di strategie comunicative efficaci.
Attivare concrete politiche di sostenibilità: promuovere azioni misurabili che portino un impatto positivo sul territorio Commercializzazione: selezione dei canali di distribuzione adeguati per promuovere l'offerta turistica
Al termine dell’assemblea il presidente Claudio Dell’Accio ha commentato: «Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto durante la nostra prima assemblea con oltre 50 professionisti che si sono riuniti per confrontarsi e tracciare insieme il futuro del destination management in Italia. Questo evento ha confermato la rilevanza e la necessità di riconoscere formalmente questa professione, che richiede competenze specifiche e strategiche per valorizzare le nostre destinazioni. Tuttavia, è preoccupante vedere come, nel nostro Paese, chiunque possa autodefinirsi destination manager, anche chi si occupa semplicemente di organizzare piccoli eventi privati. Essere un destination manager non significa pianificare feste, ma sviluppare e gestire strategie complesse che influenzano la competitività di un territorio. È ora che il nostro settore faccia chiarezza e tuteli la vera professionalità di chi opera per il bene delle destinazioni, definendo criteri chiari su chi può legittimamente usare questo titolo»
Per Assidema il prossimo appuntamento è al Ttg Travel Experience di Rimini dove sarà protagonista del convegno: “Veritas behind the scene. Metriche e trend per il destination management efficace. Il parere di Assidema”, giovedì 10 ottobre alle 12:10 presso la Global Village Arena (Pad. A2).
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Global Blue e Regione Lombardia annunciano di avere siglato un Protocollo d’intesa volto a condividere e comunicare i dati sul Tax free shopping in Lombardia, incentivare il turismo dello shopping e promuovere la regione verso i turisti internazionali.
Secondo i dati di Global Blue, infatti, la Lombardia è per distacco la regione italiana dove si spende di più in Tax Free Shopping, contribuendo per il 40% dei volumi nazionali, seguita da Lazio (21%) e Toscana (18%). Si tratta di una Regione che nel primo semestre del 2024 ha registrato una crescita della spesa Tax Free rispetto all’anno precedente (+17%), con un mix di nazionalità per contribuzione composto in prevalenza da americani e cinesi (14% ciascuna), seguiti dagli arabi (12%).
Barbara Mazzali, assessore al turismo, marketing territoriale e moda di regione Lombardia, dichiara: «L’analisi dei dati per orientare le nostre politiche e, soprattutto, le campagne di promozione turistica di Regione Lombardia, è ormai diventata una modalità di lavoro consolidata. La collaborazione con Global Blue ci permetterà di avere una visione particolareggiata sul turismo internazionale, e sulle ricadute economiche generate nel nostro territorio dalla presenza di turisti internazionali. Il nostro nuovo Osservatorio regionale del turismo e dell’Attrattività avrà a disposizione informazioni importanti, che ci permetteranno di sviluppare analisi sempre più approfondite sui trend di evoluzione dei flussi turistici».
L’intesa appena firmata è definita da un piano condiviso che si estende per un anno, con la possibilità di essere ulteriormente rinnovata. Valorizzando le rispettive competenze, l’accordo prevede diverse iniziative. In particolare, Global Blue si impegna a fornire trimestralmente un report aggiornato sui trend del Tax Free Shopping in regione, con focus specifico sulle aree esterne a quelle del Capoluogo. Inoltre, realizzerà analisi ad hoc in occasione di eventi rilevanti e metterà a disposizione di Regione Lombardia la sua VIP Lounge di Milano - situata nel cuore del Quadrilatero della Moda - per la diffusione del magazine 'Lombardia Style' e di altro materiale promozionale rivolto ai turisti internazionali.
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[post_content] => Tour a date fisse con voli intercontinentali e domestici, hotel, trasferimenti e guida in lingua italiana inclusi nella quota persona. Tour2000AmericaLatina presenta le partenze garantite per Natale e Capodanno. “Da sempre le vacanze natalizie rappresentano uno dei momenti ideali per prenotare un tour di lungo raggio verso l’estate in America Latina – spiega il general manager del to, Marino Pagni -. Per questo motivo la nostra proposta di partenze garantite è ogni anno sempre più ampia e riscuote sempre più successo presso le agenzie di viaggio che con pochi clic sull’area riservata del nostro sito possono confermare subito la prenotazione”.
