11 maggio 2009 10:00
«L’istituzione del ministero del turismo è un fatto estremamente positivo, Fiavet ha sempre ritenuto questa l’unica soluzione percorribile per il rilancio del settore». Così Cinzia Renzi, presidente Fiavet Nazionale, commenta la nascita del ministero del Turismo. «In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, dove i dati del settore sono costantemente negativi, occorre prendere decisioni coraggiose per un settore che per troppo tempo è stato considerato residuale rispetto alle tematiche di questo Paese. Non bisogna dimenticare, poi, che oltre alle Regioni e a tutti gli enti locali coinvolti, il nuovo ministero dovrà farsi carico di un dialogo permanente con gli imprenditori. In questo senso Fiavet auspica che le molte iniziative portate già all’attenzione dell’attuale ministro Michela Vittoria Brambilla possano trovare spazio più agevolmente nel nuovo assetto istituzionale».
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[post_content] => E' cresciuta dell'8,6% la domanda misurata in passeggeri-chilometro nello scorso mese di agosto, rispetto ad agosto 2023: la capacità totale, ask è cresciuta invece del 6,5% rispetto all'anno precedente. Il load factor di agosto è stato dell'86,2% (+1,6ppt rispetto ad agosto 2023), un nuovo record.
Sono i dati rilevati dalla Iata, che evidenziano come la domanda internazionale sia aumentata in agosto del 10,6% a fronte di un incremento di capacità del 10,1% rispetto all'anno precedente e il load factor è salito all'85,7% (+0,4ppt rispetto ad agosto 2023).
La domanda interna è aumentata del 5,6% rispetto ad agosto 2023, con capacità a + 1,2% rispetto all'anno precedente e load factor all'86,9% (+3,6ppt rispetto ad agosto 2023).
«I fattori di carico hanno raggiunto livelli livelli record, mentre l'aumento della capacità del 6,5% dimostra la resistenza di fronte ai persistenti problemi della catena di approvvigionamento e alle carenze infrastrutturali - ha commentato Willie Walsh, direttore generale della Iata -. Guardando al futuro, la continua forte crescita della domanda segnala che potremmo avvicinarci rapidamente a una carenza di capacità infrastrutturale che limiterebbe la connettività e la scelta per i passeggeri e le imprese. Se i governi vogliono massimizzare i benefici dell'aviazione, devono prendere decisioni coraggiose per garantire una capacità infrastrutturale sufficiente».
Particolarmente positiva la performance dei vettori europei, che hanno registrato un aumento della domanda del 9,1% su base annua; la capacità è salita dell'8,5% su base annua e il load factor è stato dell'87,2% (+0,5ppt rispetto ad agosto 2023). La rotta Europa-Asia è stata di gran lunga la più in crescita, anche se risulta ancora nettamente inferiore al picco del 2019.
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[post_content] => Si è concluso lo scorso fine settimana con grande successo il primo congresso dell'Associazione Italiana dei Destination Manager (Assidema), tenutosi presso l’hub culturale Memoria Futura, sede della Dmo Sistema Monferrato, proprio in occasione della Giornata mondiale del turismo del 27 settembre. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 50 destination manager provenienti da 15 regioni italiane, confermando l'importanza crescente di questa figura professionale nel panorama turistico nazionale.
Durante la prima giornata, che ha sviluppato il tema del congresso “Economia della relazioni”, i destination manager presenti hanno avuto l’opportunità di presentarsi e confrontarsi sulle loro esperienze, arricchendo il dibattito con idee e prospettive differenti. Uno dei momenti centrali è stato la presentazione dei risultati preliminari di una ricerca condotta dal Comitato Scientifico di Assidema, guidato dalla Prof.ssa Luna Leoni, che ha coinvolto un terzo dei destination manager italiani. I dati emersi hanno evidenziato come le competenze tecniche siano considerate fondamentali per il successo del ruolo, con particolare riferimento alla gestione delle relazioni tra stakeholder pubblici e privati. Nonostante non vi siano differenze significative nelle competenze richieste in base alla destinazione, la conoscenza diretta del territorio è stata identificata come un elemento cruciale per personalizzare le strategie di promozione e gestione turistica.
