6 dicembre 2007 16:34
Il "buono vacanza" diventa realtà. La commissione bilancio della Camera ha infatti approvato un emendamento alla Finanziaria secondo il quale le fasce meno abbienti potranno usufruire dei buoni vacanza nei periodi di bassa stagione. Nel dettaglio si prevede che al fine di favorire la crescita competitiva dell’offerta del sistema turistico nazionale, con appositi decreti del presidente del Consiglio dei ministri, «si definiscano le tipologie dei servizi turistici aventi caratteristiche omogenee su tutto il territorio nazionale, nonché le modalità di impiego delle risorse del fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico per l’erogazione di "buoni vacanza" da destinare alle fasce sociali più deboli, anche per la soddisfazione delle esigenze di destagionalizzazione dei flussi turistici nei settori del turismo balneare, montano e termale».
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Il vettore basato a Muscat "si divertirà a crescere di nuovo" con l'aggiunta di nuovi aeromobili alla flotta, inclusi i Boeing 787, ha affermato Korfiatis, con la possibilità che uno dei nuovi Dreamliner venga dipinto con una speciale livrea oneworld per celebrare l'ingresso nell'alleanza.
«Ma sarà una crescita 'controllata', saremo pragmatici e faremo affidamento sui buoni rapporti che stiamo costruendo attraverso oneworld e un paio di altre partnership chiave che abbiamo, per offrire questa piattaforma globale attraverso le nostre alleanze». Korfiatis spiega inoltre che Oman Air prevede di riprendere i voli bigiornalieri per Londra Heathrow alla fine del 2026, recuperando due preziosi slot di decollo e atterraggio da Heathrow, che sono stati affittati a un'altra compagnia aerea per diversi anni.
Il vettore aggiungerà anche Amsterdam al network, a partire dal 1° luglio, e rumors lasciano intendere che Singapore potrebbe seguire subito dopo.
Dall'hub di Muscat, Oman Air vola verso cinque hub delle compagnie aeree partner di oneworld - Amman, Colombo, Doha, Kuala Lumpur e Londra Heathrow - e collabora già con i membri di oneworld Malaysia Airlines, Qatar Airways, Royal Jordanian e SriLankan Airlines.
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[post_content] => Santanchè e i flussi. "Bisogna lavorare sulla gestione dei flussi, ma io vorrei parlare dell'undertourism". Eccoci qua. Travata un'altra parola da contrapporre all'overtourism. Undertourism. In parole povere: dove c'è poco turismo. Dove bisogna aumentare i flussi. Naturalmente è un'invenzione del ministro Santanchè, che, e gliene facciamo merito, non si stanca mai di trovare sempre nuovi sguardi per evitare di affrontare i problemi.
"C'è una narrazione sull'overtourism, ma dimentichiamo che il fenomeno riguarda solo il 4% del territorio nazionale – ha detto Santanchè –. Il restante 96% merita attenzione e investimenti. L'Italia è tutta una nazione turistica, dobbiamo rafforzare la promozione delle zone meno conosciute che non sono meno belle, ma semplicemente meno conosciute, penso alle aree interne e alle isole minori".
Considerazioni
Due cose: innanzitutto sarà pure come dice lei, ma quel 4% del territorio nazionale in alcune stagione non vive più. A parte i pericoli per le città più fragili come Venezia, ma vi sono città così assaltate dal turismo, che la vita di ogni giorno per i cittadini diventa quasi irreale. Per non parlare di tutte le conseguenze di questo fenomeno. Abitazioni adibite ad affitto breve, aumento vertiginoso dei prezzi, eccetera eccetera.
Secondo. Secondo il ministro sarebbe opportuno che i luoghi meno conosciuti fossero riempiti di turisti. Specialmente le isole minori. Le isole minori? Le isole minori sono piene di turisti fino al collo. Tutte le isole minori. Che facciamo le lasciamo affondare sotto il peso del profitto? Without words.
