23 luglio 2007 14:12
Il passaggio da tradizione a innovazione ha messo in crisi il turismo e l’Italia perde ancora in competitività. E’ quanto risulta dal V rapporto annuale della Società geografica italiana, secondo cui è implausibile pensare realisticamente all’Obiettivo Italia 2016, vale a dire a un ritorno del Bel Paese ai vertici delle classifche turistiche mondiali entro nove anni. Gli autori dello studio sono infatti arrivati alla conclusione che la competizione con i Paesi del Mediterraneo si gioca sul rapporto qualità-prezzo, campo in cui l’Italia continua a perdere punti, e che l’unico modo per rivitalizzare l’offerta nel nostro paese è di assecondare la domanda e proporre vacanze più brevi, diversificate nella stagionalità e con un buon rapporto qualità-prezzo. Nonostante l’emergere di nuovi segmenti di nicchia, come l’enogastronomia, la crocieristica o la filmografia, per l’Italia la principale leva competitiva resta il patromonio culturale, che va etichettato in modo chiaro e univoco come tutti gli altri prodotti del "Made in Italy".
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[post_content] => Martedì 17 settembre, dalle ore 16:00, presso la sede di dotcampus, si terrà l'evento "Roma 2025", organizzato in occasione di Rome Future Week, l'importante manifestazione su innovazione e futuro che prevede eventi diffusi in tutta la Capitale.
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Per registrarsi gratuitamente all'evento: https://bit.ly/roma_2025
"Roma 2025"
Tutti i percorsi di accoglienza che stanno rimodellando la Capitale
Quando: martedì 17 settembre
Dove: dotcampus, Via Suessola, 5, Via Faleria, 21, 00183 Roma RM
Quando: martedì 17 settembre
Orario: 16:00-18.30
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Relatori:
Enzo Carella - presidente FederTerziario Turismo
Elham Firmani - founding partner Side Asset Management e co-founder dotcampus
Marco Misischia, consigliere Convention Bureau Roma e Lazio, presidente Turismo e Commercio CNA Nazionale
Edoardo Colombo, presidente Turismi.ai Ass. Italiana per l'Intelligenza Artificiale nel Turismo
Claudio Dell'Accio, presidente Assidema (assocazione italiana destination manager)
Barbara Antonucci - direttore Master del Turismo Roma Tre
Belinda Bortolan, founder Bortolan, Carnevali & Partners
Gabriele Gneri, managing director Hotels Doctors - La Consulenza Alberghiera
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Claudiana Di Cesare, giornalista ed esperta di innovazione
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[post_content] => Blanca Pérez-Sauquillo López è la nuova direttrice dell’Ente Spagnolo del Turismo e Console aggiunto presso il Consolato Generale di Spagna a Milano. Come anticipato a luglio, la nuova direttrice prende in consegna la direzione dalle mani di Isabel Garaña Corces, che per ora torna a Turespaña.
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[post_content] => Innovazione e eccellenza operativa; metodologia avanzata e personalizzata; cultura dell’innovazione continua. Sono i tre pilastri attorno a cui intende ruotare l'attività di Lvg Hotel Consulting. Il player è nato pochi mesi fa dalla fusione tra Lvg Consulting, società di Lvg Group che si occupa di consulenza strategica per strutture ricettive in Italia e all’estero, e Diamonds Consulting Group, società di consulenza alberghiera specializzata nel segmento exclusive con un dipartimento di ricerca e sviluppo tecnologico per gestire le performance alberghiere integrate.
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[post_content] => La situazione di crisi della Boeing peggiorerà ancora di più dopo l'annuncio da parte di oltre 30.000 lavoratori della costa occidentale degli Stati Uniti di scioperare a partire da oggi dopo aver respinto a larga maggioranza (95%) l'ultima proposta di contratto di lavoro lanciata dalla società.
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[post_content] => Corsair è riuscita a trovare un nuovo azionista nella persona di Abbas Jaber, pronto a prendere il 40% del capitale.
Corsair, che cerca 30 milioni di euro per ricostituire i propri fondi, ha fatto sapere di aver trovato il suo partner. Si tratta di Abbas Jaber, a capo del gruppo francese Advens-Geocoton .
"Azionista storico di Corsair, l'industriale ha partecipato all'acquisizione della compagnia aerea, tramite il suo gruppo Advens-Geocoton, come azionista della holding Omrp (Outre-mer R-Plane) nel 2020", precisa Corsair. Deve prendere il 40% della società per 15 milioni di euro . Questa partecipazione si aggiunge al round di finanziamento finalizzato alla fine del 2023.
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Assoturismo prende posizione su i nuovi scenari della tassa di soggiorno.
Sulla riforma dell’imposta di soggiorno l'associazione è aperta al confronto. Ma non è d’accordo con l’attuale impianto della proposta di modifica. Il calcolo sulla base delle fasce di prezzo predeterminate rischia di far schizzare l’imposta a livelli insostenibili e fuori mercato rispetto al valore della camera. Bisogna invece assolutamente evitare incrementi: inciderebbero pesantemente sulla domanda turistica, in particolare quella interna, estremamente sensibile in questa fase alle sollecitazioni dei prezzi».
