Porto Bari punta ai 2 milioni di passeggeri
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14 settembre 2009 13:05
Il porto di Bari, che nei primi otto mesi dell’anno ha registrato 1 milione 422 mila passeggeri, punta dritto al traguardo dei 2 milioni entro il 2009. In particolare sono cresciuti del 13,6% i passeggeri provenienti dall’Albania, mentre il traffico crcocieristico ha fatto registrare un incremento del 38%. L’Autorità Portuale punta a migliorare i servizi a terra per accogliere al meglio le navi da crociera che scelgono di fare tappa a Bari.
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Nel dettaglio: il 29 luglio, ore 9.00 a Cagliari, presso Palazzo Doglio, Vico Logudoro, 1; il 24 agosto alle ore 9.00 ad Olbia, presso Grand Hotel President, Via Principe Umberto 39; infine, il 31 agosto alle ore 9.00 a Pisa, presso Hotel NH Pisa, Piazza della Stazione, 2.
Il team attuale di assistenti di volo della compagnia, composto da 24.500 membri, include già oltre 850 professionisti italiani, a testimonianza del loro prezioso contributo. Inoltre, secondo i dati di Emirates, nei quattro mesi tra marzo e luglio, le numerose iniziative di reclutamento hanno portato all’assunzione di 60 nuovi assistenti di volo italiani, segnando una crescita significativa del 7,5%. Questo investimento costante rafforza il legame duraturo di Emirates con l’Italia.
«Tutti conoscono quella sensazione, alla fine di una vacanza, di non voler tornare alla realtà - ha dichiarato Flavio Ghiringhelli, country manager di Emirates in Italia -. Con un ruolo da assistente di volo Emirates, puoi girare il mondo, acquisire competenze di vita, oltre a conoscere culture diverse: migliaia dei nostri membri dell’equipaggio l’hanno fatto davvero. I nostri open day per il reclutamento sono stati un’occasione fantastica per far conoscere le opportunità di carriera in Emirates, e ci è sembrato naturale incontrare chi ama viaggiare proprio mentre è in vacanza. I risultati ottenuti finora confermano che la recente campagna di reclutamento in Italia non solo mette in luce l’eccellenza dei talenti locali, ma riflette anche un crescente entusiasmo verso una carriera internazionale con Emirates».
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[post_content] => La riforma del bilancio firmata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, farà praticamente raddoppiare il prezzo dell'Esta - l'Electronic System for Travel Authorization - necessario alla maggior parte dei viaggiatori stranieri per entrare negli Usa.
L'ampio piano di risparmio varato dall'amministrazione statunitense noto come One Big Beautiful Bill Act, prevede che l'Esta passerà quindi dagli attuali 21 a 40 dollari nel 2026 (la data precisa dell'entrata in vigore non è ancora nota). In altri termini, un aumento di quasi il 90%.
Il governo Usa giustifica l'aumento con la necessità di investire nella modernizzazione dello spazio aereo, nella formazione dei funzionari doganali e nell'installazione di un maggior numero di portali biometrici all'ingresso e all'uscita del Paese. Paese che vuole investire più di 600 milioni di dollari per pianificare e garantire due grandi eventi mondiali: la Coppa del Mondo di calcio (2026) e i Giochi Olimpici e Paralimpici di Los Angeles (2028).
La travel industry a stelle e strisce non può che esprimere timori sull'iniziativa, che potrebbe indurre la clientela straniera ad optare per altre destinazioni di viaggio. Il presidente della U.S. Travel Association, Geoff Freeman, ha spiegato in una nota che queste “nuove tasse ingiustificate sui visitatori stranieri” sono tanto più “difficili da accettare” in quanto gli investimenti annunciati sono destinati a migliorare l'esperienza dei viaggiatori che arrivano negli Stati Uniti.
Più in generale, l'associazione è preoccupata per la riduzione dei finanziamenti a Brand Usa, che quest'anno ha visto tagliare i supporti federali da 100 a 20 milioni di dollari.