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[post_content] => Finnair tornerà a volare nei cieli del Canada nel 2026, dopo una pausa di ben 11 anni: la compagnia aerea finlandese raggiungerà Toronto a partire dal 4 maggio del prossimo anno, con tre frequenze settimanali nei giorni di il lunedì, mercoledì e domenica.
«Siamo entusiasti di far crescere il nostro network nordamericano e di riportare il Canada come destinazione. Toronto è una destinazione di viaggio molto popolare e offre, soprattutto ai nostri clienti europei, ottimi collegamenti anche con altre parti del Canada» afferma Christine Rovelli, chief revenue officer di Finnair.
Toronto, la più grande città del Canada e il centro commerciale e finanziario del Paese, è nota per la sua vita culturale multiculturale e vivace. A poco più di cento chilometri dalla città si trova anche una delle attrazioni più famose del Canada, le cascate del Niagara, che rendono facile per i viaggiatori combinare una vacanza in città con esperienze nella natura.
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[post_content] => Saranno easyJet, Volotea e Wizz Air a operare le nuove rotte internazionali dall'aeroporto di Comiso, a seguito dei risultati dell'avviso pubblico per la concessione dei contributi destinati alle compagnie aeree per lo sviluppo e l’incremento del traffico passeggeri.
La Camera di Commercio del Sud-Est Sicilia ha reso noto i risultati del bando: Volotea ha avviato una rotta già operativa dall'estate 2025 con frequenza settimanale per Lille, con programmazione fino al 2027; Wizz Air Hungary invece attiverà una rotta stagionale per Katowice, con due frequenze settimanali, a partire dalla summer 2026 e fino alla summer 2028; Wizz Air Malta introdurrà una rotta annuale per Tirana, con tre frequenze settimanali, a partire dalla winter 2025-26 e fino al 2028; easyJet programmerà una rotta per Nizza a partire dall'estate 2026 fino alla stagione estiva 2028, con due frequenze settimanali, e una frequenza settimanale per i mesi di dicembre e gennaio delle stagioni invernali dal 2026 al 2028; Infine, sempre easyJet, attiverà anche una rotta per Basilea, con due frequenze settimanali, a partire dalla summer 2026 fino all'estae 2028, e una frequenza settimanale per i mesi di dicembre e gennaio nelle stagioni winter 2026-27 e da dicembre a marzo della winter 2027-28.
Il progetto, finanziato dalla Regione Siciliana con un investimento di 9 milioni di euro per tre anni, ha previsto l’erogazione dei fondi a seguito della presentazione di progetti tecnici che considerino fattori chiave come il numero di movimenti e il volume di passeggeri attesi.
“Questo risultato segna un passo fondamentale per lo sviluppo dell’aeroporto di Comiso, rappresentando una misura concreta che offre una programmazione strutturata e ben definita. È un’opportunità importante non solo per il territorio, ma anche per l’intero sistema aeroportuale siciliano - ha dichiarato Antonio Belcuore, commissario straordinario della Camera di commercio del Sud-Est Sicilia -. L’auspicio è che questo progetto attragga l’interesse di ulteriori vettori, ampliando così le connessioni nazionali e internazionali dello scalo. Confidiamo che nei prossimi mesi, grazie a queste nuove rotte e a un piano di sviluppo mirato, si possano aprire altre prospettive per Comiso, consolidando il suo ruolo strategico nella rete aeroportuale europea e stimolando la crescita economica e turistica della regione”.
"Il risultato evidenzia il lavoro portato avanti in piena sinergia con tutti gli attori coinvolti per rafforzare il ruolo dell’aeroporto di Comiso come un polo strategico per il Sud-Est Sicilia” ha sottolineato Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac -. L'introduzione di queste nuove rotte garantirà ai passeggeri collegamenti diretti con alcune delle principali città europee, contribuendo così a una maggiore integrazione della nostra regione con altri mercati. Questo sviluppo non solo incrementerà il traffico internazionale, ma avrà anche un impatto significativo sul settore turistico, commerciale e sull’economia locale”.