La giornata si è conclusa con un coinvolgente talk show sul ruolo del destination manager, a cui hanno partecipato Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema, la vice presidente Flavia Coccia, insieme ai destination manager Giancarlo Dell’Orco e Andrea Cerrato. Durante il dibattito, si è sottolineato come il ruolo del destination manager non sia definito dal luogo o dall’ente in cui opera, ma dalle competenze che è in grado di mettere in campo. A chiudere l’incontro è stato l'intervento dal pubblico di Josep Ejarque, uno dei più noti destination manager europei, che ha stimolato l’associazione a definire con maggiore precisione i confini e le competenze necessarie per potersi identificare come destination manager.
Il giorno successivo si è tenuta l’assemblea conclusiva del congresso, durante la quale è stato firmato il manifesto dei Destination Manager "Vision 2030", documento che traccia le linee guida per il futuro della professione in Italia. Il manifesto pone l'accento sulle competenze chiave che deve avere il Destination Manager e i compiti fondamentali che deve portare a compimento
Queste le sette competenze chiave del Destination Manager: Destination Planning: pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Destination Management: gestione coordinata degli elementi che compongono una destinazione. Destination Marketing: creazione di strategie di marketing per attrarre visitatori. Destination ICT: utilizzo di dati e tecnologie per prendere decisioni informate e gestire la destinazione. Destination Fund Raising: capacità di raccogliere risorse pubbliche e private per lo sviluppo della destinazione. Destination Sustainability: Intervenire sul territorio con raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ( ambientale /economica/ sociale ) Revenue Management: ottimizzazione dei ricavi attraverso lo studio dei comportamenti di mercato e tendenze di acquisto.
Sull’ultimo punto, sempre molto dibattuto quando si tratta degli obiettivi di una DMO è intervenuto Franco Grasso, decano dei revenue manager italiani: «Ritengo che la cultura del revenue management sia necessaria affinché le strutture di un territorio possano esprimere il massimo delle loro potenzialità. Inoltre poiché il revenue funziona di più nel momento in cui sono molti a farlo penso che un approccio di questo tipo possa davvero spingere lo sviluppo di una destinazione turistica. Io finché posso darà il mio contributo e farò il tifo per Assidema».
Mentre i 6 compiti fondamentali del DM sono stati definiti come Analisi del sistema turistico: capacità di analizzare dati e tendenze del settore turistico. Co-design con la comunità locale: coinvolgimento della popolazione locale nella pianificazione strategica. Gestione delle relazioni pubblico-privato: facilitazione della collaborazione tra stakeholder pubblici e privati. Sviluppo dell’offerta turistica: creazione e miglioramento di prodotti turistici in base alle esigenze del mercato. Pianificazione delle strategie di marketing: definizione di strategie comunicative efficaci.
Attivare concrete politiche di sostenibilità: promuovere azioni misurabili che portino un impatto positivo sul territorio Commercializzazione: selezione dei canali di distribuzione adeguati per promuovere l'offerta turistica
Al termine dell’assemblea il presidente Claudio Dell’Accio ha commentato: «Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto durante la nostra prima assemblea con oltre 50 professionisti che si sono riuniti per confrontarsi e tracciare insieme il futuro del destination management in Italia. Questo evento ha confermato la rilevanza e la necessità di riconoscere formalmente questa professione, che richiede competenze specifiche e strategiche per valorizzare le nostre destinazioni. Tuttavia, è preoccupante vedere come, nel nostro Paese, chiunque possa autodefinirsi destination manager, anche chi si occupa semplicemente di organizzare piccoli eventi privati. Essere un destination manager non significa pianificare feste, ma sviluppare e gestire strategie complesse che influenzano la competitività di un territorio. È ora che il nostro settore faccia chiarezza e tuteli la vera professionalità di chi opera per il bene delle destinazioni, definendo criteri chiari su chi può legittimamente usare questo titolo»
Per Assidema il prossimo appuntamento è al Ttg Travel Experience di Rimini dove sarà protagonista del convegno: “Veritas behind the scene. Metriche e trend per il destination management efficace. Il parere di Assidema”, giovedì 10 ottobre alle 12:10 presso la Global Village Arena (Pad. A2).