Il 23 dicembre parte in particolare il tour Argentina tutto l’anno, che visita Buenos Aires, la ricca fauna della penisola Valdés, Ushuaia ed El Calafate, nonché il tour Esplorando il Brasile che va da Rio de Janeiro alle impressionanti cascate di Iguacù e Salvador de Bahia.
Ci sono poi Natale e Capodanno ai Caraibi con il tour Spirito di Cuba e mare a Cayo Ensenachos, per abbinare la scoperta dell’isola al relax sulle spiagge. Il 26 dicembre parte il tour Esplorando la Costa Rica: un viaggio per scoprire la natura dal parco Tortuguero al vulcano Arenal, dalla foresta tropicale del parco Manuel Antonio con pernottamenti in lodge esclusivi e relax sulle spiagge di Playa Tamarindo. Per trascorrere il capodanno sull’isola di Pasqua, perfetto il tour Esplorando il Cile e l’isola di Pasqua, che va passa anche dal deserto del Nord e dai ghiacci della Patagonia. Essenze colombiane, Colori del Perù ed Esplorando il Messico partono infine il 28 dicembre, mentre per Perù Express e Spirito di Cuba e mare a Varadero si decolla il 30 dicembre.
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[post_content] => Un'estate da oltre 100.000 passeggeri, per una crescita media del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: Dat Volidisicilia traccia un bilancio positivo della stagione appena chiusa, attribuendo questo incremento anche «agli sforzi commerciali sia in Italia che all’estero, che hanno generato una positiva ricaduta sull’intera economia turistica di Lampedusa e Pantelleria, a tutto vantaggio non solo degli operatori turistici locali ma dell’intero territorio».
Nonostante «le “bizze” dell’Etna, la crescente saturazione delle strutture operative aeroportuali siciliane, i vincoli aeroportuali presenti su entrambe le isole cui non è mai stato posto rimedio e un meteo estremamente variabile - spiega una nota del vettore -. Dat Volidisicilia ha registrato un tasso di regolarità superiore al 99,5%. Purtroppo, per gli stessi motivi, non è stato possibile garantire la puntualità che ha contraddistinto da sempre le operazioni Dat non solo in Sicilia ma anche negli altri mercati europei in cui opera».
Durante l'estate 2024 come previsto dal bando di gara sulla continuità territoriale, «per soddisfare le esigenze della crescente domanda, abbiamo ripetutamente incrementato le frequenze sulle principali direttrici arrivando sino a 28 voli quotidiani e prevedendo l’impiego di velivoli più capienti della nostra flotta Atr72 (fino a 72 posti per volo) e impiegando in alcune date anche un Airbus A320 a 180 posti, offrendo circa 7.000 posti addizionali rispetto a quanto richiesto dal bando di continuità».
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[post_content] => Un’ottima estate per gli albergatori parte di Italy Family Hotels. Lo rivela il recente sondaggio condotto dall'agenzia Area38 per conto del consorzio. L’occupazione media delle strutture del network per i mesi di giugno – agosto si è infatti attestata all’82,1%, con un picco di presenze a luglio e agosto, quando il riempimento è stato rispettivamente del 92% e del 93,3% per gli hotel nelle località di mare, nonché del 77,2% e dell'86,9% per quelli di montagna. Risulta in aumento, inoltre, il fatturato medio registrato dalle singole proprietà, trainato da un generale rialzo dei prezzi.
Anche il dato delle prenotazioni avvenute tramite Italy Family Hotels si attesta in crescita, con una tendenza più marcata, rispetto all’anno scorso, per i soggiorni di cinque e sei notti (+44% e 42%); segnale che indica la propensione a non rinunciare alla vacanza, ma semmai ad accorciarla leggermente, se le tariffe non consentono di usufruire della settimana piena. Le richieste per i soggiorni di sette notti e per più di una settimana segnano comunque un aumento complessivo (+21,5% e 33,3% rispettivamente).