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[post_content] => Esiste una Toscana da scoprire lontano dai grandi flussi turistici. Una Toscana diffusa, come la potremmo definire, che si racconta ora attraverso suggestivi eventi in alta quota, tecnologie immersive per scoprire gli etruschi, progettualità per dare valore alle rievocazioni storiche e alle tradizioni popolari, la creazione di un nuovo museo dedicato al vino o le nuove opportunità che sanno dare poli museali pieni di maestria.
Alpi Apuane
Un viaggio lungo che conduce sulle vette delle Alpi Apuane, dove anche quest’anno ritorna l’appuntamento "Musica sulle Apuane". È un progetto del Club Alpino Italiano realizzato con il sostegno del Club Alpino Italiano Sede Centrale e in collaborazione con il CAI Gruppo Regionale Toscana. Il festival porta l’arte musicale letteralmente in quota, tra panorami mozzafiato e silenzi ancestrali.
I concerti si raggiungono a piedi, lungo sentieri di varia difficoltà. Nato sull’eco dell’esperienza trentina de "I Suoni delle Dolomiti" qui ad unirsi sono artisti da tutta Italia e appassionati di montagna, in un rito laico dove la musica si fa esperienza fisica, collettiva, spirituale. Ogni giornata prevede un’escursione con accompagnatori CAI (o informazioni per raggiungere autonomamente il luogo dell’evento), pranzo al rifugio o al sacco, concerto gratuito nel primo pomeriggio, rientro serale o pernottamento. L’iscrizione alle escursioni è obbligatoria.
Il festival promuove l’accessibilità attraverso l’utilizzo delle Joëlette ed è attivo sul fronte della Montagnaterapia, approccio terapeutico-riabilitativo e socioeducativo che valorizza l’esperienza della montagna. Grazie alla collaborazione con i CAI della Toscana e della Liguria, ogni anno sono organizzate molte escursioni con diversi punti di partenza, ma con un’unica destinazione musicale.
Etruschi
A Vetulonia ecco il Museo Isidoro Falchi che si apre al futuro con la sua prima Progressive Web App: l' Otium degli Etruschi, un viaggio multimediale dentro il mondo degli antichi Rasna, tra archeologia, tecnologia e poesia. Realizzata da Prisma Associazione Culturale con il sostegno del Consiglio Regionale della Toscana – grazie al bando per la Giornata degli Etruschi 2020 – la web app è un invito a perdersi nell’eleganza riflessiva dell’otium, quel tempo “altro” che per gli Etruschi era spazio di bellezza, convivialità, arte e pensiero. La narrazione si snoda attraverso sezioni immersive: si può ascoltare il suono ritrovato degli strumenti musicali etruschi grazie al progetto “La Musica perduta degli Etruschi”, oppure entrare nelle stanze del banchetto antico, animate da preziose ricostruzioni digitali e da giochi simposiaci dimenticati.
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La Toscana celebra la propria identità anche attraverso le sue rievocazioni storiche e manifestazioni popolari. Con il progetto "Toscana tutto l’anno", a essere chiamati a raccolta sono tutti gli enti e le associazioni che si occupano di rievocazioni, cammini storici e manifestazioni folkloristiche, con l’obiettivo di costruire un calendario unico e condiviso degli eventi. Il protocollo siglato unisce la Regione Toscana, l’Associazione Toscana Rievocazioni Storiche, la Rete del Canto del maggio, il Gruppo delle Infiorate della Toscana, l’Associazione Nazionale Città dei Presepi e le realtà dei Cammini Storici come la Via Francigena, la Via di San Francesco, la Romea Germanica, la Via Medicea, la Romea Strata, il Cammino di San Jacopo e la Via Lauretana. Questa sinergia punta a rafforzare il turismo lento e sostenibile, valorizzando le feste popolari e le radici dei territori minori, in linea con la Legge regionale 11/2025 sulla valorizzazione della “Toscana diffusa”.
Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
L’identità culturale della Toscana si manifesta anche attraverso la capacità di animare ulteriormente i propri musei. A Firenze, il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, fino al 13 novembre, propone un fitto calendario di aperture straordinarie con visite guidate gratuite, eventi musicali e percorsi accessibili. Le serate estive, ogni venerdì dalle 19 alle 23 (escluso Ferragosto), sono affiancate da aperture pomeridiane autunnali ogni giovedì (14-18). Le visite sono condotte dai restauratori dell’Istituto e offrono un’immersione nella storia del commesso in pietre dure, della manifattura medicea e delle tecniche di restauro. Saranno proposti anche percorsi specificamente pensati per ipovedenti e non vedenti.
Museo del vino a Chianciano Terme
Un ulteriore ponte tra cultura materiale e innovazione è infine a Chianciano Terme, Capitale toscana della cultura 2025, dove ha preso vita "Le macchine del vino", primo museo privato ad entrare nella rete della Fondazione Musei Senesi. Nato dalla passione di Antonio Mario Zaccheo, cofondatore dell’azienda vinicola Carpineto, il museo raccoglie oltre 180 strumenti per la produzione e conservazione del vino: presse, tappatrici, microscopi, bilance di precisione, antichi tappi e persino un Malligand per misurare la percentuale di alcol. La collezione, arricchita da una biblioteca di volumi e riviste d’epoca, documenta l’evoluzione dell’enologia toscana dal XIX secolo agli anni ’80. L’ingresso è gratuito.
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[post_content] => L'inizio dell'estate è ideale per visitare l'Alessandrino e nel Monferrato. È in questo periodo, infatti, che i campi della zona si colorano delle mille tonalità del viola, grazie alla fioritura della lavanda: un profumatissimo spettacolo che regala un colpo d'occhio unico e scenografico.
Fino alla fine di luglio, quando la lavanda viene poi tagliata, le distese fiorite possono essere un meraviglioso fil rouge tematico per andare alla scoperta di questo territorio, facilmente raggiungibile in un'ora di automobile da Torino, Milano e Genova.
I campi di lavanda possono essere l'occasione per una gita all'aria aperta, alla scoperta dei paesi della zona, custodi di piccole bellezze architettoniche e capaci di riportare indietro nel tempo chi li visita. Qui la lavanda ha da qualche anno hanno assunto un ruolo sempre più importante nell'economia agricola, con aziende che ne lavorano i fiori per creare olii, profumi e prodotti di bellezza.
Ecco dieci luoghi diversi da visitare
Alessandria, cuore pulsante di queste zone, è il luogo giusto per fare un'esperienza didattica con la lavanda. Città meravigliosa da girare in bici (alle biciclette la città ha dedicato anche un museo), propone un mix di architetture antiche ( la Cittadella, uno dei più grandiosi monumenti europei nell'ambito della fortificazione permanente) e moderne come lo spettacolare ponte Meier, e può facilmente essere il luogo nevralgico da cui partire per andare alla scoperta della lavanda nella zona.
Anche negli immediati dintorni della città si trovano splendidi campi di lavanda le cui aziende collegate offrono spunti ed esperienze da fare in giornata.
Castelletto d'Erro: siamo nella parte Sud Occidentale della provincia, nell’alto Monferrato acquese, sulla dorsale che divide la Val Bormida dalla Valle dell'Erro, già vicinissimi al confine ligure, di cui si avvertono le contaminazioni, nell’architettura dei borghi, nei sapori e anche nell’accento parlato.
Il piccolo borgo di Castelletto d'Erro, poco più di 150 abitanti arroccati su una collina, è un punto di partenza ideale per ammirare le fioriture estive della lavanda. Qui si trovano infatti alcuni punti panoramici. Per esempio la piccola chiesetta di Sant'Anna, amatissima dai fedeli locali perché qui, nel giorno della festa patronale (la terza domenica di luglio) la statua di Sant'Anna viene trasportata in processione. Oppure, un altro punto panoramico da cui ammirare i campi in viola è la torre quadrata del XIII secolo che domina il paese.