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Trend negativo degli arrivi da oltreoceano
Dall'insediamento del presidente Trump, il turismo internazionale ha imboccato una parabola negativa. Lo scorso giugno gli arrivi di turisti stranieri sono diminuiti del 3,4% su base annua, come evidenziato dall'ultimo report del National Travel & Tourism Office; nell'intero anno, il numero di arrivi è diminuito dell'1,2%. Ad oggi, gli Usa hanno accolto 15.920.724 turisti stranieri, pari all'80% della performance 2019.
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[post_content] => Air Serbia conta sui flussi di traffico da e per la Puglia e decide di continuare a operare il volo di linea tra Bari e Belgrado anche nella prossima stagione invernale 2025-2026. Il collegamento, che durante l’estate propone tre frequenze settimanali, verrà invece assicurato nella winter ogni giovedì e domenica con un aeromobile Atr72 da 72 posti.
«L'estensione dell’attuale operativo da/per Belgrado anche alla prossima stagione invernale è una scelta strategica che risponde pienamente alla volontà di promuovere una maggiore continuità nei flussi turistici internazionali verso la Puglia, anche al di fuori dei mesi tradizionalmente ad alta vocazione turistica - afferma il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile -. Una logica di destagionalizzazione dei flussi incoming premiante per il nostro territorio sempre più attrattivo. Voglio ringraziare il Comune di Bari per il sostegno dimostrato in questa iniziativa, che rafforza non solo la connettività dell’aeroporto ma anche la capacità della città di intercettare segmenti turistici specifici, come quello legato al culto religioso di San Nicola.
Bari è da secoli meta simbolica per i Paesi di tradizione ortodossa, in particolare per quelli dell’area balcanica, e questo volo rappresenta una risposta concreta a una domanda consolidata e in crescita. Un’opportunità anche per i fedeli russi di raggiungere i luoghi di culto del Santo di Myra, essendo l’hub di Belgrado, insieme a Istanbul, uno dei pochi scali a garantire voli diretti con la Federazione Russa. È un’opportunità che intendiamo valorizzare appieno, nell’ottica di un ampliamento qualitativo della nostra rete internazionale».
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L'hotel di Manhattan offre ora camere e suite più spaziose e ridisegnate: si tratta di 375 camere d'albergo e 372 appartamenti, rispetto alle precedenti 1.400 camere. La maggior parte delle sistemazioni supera i 570 piedi quadrati, superficie che le rende tra le più grandi camere e suite di Manhattan.
Sono aperte le prenotazioni per i tre ristoranti dell'hotel: Lex Yard, una brasserie americana da 220 posti guidata dallo chef Michael Anthony; la lounge Peacock Alley, ristrutturata, e Yoshoku, un ristorante giapponese che offre una cucina di ispirazione kaiseki.
I 43.000 metri quadrati di spazi per riunioni ed eventi della struttura, tra cui la Grand Ballroom, saranno nuovamente operative dal prossimo 1° settembre. La Guerlain Wellness Spa, che si estende su 20.000 metri quadrati, aprirà invece in un secondo momento.
Chris Nassetta, ceo di Hilton, ha definito l'hotel newyorkese «la struttura di lusso per eccellenza e il luogo in cui il servizio di lusso è stato perfezionato (...) Per molti versi, il Waldorf Astoria New York è l'hotel più importante del mondo».
L'hotel, inaugurato nel 1931, fu descritto dal fondatore di Hilton, Conrad Hilton, come “il più grande di tutti”.
Il restauro dell'hotel ha comportato la conservazione di 62.000 metri quadrati di spazi interni designati come punto di riferimento, e Hilton ha indicato il progetto come una delle più grandi iniziative di conservazione e riutilizzo della città di New York. Sono stati conservati i dipinti murali e l'iconico orologio del Waldorf Astoria, risalente all'Esposizione Universale di Chicago del 1893. Un pianoforte Steinway appartenuto a Cole Porter è tuttora presente nel Peacock Alley.
La proprietà del Waldorf Astoria nel 2015 è passata da Hilton alla cinese Anbang Insurance Group, con un'operazione da 1,95 miliardi di dollari, ma il tutto è stato bloccato quando Anbang è stata sequestrata dal governo cinese nel 2018 in seguito a un'indagine per corruzione. La proprietà è ora del gruppo assicurativo cinese Dajia.