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Cresce il prodotto mice del gruppo Belstay Hotels, che nel mese di settembre vede i volumi del comparto congressi, incentive ed eventi crescere del 25% rispetto all'anno precedente. La parte del leone spetta alle strutture di Milano Assago e Roma Aurelia, in quanto maggiormente vocate al business per l’alto numero di sale meeting a disposizione, con più di 530 eventi confermati e oltre 1.700 camere a contingenza (dato rilevato sempre a settembre). Bene anche l’andamento di Milano Linate, con un tasso d’occupazione complessivo di 30 sale, ma ancor più Venezia Mestre, che mette a segno quest’anno l’organizzazione di ben 130 eventi in sede. In generale, l’attività meeting di Belstay Hotels incide ora per il 40% sul fatturato f&b banqueting.
“Grazie all’ulteriore consolidamento nel settore meeting - dichiara l'a.d. Roberto Di Tullio, - la nostra attenzione si volge ora verso i gruppi sportivi, che nel 2024 hanno fatto segnare un raddoppio del proprio volume presso le nostre strutture (tasso d’incidenza del 15% sugli eventi totali della compagnia) e su cui intendiamo investire con decisione nel 2025. Il dato è stato indubbiamente trainato dall’organizzazione a Roma dei Campionati europei di atletica leggera 2024, grazie ai quali il Belstay Roma Aurelia ha raggiunto un tasso d’occupazione del 100%, ospitando gli iscritti alle gare per l’intero periodo di competizione, fra il 7 e il 12 giugno”.
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[post_content] => È morto questa mattina a Milano Luciano Adami. Ci ha lasciato uno che aveva al posto delle idee dei panorami, delle frontiere e ogni volta cercava di raggiungerle, con una fantasia imprenditoriale che non si è più vista nel nostro settore.
Uomo dalla simpatia travolgente ma anche severamente gentile. Una chiacchierata con lui ti faceva aprire così tanto il cervello che ad un certo punto dovevi dire: Lucia', basta, sei troppo oltre per per me. Titolare del tour operator Aviomar e tra i fondatori di Astoi Confindustria viaggi, ha portato nel settore un segno di innovazione e coraggio.
Quando ci incontravamo era sempre una piccola festa. Mi dispiace molto che se ne sia andato. Uno dei pochi cervelli funzionanti che abbia mai incontrato. E poi quell'assenza totale di vanagloria, quella modestia che è essenzialmente solo di chi coltiva la cultura delle grandi idee.
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Tutto il gruppo Travel si stringe alla famiglia.
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[post_content] => Il Gruppo Una presenta la versatilità della sua proposta in Sicilia: dei 54 hotel della compagnia dislocati in Italia, sei si trovano sull’isola e tre di questi sulla costa orientale, ricca di bellezza naturale e storica, alle pendici della “Muntagna”, l’Etna, che per i siciliani è una generosa genitrice, fonte di acqua potabile, di fertilità e dello scuro basalto con cui si costruiscono strade e case.
Si atterra all’aeroporto di Catania (che offrirà presto anche un volo giornaliero per New York) e si visita la città. Fondata dai greci nel 729 a.C., Catania ebbe grande importanza nel corso della storia (nel 1.400 fu capitale del Regno di Sicilia), ma è stata più volte colpita da terremoti ed eruzioni. Oggi le sue strade ampie corrono tra palazzi in stile barocco siciliano: il centro storico - patrimonio Unesco - è stato ricostruito dopo la devastante eruzione del 1.669 e il terremoto del 1.693. E' stata preservata però una parte dell’anfiteatro romano e alcuni edifici delle antiche terme. La vita scorre vivace a partire dal primo mattino, quando apre la Pescheria, il mercato del pesce. Piazze e strade si riempiono di attività di ogni tipo, tra cui l’offerta gastronomica street-food di locali. Per la sua vitalità lavorativa Catania viene definita la Milano della Sicilia.
In via Etnea il Palace Catania Una Esperienze, 4 stelle, con 94 camere e un centro congressi, è la location ideale per un turismo leisure e business: spazi ampi e luminosi, camere funzionali dalle fresche tonalità marine, nove ampie sale modulabili per congressi ed eventi e un rooftop con vista sul centro della città e sull’Etna. L’offerta è completata da una ricca proposta f&b con prodotti a chilometri zero e una grande attenzione alla sostenibilità in tutte le sue declinazioni. Tra le esperienze per gli ospiti, un giro alla scoperta dell’arte fantasiosa e rivolta alla tradizione della bottega Cartura, attiva da 25 anni a Catania.
