Direttore Tecnico Nuovo Ordinamento
9 maggio 2024 16:54
Tipologia di annuncio: Richiesta di lavoro
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Email: 1910ceb@gmail.com
Provincia: • Massa-Carrara
Comune: • massa
Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • Diretto Tecnico
Testo dell'annuncio
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Mansione: • Diretto Tecnico
Testo dell'annuncio
Direttore Tecnico Agenzia Viaggi abilitato ad operare su tutto il territorio nazionale, secondo il nuovo ordinamento, offresi per copertura titolo per le regioni della Toscana, Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna.
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[post_content] => Trenitalia ha rinnovato la partnership con le Ferrovie Federali Svizzere, che prevede dal 2026 nuovi collegamenti Eurocity fra l'Italia e il paese elevetico.
Oggi a Milano Centrale le due società hanno sottoscritto il rinnovo del Cooperation Agreement prolungando così la loro collaborazione pluriennale che, dal 2009 ad oggi, ha movimentato 30 milioni di passeggeri.
In base alla nuova intesa Trenitalia e le Ffs propongono - oltre ai 40 treni che quotidianamente viaggiano tra Italia e Svizzera – ulteriori collegamenti. Le due aziende stanno lavorando con l’obiettivo di introdurre, a partire dal 2026, una tratta aggiuntiva tra Zurigo, Milano e Venezia e nuovi treni diretti da Zurigo verso Firenze e Livorno e viceversa.
Per sostenere questo aumento dell’offerta, le Ffs hanno ordinato a febbraio 2024 quattro nuovi elettrotreni Giruno, che si andranno ad aggiungere ai 29 già oggi in circolazione e altri sette ordinati nel 2022.
“L’accordo di cooperazione firmato oggi rappresenta il prolungamento di una partnership già virtuosa” – afferma Luigi Corradi, ad e direttore generale di Trenitalia -. Ci aspettiamo, nei prossimi anni, una domanda crescente per i collegamenti transfrontalieri, dall’Italia alla Svizzera e viceversa, e siamo pronti ad accogliere i viaggiatori su treni più nuovi, ancora più confortevoli e più sostenibili”.
“Insieme, nel 2023, siamo riusciti a trasportare circa 500.000 viaggiatori internazionali in più rispetto al 2019 sui treni tra Italia e Svizzera, abbiamo aumentato il numero di collegamenti verso Milano e abbiamo introdotto nuovi collegamenti diretti in direzione di Genova e Bologna” ha sottolineato Véronique Stephan, direttrice mercato viaggiatori Ffs
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Una selezione di alloggi di lusso che coniuga l’eleganza con il rispetto per l’ambiente. Il gruppo Quality potenzia la propria Diamond Collection con nuove mete, sia in Africa, sia in Finlandia e in Italia, dove vengono propose inedite dimore targate Il Diamante e Italyscape. A ciò si aggiunge anche la novità diamondcollectiontravel.it. “Con il nuovo sito gli ospiti possono già immergersi nel fascino delle nostre strutture, situate in Namibia, Sudafrica e Botswana - spiega il responsabile sviluppo progetti speciali in Africa del brand Il Diamante, Davide Bomben -. E dal 21 dicembre, la Diamond Collection sarà presente anche in Europa con il Lights of Lapland resort, già consultabile al sito lightsoflapland.fi: dieci chalet dalla forma cuboidale immersi nella foresta artica di Posio, in Lapponia finlandese”.
Il 2025 vedrà inoltre significative migliorie alle strutture africane: Il Desert Hills glamping in Namibia inaugurerà presto un osservatorio astronomico d’avanguardia che, grazie a un sistema elettronico Celestron alimentato da intelligenza artificiale, permetterà agli ospiti di esplorare la volta celeste con una chiarezza senza precedenti. Sempre nella regione del Damaraland, il Malansrus glamping si arricchirà di una nuova family unit, con tende termicamente isolate e una speciale tenda Boma per osservare il cielo notturno, incorniciato dalle imponenti pareti granitiche della zona.
"E le novità non finiscono qui, perché c’è una sorpresa anche per l’Italia - aggiunge il direttore commerciale Quality, Marco Peci -. Le nuove proposte all'interno della Diamond Collection dedicate all’Europa ci hanno spinto a integrare pure le dimore Italyscape nel Roero: Casa Gallo, Casa San Grato e Casa Claro, eleganti residenze nelle colline piemontesi dichiarate Patrimonio dell’umanità Unesco”.
