Cercasi Banconista
4 marzo 2025 12:23
Tipologia di annuncio: Offerta di lavoro
Annuncio pubblicato da:
Telefono:
Email: info@conoztravel.it
Provincia: • Piemonte
Comune: • Borgomanero
Settore: • agenzia di viaggio
Mansione: • banconista agenzia di viaggi
Testo dell'annuncio
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Agenzia Viaggi dettagliante di nuova apertura cerca banconista part time per sviluppo clientela sul territorio.
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[post_content] => Aeroitalia ha aperto ieri la nuova rotta Roma Fiumicino-Lublino: alla cerimonia per il nuovo volo erano presenti rappresentanti istituzionali, operatori del settore e giornalisti, ai quali a dare il benvenuto è stato Federico Scriboni, direttore Aviation Business Development di Aeroporti di Roma che ha puntualizzato che “L’introduzione di questo nuovo volo di Aeroitalia consentirà di collegare per la prima volta Roma a Lublino.”
La Polonia è uno dei mercati europei chiave per Roma che nel corso degli ultimi cinque anni ha visto il flusso di passeggeri raddoppiarsi, superando la soglia storica di 1,3 milioni di passeggeri nel 2024 e segnando una crescita superiore al 50% rispetto al precedente record del 2023. La nuova Roma-Lublino sarà operata con due frequenze settimanali, il martedì e il sabato, da un Boeing 737-800, con una capacità totale di circa 11.718 posti fino alla fine della stagione estiva.
"Lublino è una meta con un ottimo potenziale, soprattutto leisure, ma che interessa anche tutto il Sud Italia - ha commentato Massimo Di Perna, cco di Aeroitalia -. Oggi, con il volo inaugurale, abbiamo 120 passeggeri in arrivo e 100 in partenza mentre per il prossimo 5 aprile i posti a bordo sono tutti sold out. I flussi da e verso la Polonia saranno arricchiti anche da un significativo traffico etnico, dato che la comunità polacca in Italia è numerosa e ben radicata”.
(pmf)
[post_title] => Aeroitalia è operativa sulla Roma-Lublino: quasi 12.000 posti sino a fine estate
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[post_content] => Fondata nel 2007 in Puglia, Barbarhouse nasce con una vocazione chiara: mettere le persone al centro dell’esperienza turistica.
«Non consideriamo l’ospite un punto di arrivo – racconta Antonio Barbara – ma una persona con esigenze da ascoltare e soddisfare». Da questa visione umana e relazionale prende forma un’azienda che oggi vanta oltre 6.000 strutture commercializzate in tutta Italia, di cui 2.000 in esclusiva e completamente gestite in house.
Il cuore operativo resta la Puglia, terra d’origine e laboratorio di sperimentazione. Un territorio variegato dove Barbarhouse ha affinato il suo metodo: presidio sul territorio attraverso microhub strategici e una rete di affiliazioni locali, che ha permesso all’azienda di espandersi in modo organico nel resto del Paese.
Un altro tratto distintivo è l’approccio tecnologico: Barbarhouse ha sviluppato internamente la propria piattaforma di gestione, un investimento che permette di gestire in modo diretto il rapporto con l’ospite e offrire soluzioni rapide e personalizzate. La tecnologia, però, è al servizio della relazione, non il contrario.
«Siamo l’unico operatore per affitti brevi in Italia progettato specificamente per la vendita diretta – spiega Barbara – e investiamo ingenti risorse per raggiungere l’ospite senza passare dalle OTA». Una scelta strategica che ha portato a risultati notevoli: il 50% del volume d’affari arriva dalla vendita diretta, il 40% tramite OTA e il 10% da agenzie di viaggio. A queste ultime è dedicata un’attenzione particolare, soprattutto per quanto riguarda il prodotto lusso in Puglia: «Le commissioni partono da una fee flat dell’8% - approfondisce il ceo -, con possibilità di incremento in base agli impegni presi con noi».
Proprio sulle agenzie si concentra ora un nuovo fronte di sviluppo. «Vogliamo coinvolgere maggiormente i piccoli agenti di viaggio, offrendo loro un portafoglio qualificato da proporre ai clienti. A fare la differenza è il nostro ruolo di host unico: non un privato, ma un’azienda strutturata e solida che garantisce assistenza, riprotezioni e coperture assicurative».
Un tassello recente e significativo è l’accordo siglato con UnipolSai, grazie al quale Barbarhouse offre un’assicurazione che copre l’intero gruppo in caso di annullamento o interruzione del viaggio. Una polizza attivabile anche dalle agenzie di viaggio, a un prezzo particolarmente competitivo.
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Accanto al marchio principale, spicca Perledipuglia.it, il brand di riferimento per il segmento luxury, che incarna l’eleganza e l’autenticità delle ville di pregio del territorio pugliese.
Un marchio che, insieme a Barbarhouse, guarda oltreconfine, intercettando l'interesse di una audience internazionale: Nord America, Australia, Germania, Svizzera e Francia sono tra i mercati più fertili per i due brand. «In un settore in continua evoluzione - conclude Barbara - ci stiamo distinguendo attraverso una crescita costante, una visione lucida e un equilibrio raro tra tecnologia, territorio e relazioni umane».