Un altro punto per ammirare le fioriture di lavanda è Spigno Monferrato, nella zona più a sud della provincia di Alessandria, al confine con la Liguria. Il suo centro storico è ricco di palazzi nobiliari, portali in arenaria scolpita, vie e stradine che mostrano la ricchezza di questo piccolo borgo. Tutto il territorio, poi, è cosparso di antiche e suggestive chiesette e piccole pievi campestri come la cappella medioevale della Madonna della Neve presso Turpino o la chiesina Madonna del Casato, posta lungo la strada verso Merana, al cui interno sono custoditi importanti affreschi tardogotici del Maestro di Roccaverano (1480 circa), uno dei più completi esempi di pittura gotico-provenzale dell'alessandrino.
A Spigno si trova la cooperativa Agronatura, dove si trasformano erbe officinali e si coordina la trasformazione di tutta la lavanda della provincia conferita dai soci produttori. La cooperativa organizza visite su prenotazione e ha uno spaccio per l'acquisto degli olii essenziali e delle acque profumate.
Poco più di trecento abitanti, Cuccaro Monferrato è legato al vicino Lu tramite una bellissima strada panoramica dalla quale ammirare tutta la bellezza del paesaggio collinare e dei borghi vicini. E, naturalmente, dei campi di lavanda. Il punto più bello per una foto a tema è la Big Bench n. 99, la grande panchina su cui sedersi e ammirare i dintorni dall'alto.
Anche Lu ospita una Big Bench panoramica. Questo piccolo borgo, con i suoi vicoletti, le antiche chiese e gli edifici storici che portano fino alla parte alta del paese (dove si trova il Gerbido della Torre Civica, circondato da un bel parco), è una vera bellezza da visitare.
Quargnento è una tappa assolutamente imperdibile per chi vuole conoscere la lavanda: qui infatti si trova il campo a perdita d’occhio dell’azienda “La lavanda di Lu” di Sergio Amadori. La lavanda viene trasformata in olio essenziale (per ottenere una boccetta da dieci millilitri di olio essenziale, occorrono circa due chili di lavanda, pari a cinque metri quadrati di coltura) con estrazione in corrente di vapore, e in parte fatta essiccare, raccolta in mazzetti per poi essere sgranata manualmente e racchiusa in sacchetti confezionati artigianalmente con tessuti ricercati per meglio esaltarne la profumazione. Da vedere, in città, la Basilica minore di San Dalmazio, unica basilica della diocesi di Alessandria, che custodisce bellissimi affreschi opera del pittore Vincenzo Boniforti.
A metà strada tra Valenza e Casale Monferrato c’è il borgo di Giarole, che ospita uno dei più bei castelli della provincia, il Castello Sannazzaro costruito nel 1200 dai conti Sannazzaro Natta e oggi bed and breakfast e dimora storica visitabile, grazie all'accoglienza di Giose e Letizia Sannazzaro. A poche centinaia di metri, l’azienda agricola Pavese Andrea ha inserito tra le sue coltivazioni, proprio in zona confinante con il comune di Pomaro, alcuni campi di lavanda biologica, che si snodano tra il torrente Grana, le colline e la valle.
Il borgo di Viguzzolo, profuma di lavanda grazie ai campi della tenuta di Giancarlo Nossa, giardiniere appassionato, che qui dal 2007 coltiva fragole e, appunto, gli scenografici fiori viola. Una volta poi raccolta, la lavanda viene portata alla cooperativa Agronatura di Spigno per il processo di trasformazione. Da non perdere a Virguzzolo è certamente la pieve di Santa Maria, edificata intorno all’anno mille sui resti di una antica chiesa e custode, al suo interno, di un commovente crocifisso ligneo realizzato in legno di fico, a grandezza umana e montato su di una croce alta tre metri.
La piccolissima Merana, con la sua chiesa parrocchiale circondata dal verde dei prati, è uno di quei luoghi che permette di tornare indietro nel tempo. Lo dimostra anche la filosofia dell'Agriturismo Verdita , che intorno alla lavanda ha costruito un'intera proposta turistica. Le finestre delle sue quattro camere (che hanno i nomi di piante e fiori, tra cui ovviamente la lavanda), infatti, si aprono sulla campagna circostante, fatta di prati fioriti, colline, boschi, vigneti e noccioleti. Ma soprattutto, l'agriturismo offre la meravigliosa esperienza di dormire o semplicemente di rilassarsi in una delle “starsbox”, romantiche capanne di legno in mezzo ai campi di lavanda, che permettono di godere a pieno dell'immersione nella natura, senza filtri o mediazioni.