Di interesse è poi il dato sull’anticipo con il quale viene effettuata la prenotazione. Molte famiglie continuano a fissare la vacanza estiva mesi prima della partenza: il 57% dei booking avvenuti tramite Italy Family Hotels è stato effettuato tra gennaio e maggio, con un anticipo di oltre tre mesi, e un fatturato medio generato a prenotazione di 1.800 euro. Ma di rilievo è anche il numero dei soggiorni prenotati in modalità last-minute: tra giugno e agosto hanno rappresentato il 43% del totale, con un fatturato quasi analogo di 1.770 euro. Le famiglie che prenotano sotto data sono, quindi, una fetta rilevante del mercato di riferimento per i family hotel, interessante anche dal punto di vista dei ricavi.
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Cresce l'apprezzamento dei Room Mate Hotels in Italia, trainato dall'impennata del turismo internazionale verso il Paese, soprattutto da parte di viaggiatori provenienti dal Medio Oriente e dalla Cina. Tutti gli alberghi tricolori hanno ottenuto risultati positivi e hanno proseguito nel loro percorso di crescita. In particolare, Palazzo dei Fiori a Venezia, nonché i Room Mate Filippo a Roma e Giulia a Milano hanno raggiunto un Gri (Global reporting initiative) su ReviewPro di oltre il 95%. Il Giulia ha così registrato una crescita a due cifre rispetto alla sua performance da record del 2023. Questo hotel è entrato recentemente a far parte della Room Mate Collection, che comprende una selezione di hotel a 4 stelle superior.
Nel frattempo, il nuovissimo Palazzo dei Fiori a Venezia, l'ultimo concept di progetto di Room Mate Hotels presentato alla fine del 2023, è diventato la struttura con il prezzo medio più alto della catena. Un risultato che ha superato ogni aspettativa, se si considera che ogni mese le performance sono state superiori al budget. Anche Firenze ha assistito a una notevole inversione di tendenza. I Room Mate Isabella e Luca sono stati oggetto di una ristrutturazione da parte del designer di fama internazionale Luis García Fraile, ottenendo recensioni entusiastiche e valutazioni degli ospiti superiori a 9.
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[post_content] => Kel 12 conferma il raggiungimento della soglia dei 30 milioni di euro di fatturato a chiusura di esercizio a fine settembre, come anticipato a noi di Travel Quotidiano a inizio del mese. L'annuncio è arrivato in occasione della convention in corso di svolgimento a Pompei. Il risultato segna un incremento del 25% sull'anno precedente, grazie anche a un incremento dell'8% del numero dei passeggeri trasportati, saliti a un totale di 5 mila. Ribadite pure le marginalità che si attestano attorno al 5%, come nel 2022-23. "Ottobre e novembre presentano cifre ottime, destinate a migliorare ulteriormente in vista del Capodanno e della prossima primavera. Il rimbalzo post-Covid non è dunque passeggero: la voglia di viaggiare è ancora molto forte negli italiani”, ha dichiarato l'amministratore delegato di Kel 12, Gianluca Rubino.
Cresce inoltre il ventaglio delle destinazioni top. Una lista di eccellenza che quest'anno premia soprattutto l’Egitto, con le crociere sul Nilo a bordo delle due preziose dahabeya Eyaru e Nebyt per scoprire, senza fretta, anche i siti archeologici meno conosciuti, nonché la Namibia, l’India e l'Algeria, tradizionale prodotto di punta dell’operatore milanese. Prosegue poi il processo di integrazione verticale: dopo l'acquisizione della dmc omanita Al Koor Tourism, il to pensa infatti a nuove operazioni simili, con un occhio di particolare riguardo su Algeria e Namibia.