Webinar ed educational dedicati permetteranno infine agli agenti di viaggio di conoscere in anteprima le novità dell’Elephant Pan glamping in Botswana e del Lights of Lapland resort, entrambe destinazioni già sold out per le festività. Le prossime acquisizioni potrebbero riguardare nuove mete nell’Africa Australe e Orientale, con un’attenzione particolare alla Tanzania.
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[post_content] => Dal 7 al 17 novembre Milano accoglie in Piazza Gae Aulenti lo Swiss Winter Village, il suggestivo villaggio allestito da Svizzera Turismo, che porta nel cuore della città un’anteprima dell’inverno elvetico. Tra neve artificiale, mercatini di Natale, sport e prelibatezze svizzere, l’evento offre esperienze immersive che spaziano dallo sci alla scoperta di panorami innevati e tradizioni locali.
[caption id="attachment_478468" align="alignright" width="194"] Christina Glaeser, direttrice di Svizzera Turismo Italia, con il presentatore Alvin[/caption]
Grazie alla collaborazione con Trenitalia e vari enti territoriali, Svizzera Turismo Italia punta a mostrare la varietà dell’offerta turistica, dai comprensori sciistici ai mercatini festivi delle città, fino ai celebri treni panoramici. La struttura del villaggio, di 850 metri quadri, include una pista da sci sintetica di Neveplast, chalet tematici e container stilizzati che rappresentano i vagoni del nuovo Eurocity.
"Vogliamo avvicinare i milanesi all’inverno svizzero e far respirare loro quell’atmosfera autentica e giocosa che caratterizza la Svizzera durante l’Avvento", afferma Christina Glaeser, direttrice di Svizzera Turismo in Italia.
Sport e divertimento sulla neve, accessibili a tutti
Lo Swiss Winter Village offre l’opportunità di sciare con i maestri della Swiss Ski School, storica scuola che promuove gli sport invernali dal 1932. Ogni giorno al mattino le lezioni, riservate alle scolaresche, aprono anche ai visitatori nel pomeriggio e durante i weekend per gruppi di 10 persone (con prenotazione), permettendo a bambini e adulti di cimentarsi nello sci o affinare la tecnica. Per i bambini che si avvicinano per la prima volta a questo sport, è anche disponibile un voucher per visitare il museo Lindt Home of Chocolate, vicino a Zurigo.
Il villaggio comprende una pista dedicata alla località alpina di San Bernardino, celebre meta sciistica a due ore da Milano, «dove è in corso un progetto di sviluppo turistico che durerà per i prossimi dieci anni. Qui, grandi e piccoli possono provare l’emozione delle discese su gommoni, un’attività divertente per famiglie e non solo - ha dichiarato Flavio Petraglio di San Bernardino Swiss Alps - Abbiamo deciso di rinnovare l’offerta turistica, puntando su restyling e ampliamenti di alcune strutture alberghiere, costruzione di nuovi appartamenti, e ampliamento e rinnovamento degli impianti di risalita».
Un viaggio tra le regioni svizzere e i mercatini natalizi
[caption id="attachment_478469" align="alignleft" width="192"] Michelle Hunziker e Alvin all'inaugurazione dello Swiss Winter Village[/caption]
Spostandosi a bordo del treno Eurocity stilizzato, che collega idealmente l’Italia alla Svizzera, i visitatori potranno conoscere le meraviglie invernali di diverse regioni. Ogni “vagone” è dedicato a un'area specifica, dove mappe interattive e giochi digitali presentano il meglio del turismo elvetico: il Grand Train Tour con i panorami mozzafiato della Ferrovia retica, i mercatini natalizi tradizionali di Lucerna e il Festival delle Luci che illumina il centro storico a gennaio. Come dichiarato da Michelle Hunziker, ambasciatrice testimonial della Svizzera, che ha inaugurato il villaggio di piazza Gae Aulenti “l’obiettivo corale è quello di raccontare come sia facile viaggiare in Svizzera in modo sostenibile sfruttando la capillarità del trasporto pubblico”.