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[post_content] => Arrivano a quota 20.000 le nuove assunzioni previste entro il 2029 dal Piano Strategico quinquennale del Gruppo Fs: un piano ambizioso che mira a rafforzare il team con ingegneri, operatori, macchinisti, capitreno e assistenti di cantiere, oltre che nuove professionalità hi-tech.
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Si è concluso venerdì scorso a Roma, presso la sede di Unioncamere, il IV Summit nazionale sull’economia del mare-Blue Forum. Al centro del confronto, la necessità di un nuovo approccio strategico per valorizzare il potenziale della Blue Economy italiana, in vista della pianificazione marittima nazionale 2026–2028.
Durante i tre giorni di lavori, è emersa l'urgenza di costruire una governance più chiara, fondata su semplificazione normativa, investimenti mirati, innovazione tecnologica e valorizzazione del capitale umano. I dati del XIII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare 2025 a cura di Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne - Unioncamere – OsserMare, parlano chiaro: 232.841 imprese, oltre un milione di posti lavoro, e un valore aggiunto pari all’11,3% del Pil. Numeri che confermano il peso crescente del comparto, in particolare nel Mezzogiorno.
«Dobbiamo riconoscere al mare un ruolo centrale nelle strategie economiche nazionali» ha affermato Giovanni Acampora, presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di commercio Frosinone Latina, mentre Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha evidenziato come il settore abbia registrato una crescita del 2% nel numero di imprese tra il 2022 e il 2024, a fronte di un calo generale del 2,4%.
Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha ricordato l’importanza della nuova struttura di governo dedicata al mare, mentre Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha definito la Blue Economy «un asset strategico al pari della space economy». Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo ha sottolineato come «l’Italia sia la terza economia blu d’Europa: ora dobbiamo trasformare questo primato in leadership concreta» e Raffaele Fitto, Vice Presidente della Commissione Europea, ha ribadito l’impegno dell’Unione europea per uno sviluppo marittimo sostenibile attraverso il Pnrr e riforme strutturali.
(pmf)
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[post_content] => Continua a macinare dati di traffico record l'aeroporto dell'Umbria: lo scorso 1° luglio i passeggeri movimentati in un solo giorno sono stati 3.883 passeggeri. E su base mensile, lo scorso giugno, è stato raggiunto un nuovo record assoluto, con 73.051 passeggeri transitati, che migliora il precedente primato di agosto 2023 con una crescita del +2,6%.
Rispetto a giugno 2024, quando i passeggeri furono 62.481, l’incremento mensile di traffico è pari al 17%. Complessivamente, nel primo semestre 2025 sono transitati 276.334 passeggeri, con un incremento del +21,6% rispetto allo stesso periodo del 2024 (quando furono 227.192).
A trainare la crescita è stato in particolare il traffico internazionale, che nei primi sei mesi dell’anno ha rappresentato il 71% del totale. L'operativo dell'estate 2025 include 17 destinazioni, operate da sei compagnie aeree, con fino a 114 voli settimanali. Nel dettaglio, sono attualmente attive 8 rotte domestiche da/per Brindisi, Cagliari, Olbia, Lamezia Terme, Catania, Palermo, Lampedusa e Pantelleria, e 9 rotte internazionali da/per Londra Stansted, Londra Heathrow, Bruxelles, Bucarest, Barcellona, Rotterdam, Cracovia, Malta e Tirana.
«La Regione Umbria ha approvato e finanziato un Piano quadriennale, con uno stanziamento annuale di 4,5 milioni e ha in cantiere importanti investimenti da mettere a terra - afferma la presidente della Regione Stefania Proietti Con questi numeri stiamo volando e vogliamo continuare a farlo con un’attenzione sempre maggiore alla necessaria intermodalità dell’aeroporto con le altre reti infrastrutturali e di trasporto sulle quali vogliamo sempre più puntar».