Altrettanta attenzione è infine riservata alla formazione delle agenzie di viaggio. In programma, in particolare, un nuovo ciclo di 26 incontri culturali Parole in viaggio, che si terranno in dieci città italiane (Milano, Monza, Roma, Torino, Lugano, Genova, Bologna, Trieste, Napoli e Bari). Si tratta di una rassegna di appuntamenti condotti da Marco Cattaneo, direttore di National Geographic Italia, per approfondire destinazioni e itinerari di viaggio in compagnia di esperti, product manager, enti del turismo e compagnie aeree. A questi si aggiungono i Kel 12 Lab: dieci appuntamenti per formazioni online. Il 2 ottobre, in occasione della serata Parole in viaggio - Maha Kumbh Mela, che si terrà a Milano, presso palazzo Castiglioni, e in streaming sul sito e sulle pagine social di Kel 12, sarà lanciato pure il nuovo Kel 12 Loyalty Club: programma fedeltà e travel community.
Non mancano infine novità nell’ambito digital. È in arrivo l’app Kel 12 Plus, agile strumento per avere sempre con sé tutti i documenti di viaggio, gli itinerari day by day, canali di dialogo preferenziali con esperti del to prima della partenza, chat di gruppo e funzioni di condivisione d’immagini o pensieri delle proprie esperienze. Tutto a portata di un click.
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Da una recente ricerca sulle vacanze degli italiani di YouGov (istituto di ricerca internazionale) emerge un viaggiatore anticipatore e sempre più digital.
Il 73% degli italiani raccoglie online le informazioni per prenotare le vacanze. A prediligere i canali digitali sono soprattutto i viaggiatori tra i 45 e 54 anni. I più giovani, tra i 25 e i 34 anni, preferiscono i social media per i contenuti di influencer e content creator. Sono 11 milioni gli italiani che tendono a prenotare con più di 3 mesi di anticipo e 11 milioni quelli che utilizzano le agenzie di viaggi. Gli over 55 prediligono il dialogo tra digitale e punto vendita fisico. I viaggiatori che acquistano un viaggio in agenzia sono alla ricerca di soluzioni migliori, servizio e consulenza di un esperto.
Le prenotazioni del Gruppo Bluvacanze, pianificate con un anticipo di 120 giorni, svelano le mete che gli italiani desiderano visitare per il prossimo anno. Secondo la ricerca, le tendenze sono principalmente in Europa centro meridionale (38%) ma anche in Italia (32%). Nel periodo di Natale e Capodanno si registra inoltre un incremento delle prenotazioni del 50% sul lungo raggio, Nord America, Oceano Indiano, Maldive, Caraibi e crociere. La prossima stagione estiva si conferma un advance booking del +25% rispetto al 2024.
Cambiamenti
Il cliente che si reca in agenzia sta cambiando. Nel secondo aspetto in esame, diventa interessante l'analisi sul processo d’acquisto. Ed è nel processo d’acquisto più costoso che si intersecano il digitale e l’offline con un orientamento verso itinerari di lungo raggio più complessi. “Su questa tipologia di viaggio, l’up grade sul pricing non è dettato dal prodotto ma dal servizio che viene erogato in termini di consulenza. Si tratta di quel target di italiani che finalizza online la ricerca per poi acquistare il viaggio in l’agenzia”, spiega Stefano Russo sales director di YouGov Italia.
“L’infrastruttura digitale che stiamo implementando ci insegna a profilare meglio il cliente e a conoscere comportamenti peculiari. Erogando contenuti, tracciamo un innovativo approccio al consumo di vacanze, una nuova cultura e un nuovo modello di relazione con i clienti integrando esperienze e vendita online e offline. Il risultato non tarda a mancare. Su sei persone che finalizzano la ricerca sul web, tre acquistano in agenzia”, conclude Marco Orlandi, chief digital experience officer del Gruppo Bluvacanze.
“Instaurare una relazione dinamica con i viaggiatori creando un’esperienza di viaggio che faccia leva sull’omnicanalità e sull’accesso da diversi touch point digitali e fisici. Il futuro delle agenzie di viaggio si basa sull’interpretazione dei desideri dei consumatori per dialogare con loro e guidarli nella scelta e nelle prenotazioni”. Una lettura che nell’ottica della strategia del Gruppo Bluvacanze si traduce in “Il digitale è imprescindibile e il ruolo dell’agenzia viaggi è determinante”.
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