La regione di Berna mette in risalto le proposte di Interlaken, celebre per le attività sportive e il relax, mentre il Cantone di Vaud racconta i suoi villaggi alpini e le città affacciate sul lago, come Montreux e Losanna, che durante le feste si riempiono di luci e decorazioni. Montreux Noël, il celebre mercatino natalizio, celebra quest'anno il suo 30° anniversario e riserva una speciale sorpresa per i bambini: lo Chalet di Babbo Natale, con giochi, attività e incontri con il vero Babbo Natale in arrivo dalla sua casa a Rochers-de-Naye, sopra Montreux.
Chalet del Gusto: la raclette e il cioccolato svizzero
Lo Swiss Winter Village non sarebbe completo senza l’area dedicata alla gastronomia svizzera. Allo Chalet della Raclette è possibile assaporare la tipica specialità svizzera a base di formaggio fuso, accompagnato da patate e sottaceti, oppure degustare birra Appenzeller e tè Adelbodner.
Per gli amanti del cioccolato, lo Chalet del Cioccolato di Lindt è una tappa obbligata, dove ogni giorno i visitatori potranno scoprire e assaggiare la nuova pralina Lindor Tiramisù e assistere alle creazioni live del Maître Chocolatier Lindt, che svelerà i segreti dei celebri cioccolatini. Per rendere indimenticabile l’esperienza, sono previsti laboratori gratuiti il sabato e la domenica, perfetti per immergersi nell’arte del cioccolato svizzero.
“È un’iniziativa corale che nasce dalla collaborazione con gli enti del turismo locali, Trenitalia e alcune aziende svizzere che portano all’estero i valori di eccellenza e di qualità propri del made in Switzerland - ha commentato Christina Glaeser - Abbiamo coinvolto nel progetto non solo le destinazioni turistiche ma anche alcune aziende extra settore per rappresentare a 360° il territorio e le tipicità della Svizzera”.
Lo Swiss Winter VIllage rappresenta un’occasione unica, nel cuore di Milano, per assaporare la magia dell’inverno svizzero, tra sport, tradizione e sostenibilità, nel rispetto dei pilastri di Swisstainable.
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[post_title] => Swiss Winter Village: a Milano la magia dell’inverno svizzero tra sci, Natale e sapori alpini
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[post_content] => Utili in lieve calo nel terzo trimestre di Air France-Klm che ha scontato un aumento dei costi superiore al previsto nelle sue attività olandesi, mentre ha fornito ulteriori dettagli sulle “misure decise” che sta adottando per affrontare quella che descrive come una sfida “strutturale”.
Klm ha affrontato «un'incredibile quantità di sfide che non ci si aspettava» nel periodo post-Covid, ha dichiarato il ceo del gruppo Ben Smith, durante un briefing sui risultati.
Tra queste, l'incertezza creata dagli sforzi del governo olandese per limitare la capacità dell'aeroporto di Schiphol, le sfide operative - e le conseguenti richieste di risarcimento da parte dei passeggeri - che Klm ha dovuto affrontare nell'hub di Amsterdam, i problemi di manutenzione legati alla mancanza di tecnici e di pezzi di ricambio e le difficoltà nell'aumentare la capacità, in parte perché gli attuali accordi di lavoro rendono “complesso” per l'azienda integrare nuovi tipi di aeromobili nella sua flotta, ha dichiarato Smith.
«Abbiamo ora messo a disposizione del gruppo ulteriori risorse per dare il via a questo processo», afferma Smith a proposito degli sforzi per aumentare la capacità di Klm sul lungo raggio in particolare.
All'inizio dello scorso ottobre il gruppo ha lanciato un programma denominato “Back on track” per Klm, che mira ad affrontare le carenze in termini di produttività, ricavi e operatività e a ottenere un miglioramento dell'Ebit a breve termine di 450 milioni di euro.
A conti fatti il gruppo franco-olandese ha registrato nel trimestre un utile operativo di 1,18 miliardi di euro, in calo di 162 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Risultato che sarebbe stato invece allineato a quello del 2023, senza l'impatto negativo dei Giochi Olimpici di Parigi, che hanno ridotto i voli point-to-point da e per la città a favore di passeggeri in coincidenza a basso rendimento, in particolare nel mese di luglio, con un impatto di 160 milioni di euro.