Così Assoturismo Confesercenti in una nota, in occasione della convocazione rivolta alle associazioni di categoria sull’imposta di soggiorno da parte del ministro Daniela Santanchè.
Prezzo effettivo
«Si può e si deve discutere ampiamente e senza preclusioni della riforma dell’imposta. Senza però perdere mai di vista la questione fondamentale: deve essere equa ed inserita in una visione strategica di rilancio del turismo e di crescita dei flussi turistici - commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. Il calcolo su fasce predeterminate, invece, non garantisce la tutela della competitività̀ del sistema ricettivo italiano».
«La soluzione di buon senso sarebbe quella di calcolare l’imposta di soggiorno in percentuale sul prezzo effettivo cui è venduta la camera, con indicazione di un tetto massimo del 5% dell’importo stesso e comunque non eccedente il limite di 10 euro a notte. Una revisione in tale senso dell’imposta favorirebbe inoltre i controlli delle amministrazioni e del fisco».
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[post_content] => L'anno finanziario 2023 - 2024 non si è ancora concluso ma in Alpitour si pensa, come naturale che sia, già al prossimo esercizio, al via il prossimo 1° di novembre. E i numeri, al momento, sono più che confortanti. I ricavi tour operating sono infatti in crescita di oltre il 20% rispetto al pari periodo dell'anno scorso. "Il trend riguarda tutti i nostri tre pillar - spiega il direttore commerciale trade del gruppo Alpitour, Alessandro Seghi -: mainstream e specialties sono attorno al +20%, mentre il seamless viaggia a circa +28%. E il raffronto lo stiamo facendo con le settimane pre-conflitto israeliano-palestinese. Quindi con un momento che era già particolarmente positivo. Certo, bisogna capire quanta parte di questo risultato è dovuto al continuo incremento delle vendite in advance booking e quanta invece a uno sviluppo strutturale. L'anticipo delle prenotazioni è infatti un fenomeno in crescita ormai da quattro stagioni consecutive".
A tutto ciò si affianca un corrispondente rafforzamento del last minute, con l'andamento delle vendite ancora ben sostenuto per settembre su settembre e per ottobre su ottobre: "Stiamo recuperando quanto abbiamo perso tra aprile e giugno. La domanda ormai si sta spalmando lungo l'intero arco dell'anno: crescono advance booking e sotto data; arretra un po' quello che sta nel mezzo", sottolinea Seghi, confermando quanto molti protagonisti dell'industria dei viaggi stanno riscontrando orami da parecchio tempo.
Per quanto riguarda il 2024, a trainare le performance di Alpitour per la pacchettistica (mainstream e seamless) è stato soprattutto l'East Africa (Kenya, Zanzibar e Madagascar), così come molto bene sono andate Capo Verde e le Canarie. Ha invece sofferto un po' il corto raggio: mare Italia e Baleari in primis; in parte la Grecia, dove ha continuato a pesare il contraccolpo del fenomeno incendi dell'anno precedente. "Relativamente al prodotto itinerari, la parte del leone l'ha fatta invece sicuramente l'Oriente, Giappone e Thailandia su tutti. Ma anche gli Emirati ci hanno dato soddisfazioni, così come la Turchia, su cui stiamo proprio ora lavorando per aumentare l'offerta di tour".
Un capitolo a parte merita infine l'Egitto, da sempre prodotto best seller di Alpitour. Inutile nascondere che la destinazione ha subito gli effetti della crisi israelo-palestinese, con una certa ripresa registrata da aprile - maggio in avanti: "Ora Sharm e Marsa Alam sembrano decisamente più toniche, ma anche per loro vale il discorso advance booking - conclude Seghi -. In generale alcune tipologie di clientela si stanno riavvicinando all'Egitto. Mi riferisco soprattutto agli individuali, attratti anche dalla competitività dei prezzi, che sono scesi dopo il picco della stagione record 2022 - 2023. Ripresa più lenta invece per i gruppi, in particolare per le crociere sul Nilo".
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Dopo appena quattro anni dalla sua fondazione il gruppo di ospitalità ibrida Lhg raggiunge il break even. La compagnia spagnola ha in particolare chiuso il primo semestre superando quota 7,8 milioni di euro di ricavi, pari a un +95% rispetto al medesimo periodo del 2023. Líbere Hospitality Group è presente anche in Italia, dove ha inaugurato una sede l'anno scorso sotto la guida di Niccolò Pravettoni. L'obiettivo è quello di arrivare nel nostro Paese a circa 500 unità abitative entro la fine dell’anno. A tal fine, la società sta valutando opportunità di investimento non solo nelle grandi città (Milano e Roma), ma anche in centri più piccoli, ad alto flusso turistico e imprenditoriale, come Napoli, Torino e Firenze.
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A oggi Libere Hospitality Group ha superato i 150 mila soggiorni e ha 37 strutture in portafoglio (34 in Spagna, in 14 diverse città, due in Portogallo, a Lisbona e Oporto, e una ad Atene, in Grecia) per un totale di circa 1.200 unità abitative di cui oltre 500 già attive, ossia ristrutturate e disponibili per i soggiorni. In tutti i paesi in cui è presente, la compagnia offre le proprie soluzioni abitative con tre marchi distinti: Líbere, B48 e Naitly.
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