La Val Borbera, incastonata tra quattro regioni, è un luogo incantevole e incontaminato dalla straordinaria bellezza naturalistica. Vendersi, frazione di Albera Ligure, è il paese degli Spaventapasseri. In questo villaggio grazie all’opera ingegnosa di alcune abitanti, sono comparsi questi manichini realizzati con materiali ed accessori di riciclo che hanno reso l’atmosfera gioiosa e magica. Ci sono più di 70 spaventapasseri dislocati nel borgo ed ognuno di loro ha un nome ed una storia ispirata proprio dalle persone che una volta lo abitavano. In cima al paese vi accoglierà un profumatissimo campo di lavanda reso ancora più affascinante dal contesto naturalistico in cui è inserito. Possibilità di acquistare saponette e prodotti ottenuti dalla lavanda qui coltivata.
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[post_content] => Scenari aperti ad una maggiore competitività per i quattro aeroporti minori siciliani di Comiso, Trapani, Pantelleria e Lampedusa.
Questo il risultato atteso dalle società di gestione degli scali all'indomani dell'approvazione da parte della Regione Siciliana della mini manovra finanziaria che cancella la tassa addizionale comunale sui biglietti aerei. Una decisione segna un passo decisivo per il rilancio del settore e stimolerà la crescita economica della regione.
"Con il raggiungimento di questo traguardo, da noi auspicato da anni - commenta Salvatore Ombra, presidente di Airgest, società di gestione dell'aeroporto di Trapani - il governo regionale sta scrivendo una pagina importante per la mobilità nel trapanese e non solo. Siamo certi, infatti, che l'eliminazione dell'addizionale comunale per gli scali minori di Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa, potrà generare ulteriore traffico a vantaggio di tutte le compagnie interessate. E lavoreremo per utilizzare sapientemente questo forte stimolo concesso dalla Regione Siciliana per attrarle. L'aumento dei voli comporterà, come è ovvio, un potenziamento dell'economia, del traffico turistico e di tutto ciò che ne consegue".
Sulla medesima linea Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac, la società che gestisce gli aeroporti di Catania e Comiso: “Con l’abolizione dell’addizionale comunale, l’aeroporto di Comiso potrà beneficiare di una spinta significativa per la sua competitività. Questa misura offre un’opportunità importante per attrarre compagnie aeree, incrementare il numero di voli e generare ricadute positive per il nostro territorio, dal turismo alle imprese locali".
Torrisi ricorda poi che "a conferma dell’impegno continuo delle Istituzioni regionali nel sostenere lo sviluppo dello scalo ibleo, sono stati inoltre stanziati 47 milioni di euro per il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali. Di questi, 20 milioni saranno destinati alla realizzazione della piattaforma cargo, mentre altri 27 milioni sono previsti nell’ambito del piano FSC 2021–2027 per ulteriori interventi di sviluppo. Sono poi previsti investimenti specifici per potenziare i collegamenti intermodali, un passaggio cruciale per favorire la crescita e l’integrazione del nostro territorio”.
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[post_content] => Dopo la sospensione forzata durante la pandemia, Cathay Pacific riattiva i collegamenti tra Roma e Hong Kong. Da oggi, 5 giugno, la compagnia ha ripreso ufficialmente la rotta con tre frequenze settimanali durante la stagione estiva, offrendo nuove prospettive di business per gli operatori del turismo in Italia.
«Abbiamo un legame storico con Roma, dove voliamo dal 1986. Ripartire da qui è per noi un ritorno alle origini», ha dichiarato Lavinia Lau, chief customer and commercial officer del Gruppo Cathay, in Italia per il decollo del primo volo.
Lau ha sottolineato come la rotta su Roma si affianchi ai voli giornalieri già attivi su Milano, creando un’offerta combinata che potrà attrarre sia il traffico leisure sia quello business. «Questo doppio gateway italiano permette ai viaggiatori una maggiore flessibilità, con possibilità di itinerari open-jaw, in entrata su una città e uscita dall’altra».