I ricavi del gruppo sono aumentati del 4% a 9 miliardi di euro, mentre l'utile netto di 824 milioni di euro è diminuito di 122 milioni di euro rispetto all'anno precedente.
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[post_content] => Croatia Airlines guarda all'estate 2025 con un operativo che includerà 73 rotte - otto in più rispetto a quest'anno - con un aumento del +12% della frequenza dei voli e del 14% delle ore di volo durante il picco stagionale.
Lo schedule 2025 conferma i voli verso tutte le 28 destinazioni internazionali che sono state collegate direttamente alla Croazia durante la summer 2024, con alcune tratte che decolleranno già alla fine di marzo del prossimo anno e si protrarranno fino alla fine di ottobre 2025, in linea con gli obiettivi di allungamento della stagione turistica della destinazione croata.
La compagnia, che ha presentato i piani 2025 in questi giorni durante il Wtm di Londra, prevede ampliare il network internazionale e di aumentare gradualmente il numero di voli per la prossima estate, grazie a progressivo ingresso in flotta dei nuovi Airbus A220.
Il primo è stato ricevuto da Croatia Airlines lo scorso luglio, primo passo del totale rinnovo della flotta che dovrebbe essere completato entro il 2027, e che rappresenta il più grande progetto nei 35 anni di storia della compagnia.
L'arrivo di un secondo A220 è previsto per fine 2024, mentre altri tre saranno consegnati entro il picco della stagione turistica 2025. in base alle consegne, l'estate 2025 vedrà un'offerta di oltre 108.000 posti settimanali, pari ad una crescita del 57%.
«Una connettività aerea di alta qualità è un prerequisito fondamentale per posizionare la Croazia come una destinazione sostenibile, facilmente accessibile e attrattiva tutto l'anno» ha osservato Kristjan Staničić, direttore dell'Ente nazionale croato per il turismo, aggiungendo che il prossimo anno sarà caratterizzato da numerose collaborazioni, tra cui la promozione dell'offerta gastronomica delle diverse regioni croate sui voli di Croatia Airlines.
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[post_content] => "Per attirare nuovi talenti servono remunerazione e percorsi di carriera interessanti che compensino la fatica e i sacrifici di chi lavora in un ambito a volte fisicamente pesante e sicuramente sempre con tempi di lavoro disagevoli". Niente questione reddito di cittadinanza e affini, dunque, come qualcuno aveva strumentalmente ventilato qualche anno fa, ma salari e prospettive adeguati alla professionalità richiesta. Lo conferma la ricetta tanto elementare quanto ovvia che anche Eleonora Cattaneo suggerisce per affrontare la cronica carenza di personale del mondo del turismo.
"Si tratta di una criticità che si è accentuata ulteriormente nell'era post-Covid, dopo che in molti, tra coloro che sono stati licenziati, sono riusciti a trovare occupazione in altri settori e hanno scoperto lavori meno stressanti - ammette la luxury management director di una delle più prestigiose accademie alberghiere a livello globale, lo svizzero Glion Institute of Higher Education -. I giovani sono infatti particolarmente attenti al benessere lavorativo che però purtroppo non è un tema spesso affrontato a sufficienza nel settore. Inoltre, gli investimenti in formazione continua e in tecnologie che semplificano i processi operativi aiutano a rendere il comparto più interessante per i nuovi talenti".
Le nuove frontiere: Ai e sensibilità esg
D'altronde negli ultimi dieci anni, l'insegnamento delle professioni dell'ospitalità ha subito un'evoluzione significativa, per rispondere alle nuove esigenze e tendenze del settore: "Con l'avvento delle nuove tecnologie, soprattutto l'intelligenza artificiale, si è assistito a un cambiamento radicale sia nei metodi di insegnamento sia nei contenuti offerti agli studenti. Di conseguenza, nei programmi di studio sono stati introdotti corsi specifici su data analytics, machine learning e gestione dell’esperienza cliente basata sull'Ai".
Pure la sensibilità esg è diventata un elemento fondamentale: "Le nuove generazioni di professionisti del lusso devono essere sensibilizzate a pratiche sostenibili e inclusive, imparando a gestire strutture in grado di minimizzare l’impatto ambientale e di rispettare i principi di equità e diversità. Le scuole come Glion mirano perciò a formare studenti che comprendono non solo il valore economico, ma anche sociale e ambientale della loro professione".