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[post_content] => Fra le proposte straordinarie del nostro Paese ce ne sono alcune che lasciano stupefatti. Stiamo parlando dei Treni del tartufo del Monferrato. Sono quattro con altrettanti programmi molto dettagliati. Un'idea brillante per far conoscere il territorio in un modo diverso e interessante. Quest'anno a gestire il progetto c'è Gabriella Aires, membro di giunta di Fiavet nazionale, e ex presidente Fiavet del Piemonte, oltre che naturalmente titolare dell'agenzia di viaggio I viaggi di Gabry e Max.
«La cosa è nata in modo semplice. Quella dei quattro treni è un'iniziativa che fanno da qualche anno, ma nel 2025 mancava il finanziamento per cui me ne sono presa carico io. Naturalmente ho chiesto l'esclusiva. Credo molto nel prodotto perché ne conosco il potenziale. Sono molto legata a quel territorio e quindi senza pensarci neanche un secondo ho preso al volo l'occasione».
Il tartufo è un grande prodotto sul quale si investe molto, e in Monferrato si svolge una delle più importanti fiere del tartufo. Inoltre è un territorio che può offrire tantissimo, ci sono grandi storie da raccontare, ha una serie 120 castelli che suscitano ammirazione e curiosità.
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«Per rendere più interessante i percorsi - continua Gabriella Aires - ho pensato di animare i treni con guide, musici e cantastorie, che intratterranno i clienti. I treni saranno 4 treni storici, il primo, quello del 5 ottobre, sarà un Centoporte con circa 300 posti, mentre gli altri saranno littorine da 130 persone ognuno. E' sempre stato un prodotto di successo ma non è mai stato pacchettizzato. E' quello che mi propongo io rivolgendomi sia ad individuali che a gruppi. Voglio specificare che le quote di vendita saranno commissionabili alle agenzie che vorranno vendere i pacchetti. I pacchetti saranno acquistabili direttamente sul sito per individuali e tramite i nostri uffici per adv e operatori che li rivenderanno. La locandina riporta già i 2 Qrcode dove si può acquistare il prodotto».
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Michael Yitzhakov è il nuovo direttore generale del Ministero del turismo di Israele: subentra a Danny Shahar, che ha ricoperto l'incarico per circa tre anni e mezzo.
Yitzhakov, 37 anni, è laureato in economia e ha un master in giurisprudenza. Negli ultimi dieci anni ha ricoperto diversi incarichi di rilievo sia alla Knesset (Parlamento Israeliano) che presso il Governo e dal 2023 ha operato come Capo di Gabinetto del Ministro del Turismo.
«Oltre che nelle aree fondamentali per il ministero del turismo, Michael porta con sé una vasta esperienza nei lavori parlamentari e governativi. Il settore turistico sta affrontando la crisi più grave della sua storia e sono certo che Michael saprà attuare al meglio la mia politica e promuovere le misure necessarie, sia a breve che a lungo termine, per la ripresa e la prosperità del turismo» ha commentato il Ministro del turismo Haim Katz.
Presso il Ministero del Turismo, Yitzhakov ha pianificato e attuato diverse misure strategiche per la riorganizzazione del settore turistico. È stato, inoltre, responsabile del progetto nazionale per l’accoglienza di 90.000 evacuati in strutture alberghiere, con un costo totale stimato di oltre 7 miliardi di shekel (circa 1,7 miliardi di euro), e ha anche promosso un’iniziativa che consente di realizzare edifici a uso misto su terreni originariamente destinati solo a fini alberghieri, con l’obiettivo di accelerare la costruzione di nuove camere d’albergo.
«L’industria del turismo rappresenta un motore di crescita fondamentale per l’economia israeliana e il futuro di decine di migliaia di famiglie dipende dal suo successo - ha dichiarato Yitzhakov -. In questo periodo difficile, la riattivazione del turismo e il rafforzamento del settore per affrontare il periodo della ripresa rappresentano una missione nazionale. In linea con la politica del Ministro, opererò con un approccio professionale basato su misurabilità, efficienza e valore economico, guidato dalla profonda convinzione che il turismo israeliano sarà capace di raggiungere traguardi senza precedenti».
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