Buoni segnali dal mercato
Le prospettive sono già incoraggianti: secondo i dati di prenotazione per i mesi di luglio e agosto, il load factor dei voli su Roma ha già raggiunto il 90%. Un risultato che conferma l’interesse del mercato asiatico per l’Italia, trainato anche da eventi come il Giubileo, che attira flussi significativi da Hong Kong, Filippine e Sud-est asiatico.
Ma non solo incoming: anche l’outgoing italiano mostra segnali di forte ripresa. «Le destinazioni asiatiche più richieste dai viaggiatori italiani sono Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Bali e la Cina continentale. Hong Kong, come hub strategico, consente collegamenti efficienti verso tutta l’Asia-Pacifico», ha spiegato Lau.
Una strategia di espansione mirata
Cathay Pacific è impegnata in un piano di espansione globale annunciando l’apertura di 16 nuove destinazioni per il 2025 tra cui Monaco, Dallas, Adelaide e da agosto Bruxelles. La compagnia raggiungerà le 100 destinazioni entro la fine di giugno.
Per supportare questa crescita, il Gruppo Cathay ha stanziato 100 miliardi di HKD per investimenti in flotta e servizi, tra cui nuovi Boeing 777-9, Airbus A330neo e aerei cargo A350. L’obiettivo è migliorare l’esperienza del cliente e rafforzare l’efficienza operativa.
«Cathay è una compagnia unica. Pur essendo parte della Cina, grazie alla base a Hong Kong abbiamo una visione globale che ci distingue dalle compagnie esclusivamente cinesi o occidentali», ha dichiarato Lau. Questo si riflette in un’offerta di bordo che unisce elementi cinesi (personale, catering, intrattenimento) a un servizio internazionale di alta gamma.
Focus sul trade: strumenti e supporto per gli agenti
Particolare attenzione è rivolta al canale trade. Cathay ha recentemente aggiornato il portale cxagents.com, pensato per supportare gli agenti di viaggio con contenuti, strumenti di prenotazione e una piattaforma dedicata alle prenotazioni di gruppo.
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«Collegare Roma e Hong Kong significa facilitare gli scambi turistici, culturali ed economici tra due realtà dinamiche. Crediamo fortemente nel potenziale di questa rotta e nel contributo che potrà dare al rilancio del turismo italiano», ha concluso Lau.
(Quirino Falessi)
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[post_content] => La sintesi ideale fra radici italiane - siciliane nello specifico - e standard internazionali: questo l'approccio che ha guidato la totale ristrutturazione del Milan Marriott, storico indirizzo dell'ospitalità meneghina e piena espressione della proprietà della famiglia Russotti, che attraverso Rgh (Russotti Gestioni Hotels) continua a investire nell'ospitalità d'eccellenza.
Un intervento radicale firmato dallo studio Spagnulo & Partners ha portato al rinnovo delle 317 camere (180 quelle già pronte, le altre lo saranno per fine anno) e tutte le aree comuni - con un investimento complessivo di 200 mln di euro - secondo un concept minimal chic che combina eleganza sobria e funzionalità. Nuovo smalto anche per gli le aree meeting che sin dalle origini hanno contraddistinto l'offerta della struttura: 3.000 mq complessivi, che rappresentano il più grande spazio congressuale nel centro di Milano. Due sale da 400 mq ciascuna – combinabili per creare un’unica area da 800 mq – si affiancano a 14 sale riunioni, capaci di accogliere eventi aziendali e privati di ogni tipo. Saranno operativi dal prossimo settembre.
Massimo risalto poi per l'offerta dedicata alla ristorazione e al tempo libero, che definisce l'idea stessa della struttura e cioè «l'apertura alla città e ai suoi abitanti - spiega il managing director Pippo Russotti -. Con spazi ripensati che siano un invito a utilizzare l'hotel, con i suoi bar e ristorante anche per chi non vi soggiorna. Crediamo in questa città e nel prodotto che stiamo creando e continuiamo a lavorare su questa idea».