Il talento è innato; le competenze si insegnano
Ma il talento si insegna o è innato? "L'inclinazione naturale verso un settore, l'empatia, o la capacità di adattarsi a diverse culture, sono caratteristiche innate e rappresentano un vantaggio, soprattutto nel settore dell’ospitalità di lusso. Tuttavia, le competenze tecniche e trasversali, come la gestione della clientela internazionale e l’attenzione ai dettagli, possono e devono essere insegnate".
Per identificare perciò i profili più adatti ai vari contesti, si valutano quindi sia gli aspetti caratteriali sia il potenziale di apprendimento degli studenti. "Attraverso assessment specifici, attività pratiche e simulazioni, è possibile identificare e affinare il talento, preparandolo alle esigenze dell’ospitalità alta di gamma che richiedono doti di comunicazione, riservatezza e una profonda comprensione culturale".
Le competenze soft essenziali nel lusso
Nel lusso, in particolare, oltre alle competenze hard, come la gestione delle operazioni e la conoscenza avanzata dei prodotti e servizi, sono infatti essenziali alcune soft skill che spaziano dall’empatia alla capacità di creare esperienze personalizzate: "In questo specifico segmento un professionista deve avere capacità di ascolto, attenzione al dettaglio e un approccio proattivo al servizio. Sono le persone naturalmente inclini a notare e a perfezionare i dettagli a eccellere solitamente nel lusso. Da noi gli studenti hanno la possibilità di lavorare direttamente con la clientele sofisticata che frequenta il ristorante stellato del campus, acquisendo in questo modo le capacità necessarie a gestire un servizio in un contesto di lusso".
Non solo: "Anche la conoscenza delle arti, della moda, della gastronomia e dei contesti culturali globali è un grande vantaggio. Avere un gusto raffinato e un senso estetico sviluppato permette di comprendere e soddisfare meglio le aspettative di una clientela esigente. E pure in questo caso noi forniamo agli studenti molteplici opportunità di acquisire conoscenza in diversi ambiti culturali, tramite conferenze, visite e scambi con operatori culturali. Sono questi tutti aspetti soft - conclude Eleonora Cattaneo - che però distinguono alla radice un operatore del lusso da chi lavora nel segmento upper upscale, dove il focus è ancora sull’eccellenza, ma senza lo stesso livello di esclusività e di cura maniacale per ogni aspetto dell’esperienza cliente".
Massimiliano Sarti
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[post_content] => Un sodalizio lungo oltre 20 anni, che non smette di crescere ed evolvere, perché «il meglio deve ancora venire». Così Bjorn Bender, executive chairman & ceo di Rail Europe, sottolinea la partnership di lunga data con Trenitalia, in occasione del Wtm di Londra.
Una collaborazione che per il futuro, complice la forte domanda di Italia nel mondo, non può che rafforzarsi. «Sono convinto che i nostri obiettivi vadano di pari passo, poiché vediamo un'elevata domanda di viaggi in Europa, in particolare da oltreoceano - afferma Bender -. E su tutto un forte interesse per l'Italia, in particolare per i prodotti di lusso come il Frecciarossa. Quindi stiamo intensificando e rafforzando la nostra collaborazione per attrarre sempre più clienti che magari non hannoNegli anni ancora viaggiato su questi treni. Questo è il nostro principale obiettivo da raggiungere insieme e, naturalmente, per noi come distributore e per semplificare l'accessibilità e l'accessibilità globale ai treni di Trenitalia».
Negli anni il Frecciarossa che ormai ha acquisito un suo preciso status «di benchmark internazionale, non più solo italiano - precisa Pietro Diamantini, direttore business Alta Velocità di Trenitalia -, riconosciuto per le sue caratteristiche intrinseche, per un'offerta che garantisce il cliente in termini di comfort, servizio a bordo e nella scelta di iniziative che producono un’immagine particolare. Un riconoscimento internazionale, che non si esaurisce ai paesi limitrofi all'Italia, ma raggiunge mercati lontani, quelli da cui arrivano grandi flussi turistici verso l'Italia. I visitatori provenienti da questi paesi - che sono anche turisti di ritorno, seconde e terze generazioni che riscoprono le loro radici italiane - non cercano più solo Roma, Firenze o Venezia ma il Sud Italia, Napoli, la Costiera, le isole o ancora terme, la montagna: tante opportunità per una vacanza in cui l'utilizzo del Frecciarossa consente di fruire al meglio del tempo a disposizione e assaporare mete diverse».