Il percorso verso il mare conduce a Giardini Naxos, dove si trovava la colonia da cui i greci calcidesi partirono per fondare proprio Catania. Qui si trova l’Unahotels Naxos Beach Sicilia. Il resort 4 stelle dispone di 189 stanze d’hotel e 448 camere distribuite in villette all’interno di un vasto parco verde, con cinque ristoranti e sei bar. Anche qui è grande l’attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, con la forza lavoro soprattutto di provenienza locale. La struttura ospita ampie piscine, uno spazio attrezzato per i bambini, un teatro e diversi negozi. Offre anche un ricco programma di attività quotidiane: dallo sport alle escursioni. Tra le esperienze a disposizione degli ospiti, i percorsi alla scoperta dell’Etna con la guida ambientale escursionistica Gaetano Maenza.
Con un transfer o con un’imbarcazione si raggiunge poi l'Unahotels Capotaormina: una struttura 4 stelle con 190 camere e tre ristoranti. Si annida sulla cima del promontorio e tutte le camere sono affacciate sul mare, rivolte al profilo della Muntagna, con il suo pennacchio di fumo che si perde all’orizzonte. Ampia l’offerta mice, con la possibilità di riservare la struttura per eventi e matrimoni. Un ascensore scende per oltre 50 metri nella roccia, quindi un tunnel porta alla spiaggia, con piscina e ristorante. Gli amanti del passato potranno anche visitare l’antico teatro di Taormina.
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Etihad Airways ha varato un piano di investimenti da 7 miliardi di dollari per i prossimi cinque anni, che mira a “raddoppiare le dimensioni della compagnia aerea da qui al 2030”.
L'annuncio arriva dal ceo del gruppo, Antonoaldo Neves, durante un'intervista alla Cnbc, in cui ha rivelato che i passeggeri dovranno aspettarsi “una compagnia aerea completamente diversa” nei prossimi due o tre anni.
Gran parte dei 7 miliardi di dollari saranno destinati al rinnovo della flotta attuale e all'acquisto di nuovi aeromobili: ad oggi la compagnia aerea basata ad Abu Dhabi dispone di 92 aerei. Ma Neves punta in alto con l'intento di avere fino a 170 aerei entro la fine del decennio.
L'ampliamento della flotta consentirà alla compagnia di garantire ai passeggeri operativi “più convenienti” sulle rotte verso l'Europa e nel Sud-est asiatico, soddisfacendo la richiesta di chi predilige volare nella fascia oraria pomeridiana (alle 14.00) anziché nelle prime ore del mattino.
Neves ha precisato che il vettore inizierà a rinnovare i Boeing 777 “più datati” a partire dal 2026, a causa di quelli che ha descritto come “i vincoli che abbiamo nel mercato globale dell'aviazione”. In altre parole, "Non ci sono aerei disponibili”.
L'acquisto di nuovi aerei, l'ammodernamento dei Boeing 777, l'aumento del numero di posti in business class e la sostituzione dell'attuale WiFi di bordo con una connettività più potente sono tutte priorità per la compagnia aerea con sede negli Emirati Arabi Uniti. L'apertura del nuovo terminal di Abu Dhabi nel novembre dello scorso anno, da cui Etihad opera ora oltre 100 voli al giorno, ha già rafforzato il vantaggio competitivo della compagnia, ritiene Neves.
Due anni fa, la compagnia aerea ha registrato 10 milioni di passeggeri a bordo, mentre dall'inizio dell'anno, Etihad ha già trasportato 18 milioni di passeggeri.
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Secondo un rapporto pubblicato da Reuters, Etihad Airways potrebbe fare il suo debutto in Borsa non prima del 2025, ma anche l'instabilità geopolitica della regione potrebbe influenzare i tempi di un eventuale annuncio.