Ecco quindi la nuova sala “Leonardo”, perno dell'esperienza gastronomica dell’hotel, dove farà capolino la tradizione siciliana - terra d’origine della famiglia Russotti -, con piatti iconici rivisitati in chiave contemporanea. Ci sarà inoltre un nuovo club con drink bar e terrazza sulla strada: il luogo di incontro aperto alla città.
Una soluzione che ben risponde alle nuove esigenze dei viaggiatori e intercetta quel target bleisure che è proprio nel radar della struttura milanese: «La ristrutturazione risponde all’evoluzione della città e del viaggiatore sia business sia leisure. Abbiamo voluto trasformare la struttura in un vero e proprio polo nel cuore di Milano, capace di accogliere grandi eventi ma anche di offrire un’esperienza di soggiorno rinnovata, con camere dal design innovativo e contemporaneo. Il nostro obiettivo è quello di creare un punto di riferimento non solo per chi viaggia per lavoro, ma anche per chi cerca un soggiorno di qualità in una Milano sempre più internazionale e dinamica».
La struttura di via Washington «è stato il primo albergo a marchio Marriott in Italia - ricorda Russotti -, quando in Europa erano poco più di una quindicina». L'hotel, aperto l'8 settembre 1994 come Ramada, è infatti passato sotto il marchio Marriott nel 1998, successivamente all'acquisizione del brand da parte del colosso americano.
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La compagnia raggiungerà le 100 destinazioni entro la fine di giugno.\r\nPer supportare questa crescita, il Gruppo Cathay ha stanziato 100 miliardi di HKD per investimenti in flotta e servizi, tra cui nuovi Boeing 777-9, Airbus A330neo e aerei cargo A350. L’obiettivo è migliorare l’esperienza del cliente e rafforzare l’efficienza operativa.\r\n«Cathay è una compagnia unica. Pur essendo parte della Cina, grazie alla base a Hong Kong abbiamo una visione globale che ci distingue dalle compagnie esclusivamente cinesi o occidentali», ha dichiarato Lau. Questo si riflette in un’offerta di bordo che unisce elementi cinesi (personale, catering, intrattenimento) a un servizio internazionale di alta gamma.\r\n\r\nFocus sul trade: strumenti e supporto per gli agenti\r\nParticolare attenzione è rivolta al canale trade. Cathay ha recentemente aggiornato il portale cxagents.com, pensato per supportare gli agenti di viaggio con contenuti, strumenti di prenotazione e una piattaforma dedicata alle prenotazioni di gruppo.\r\nIl ritorno di Cathay Pacific a Roma rappresenta una nuova opportunità per gli operatori del settore, che possono contare su un prodotto premium per soddisfare una clientela in cerca di qualità, flessibilità e connessioni strategiche verso l’Asia.\r\n«Collegare Roma e Hong Kong significa facilitare gli scambi turistici, culturali ed economici tra due realtà dinamiche. Crediamo fortemente nel potenziale di questa rotta e nel contributo che potrà dare al rilancio del turismo italiano», ha concluso Lau.\r\n(Quirino Falessi)","post_title":"Cathay Pacific torna a Roma: nuove opportunità per il trade italiano","post_date":"2025-06-05T13:10:57+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1749129057000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"491967","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"La sintesi ideale fra radici italiane - siciliane nello specifico - e standard internazionali: questo l'approccio che ha guidato la totale ristrutturazione del Milan Marriott, storico indirizzo dell'ospitalità meneghina e piena espressione della proprietà della famiglia Russotti, che attraverso Rgh (Russotti Gestioni Hotels) continua a investire nell'ospitalità d'eccellenza.\r\n\r\nUn intervento radicale firmato dallo studio Spagnulo & Partners ha portato al rinnovo delle 317 camere (180 quelle già pronte, le altre lo saranno per fine anno) e tutte le aree comuni - con un investimento complessivo di 200 mln di euro - secondo un concept minimal chic che combina eleganza sobria e funzionalità. 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