Una sorta di viaggio dentro «la Dolce Vita - sottolinea Bender -: si potrebbe così sintetizzare quel che cercano i viaggiatori in Italia. Trenitalia è sempre stato uno dei nostri tre prodotti top per l’Europa. Da notare poi che, rispetto al passato, la domanda per la destinazione Italia, specie per paesi quali Brasile, India e Americhe in generale, non è mai stata così alta». Ed è una domanda di viaggi sostenibili, «con il treno si possono esplorare destinazioni che 20 anni fa non si potevano nemmeno sognare. Non solo, i nostri gruppi internazionali che desiderano andare oltre i confini italiani possono approfittare dei collegamenti internazionali in treno dall'Italia ai Paesi vicini».
Una combinazione «perfetta in tutti i sensi che ci vede oggi presenti nel mondo con oltre 20.000 partner b2b che vendono i nostri prodotti e i prodotti di Trenitalia. Nelle sole Americhe contiamo 10.000 partner b2b. Quindi la rete c'è e questa è la partnership vincente: da un lato un vettore molto forte con un posizionamento molto buono e un prodotto di lusso, dall'altro una rete globale che alimenta i treni italiani. Quindi sì, speriamo che il meglio debba ancora arrivare. Ma abbiamo già una base molto solida».
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[post_content] => Pronto un piano di investimenti da 360 milioni di euro per il gruppo open air Human Company. L'operazione dovrebbe scattare a breve, racconta Il Sole 24 Ore, non appena si perfezionerà l'entrata nel capitale della società fiorentina sia del gruppo Hines, sia dell’operatore private equity italiano Clessidra. Annunciato lo scorso luglio, il closing del deal del valore di 120 milioni è legato all'imminente rilascio del via libera delle istituzioni regionali a un importante progetto a Eraclea vicino a Venezia: un maxi villaggio sviluppato su un'area di 250 ettari con 3 mila piazzole da 200 mq ciascuna per camper e case mobili, i cui lavori di realizzazione dovrebbero partire l'anno prossimo.
A quel punto scatterà anche il nuovo piano industriale con orizzonte 2028, che prevede il restyling delle 13 strutture già operative (sette villaggi tra Toscana, Veneto, Lazio e Lussemburgo, più quattro camping a Firenze, Venezia e Roma, nonché un ostello sempre nel capoluogo toscano e una dimora storica), nonché la realizzazione di una serie di sviluppi in pipeline da tempo: oltre a Eraclea si tratta del villaggio Delta Farm nel ex centrale Enel di Porto Tolle, nel Polesine, del villaggio Sant'Albinia di Piombino e del parco dedicato allo sport di Cavriglia, in Toscana.
L'obiettivo, ha rivelato alla testata economica il direttore generale Domenico Montano, è quello di raddoppiare il fatturato e i margini operativi lordi (ebitda), per una compagnia che sta già chiudendo un 2024 record, anno durante il quale Human Company prevede di superare quota 160 milioni di euro di ricavi (+8% sul 2023) con un ebitda di 47 milioni. Il focus del gruppo, la cui governance rimarrà in mano alle famiglie fondatrici Cardini e Vannucchi anche dopo l'entrata di Hynes e Clessidra, sarà completamente dedicato all'open air, che include il format camping in town: proprietà localizzate vicino alle città d'arte e aperte tutto l'anno con mire espansive anche all'estero. A riprova di ciò la compagnia, che quest'anno ha acquisito il camping Certosa vicino a Firenze, destinato a essere presto ribattezzato Hu Certosa, ha al contempo anche ceduto l'ostello di Praga preparandosi a uscire dal segmento.
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[post_content] => In Italia il Bto, Be Travel Onlife, è l’appuntamento di riferimento su turismo, formazione e innovazione. Una costante evoluzione che ha preso il via nel 2008 creando una forte identità capace di unire un alto valore scientifico a un format creativo che è molto amato dal pubblico. Il luogo deputato per lo svolgimento di questo laboratorio di idee sarà anche quest’anno la Stazione Leoploda di Firenze dal 27 al 28 novembre 2024.