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[post_content] => Southwest cambia il modello di business, ma passo dopo passo e comunque non del tutto: l'assegnazione dei posti non verrà introdotta prima di un anno (quindi dall'inizio del 2026) e i bagagli continueranno ad essere trasportati 'gratuitamente'.
"Ci scelgono anche per questo", ha sempre dichiarato il ceo Robert Jordan, ormai sotto perenne accusa da parte del fondo Elliott IM, che detiene il 10% del vettore, che dall'ingresso nella compagine azionaria di Southwest ha dichiarato l'intento di rivoluzionarne il modello di business, ritenendolo superato.
Di fatto il traffico registrato dalla low cost è rimasto inferiore ai livelli pre-Covid e le azioni hanno perso circa il 40% del loro valore negli ultimi tre anni. L’azienda ha rivisto al ribasso le proprie prospettive almeno otto volte negli ultimi 20 mesi, nonostante il boom della domanda di viaggi e i profitti restano in calo.
Durante l'Investor Day che si è svolto la scorsa settimana il vettore è stato presentato il piano di rilancio della redditività che prevede, tra l'altro - come già anticipato - l'introduzione della classe premium economy con sedili più spaziosi, dei voli notturno e la già citata assegnazione dei posti a pagamento. Una decisione presa dopo un sondaggio tra i passeggeri dove è emerso che l’80% preferisce conoscere il proprio posto prima di arrivare all’aeroporto, invece di scegliere tra i posti liberi al momento dell’imbarco.
Invece, i bagagli dei passeggeri che continueranno ad essere gratuiti sia a bordo sia in stiva. Secondo Southwest l’eliminazione di questo vantaggio potrebbe cambiare il dna della compagnia aerea tanto quanto - o forse di più - l’introduzione dell’assegnazione dei posti. Ciò malgrado le ancillary legate al trasporto bagagli rappresentino per tutti gli altri vettori, una fonte di ricavi non indifferente. Ma tant'è: la compagnia sostiene che il cambiamento di questa policy "farebbe diminuire la domanda con un danno superiore di gran lunga a qualsiasi guadagno dovuto all’imposizione e alla riscossione della tariffa per i bagagli".
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[post_content] => Ryanair aggiungerà tre nuove rotte dall'Italia alla Svezia nell'estate 2025: Cagliari e Trieste per Stoccolma Arlanda, che saranno entrambe operate entrambe con due frequenze settimanali e Milano Malpensa per Göteborg, con tre frequenze settimanali.
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Gattinoni Business Travel, divisione del Gruppo Gattinoni, annuncia l'apertura di una nuova sede a Milano, in via Fara 35. Questo traguardo rappresenta un passo strategico per sostenere la crescita della Business Unit.
Oltre alla nuova sede di Milano, la divisione Business Travel ha a disposizione altri 6 Business Travel Center situati a Monza, Bologna, Torino, Roma, Treviso e Parma con oltre 120 consulenti specializzati.
La nuova sede, pensata per ospitare il team milanese in forte espansione, conta attualmente 45 professionisti, a dimostrazione del continuo sviluppo della Business Unit. Lo spazio è stato appositamente progettato per accogliere sia le funzioni commerciali e di account management, sia le operazioni operative, garantendo un ambiente dinamico e funzionale per tutte le risorse coinvolte.
“Questa nuova sede a Milano è solo l’inizio di una fase di forte crescita e innovazione. Siamo determinati a ridefinire gli standard del settore del Business Travel, mettendo al centro i bisogni dei nostri clienti e un impegno concreto verso la sostenibilità e la tecnologia. Il nostro principale obiettivo per il 2025 sarà quello di lavorare per guidare il cambiamento e fornire soluzioni di viaggio che non solo facilitino le trasferte aziendali, ma le rendano più efficienti, sicure e responsabili”, spiega Piergiulio Donzelli, amministratore delegato di Gattinoni Business Travel.
Presenza rafforzata su Milano
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Con questa nuova apertura, Gattinoni Business Travel rafforza la sua presenza a Milano, città che riveste un ruolo chiave nell’economia globale e nel panorama dei viaggi d’affari. La scelta di ubicare la sede in un quartiere nevralgico, denso di collegamenti, sottolinea l’impegno dell’azienda a soddisfare clienti in un contesto sempre più competitivo e con esigenze specifiche.
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