«Bto nasce da un’intuizione pubblica, infatti è uno dei rarissimi eventi totalmente pubblici esistenti in Italia, in cui la pubblica amministrazione, nel mettere in campo una grande campagna di comunicazione digitale si rende conto che però, se non c’è una base di operatori che siano formati per essere al passo con quella innovazione, il rischio è che la forbice diventi sempre più grande. - spiega Francesco Tapinassi, direttore scientifico di Bto -. Ha un’enorme forza dirompente e innovativa. Quindi da una parte siamo ancorati a quello che succede oggi, ma abbiamo anche uno sguardo verso il futuro e con quest’idea che un evento anno su anno serve a mantenere costante l’attenzione alla formazione e all’aggiornamento».
Tutti gli ospiti dell’evento provengono dal mondo del “travel online” e vengono coinvolti dal comitato scientifico del Bto, guidato dal 2018 da Tapinassi, già dirigente del ministero dei beni culturali - dal 2014 e direttore di Toscana Promozione Turistica. Anche la prossima edizione di Bto racconterà un nuovo modo di vivere il turismo, in un continuo aggiornamento dal punto di vista tecnologico.
Balance
«Il tema che abbiamo scelto quest’anno è delicato: Balance - spiega Tapinassi - Da una parte faremo una riflessione più profonda sul rapporto tra l’evoluzione digitale e il fattore umano - che nel turismo è al centro della relazione. Dall’altra cercheremo un punto di equilibrio rispetto all’AI, che l’anno scorso era la grande novità. A un anno di distanza iniziamo a comprendere come utilizzarla nel nostro settore. Vogliamo capire come si sia evoluto questo strumento nelle sue varie declinazioni nel nostro settore e che cosa stia emergendo rispetto alle considerazioni fatte nella precedente edizione di Bto.
«Nella conferma del nostro principio fondante, che è quello che la tecnologia è sempre fatta dagli uomini per gli uomini, quindi è amica. Non abbiamo timori. Comprenderne meglio le funzioni anche in termini prospettici e di futuro serve al sistema delle imprese, alla governance pubblica e privata e a comprendere meglio che vantaggi se ne possano trarre. Oggi i turisti si aspettano dall’AI una capacità di elaborazione dei dati rivolta alla personalizzazione dei servizi. Anche in questo bisogna trovare un Balance, perché gli strumenti digitali porterebbero in qualche modo a massificare la qualità del servizio. In realtà l’aspettativa è esattamente l’opposto. È un’apparente contrapposizione che richiede un equilibrio, un nuovo bilanciamento. Di questo parleremo in Bto quest’anno».
Grande portata
Ancora una volta l’evento sarà di grande portata. «Saremo circa 300 relatori, con la nostra attenzione al taglio pragmatico: si parlerà non di quello che “si potrebbe fare”, ma di quello che si fa davvero. Bto sarà una sorta di grande agorà, una piazza in cui si condivideranno le esperienze e dove affrontare i problemi. Proprio questo taglio ha portato a Bto un pubblico affezionato: un pubblico che trova delle risposte. Al centro di tutto è sempre l’uomo, perché la nostra idea è che gli strumenti debbano aiutare a recuperare tempo nelle funzioni meno importanti e interessanti. Si parla quindi di una tecnologia amica che aiuta l’impresa a capire, conoscere, dare migliori servizi. Il visitatore, da parte sua, avrà informazioni più intelligenti. È una dimensione di marketing sempre più friendly e vicino su cui ci piace ragionare».
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Il luogo deputato per lo svolgimento di questo laboratorio di idee sarà anche quest’anno la Stazione Leoploda di Firenze dal 27 al 28 novembre 2024.\r\n\r\n«Bto nasce da un’intuizione pubblica, infatti è uno dei rarissimi eventi totalmente pubblici esistenti in Italia, in cui la pubblica amministrazione, nel mettere in campo una grande campagna di comunicazione digitale si rende conto che però, se non c’è una base di operatori che siano formati per essere al passo con quella innovazione, il rischio è che la forbice diventi sempre più grande. - spiega Francesco Tapinassi, direttore scientifico di Bto -. Ha un’enorme forza dirompente e innovativa. 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