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[post_content] => In attesa di capire quali saranno le sorti della compagnia, che alcune voci dicono essere in vendita, il Gruppo Una cambia volto e diventa Una Italian Hospitality, razionalizzando al contempo i propri marchi che passano da tre a due: Una Esperienze per il segmento upper-upscale e Una Hotels, che incorpora anche gli ex Unaway, per l'upscale. Il rebranding è parte di una visione più ampia pensata per dare maggiore riconoscibilità al marchio ombrello e supportare una strategia di comunicazione dell'offerta chiara e sinergica.
“La nostra forte crescita degli ultimi tre anni e, contemporaneamente, l’aumento di brand esteri competitor presenti nel nostro Paese, ci hanno portato a riflettere sui fattori differenzianti del nostro marchio - spiega l'amministratore delegato di Una Italian Hospitality, Giorgio Marchegiani -. Ascoltando la voce degli ospiti, dei clienti e dei partner, e osservando il mercato, abbiamo identificato l’italianità come nostro elemento qualificante. Oggi circa due terzi dei ricavi del gruppo provengono da soggiorni di ospiti internazionali e questa quota è destinata a crescere: una tipologia di clientela che sceglie l’Italia perché attratta dalle caratteristiche uniche e dai valori che contraddistinguono il nostro Paese. E' in questo contesto che ci viene naturale evidenziare ciò che ci appartiene e ci connota. Anche i tanti ospiti italiani cercano peraltro elementi distintivi sia estetici, come il design e la location, sia di servizio e ospitalità come la ristorazione, che rispecchiano le peculiarità di ogni territorio”.
A supporto di questa trasformazione, Una Italian Hospitality lancia il sito web www.unaitalianhospitality.com completamente rinnovato sia nel design, sia nelle funzionalità. La piattaforma, sviluppata in collaborazione con il team digital experience di Unipol, integra un sistema di prenotazione ottimizzato. Il nuovo sito mira a rispondere alle esigenze di ogni tipo di viaggiatore, leisure o business, grazie all’implementazione di un’interfaccia funzionale che ne migliora l’accessibilità e la personalizzazione del servizio. Questa trasformazione digitale risponde a obiettivi strategici chiari: incrementare le prenotazioni dirette, rafforzare l’interazione con il segmento mice, ampliare la visibilità nei mercati leisure e corporate, favorire la crescita del network franchising e migliorare la fruibilità dell’offerta ristorativa, indirizzata anche alla clientela esterna.
La crescita del gruppo si riflette anche nei risultati finanziari 2024, con un incremento del 7% dei ricavi rispetto al 2023, margini operativi lordi (ebitda), tariffe medie e revpar in aumento, nonché un tasso di occupazione che ha superato il 76% (ben oltre quello del 2023).
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[post_content] => Si svolgerà dal 31 marzo al 2 aprile 2025 alla Spezia la seconda edizione della Bitesp, borsa internazionale sul turismo esperienziale alla Spezia.
Voluta dall'amministrazione Peracchini, in collaborazione con la società International Group di Padova, la manifestazione, nasce dall’idea di sviluppare il turismo locale in modo che diventi una vera e propria impresa capace di creare ricchezza e benessere per i cittadini, nell’ottica di una continua crescita del settore turistico garantendo un’offerta variegata e integrata, promuovendo la destagionalizzazione e valorizzando tutte le risorse del territorio.
Protagonisti dell'evento i territori compresi nell’Area vasta, insieme a tutti i comuni che aderiscono al progetto Ala. L'obiettivo è quello di unire tutti i territori, situati tra la punta estrema a settentrione della Toscana ed il levante ligure, in modo che possano organizzare un sistema condiviso di governance, servizi e infrastrutture per costruire un’offerta turistica integrata e coordinata, che integri a livello interregionale le aree costiere e quelle interne.
«Il turismo nella nostra città è in costante crescita - sottolinea il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini - in tutte le stagioni dell’anno e non solo nei mesi estivi. Nel 2024 abbiamo registrato oltre 1 milione e 200 mila pernottamenti, a cui si aggiungono più di 700 mila crocieristi sbarcati per visitare La Spezia e il territorio circostante. Un risultato straordinario, considerando che prima del nostro insediamento i visitatori annui erano appena 100 mila. Questo incremento è il frutto di un grande lavoro di rilancio della città, grazie a eventi distribuiti durante tutto l’anno, una maggiore attenzione al decoro e alla pulizia, il potenziamento dei servizi e una costante promozione a livello internazionale. La Bitesp rappresenta un’altra importante occasione per valorizzare il nostro territorio, creando nuove opportunità e offerte di alto livello per i visitatori grazie agli incontri con buyers da tutto il mondo»
«Siamo entusiasti di presentare la seconda edizione della Bitesp La Spezia - aggiunge l’assessore al turismo Maria Grazia Frijia - un evento che rappresenta un'importante opportunità per valorizzare il nostro territorio e promuovere il turismo esperienziale e che nella sua prima edizione ha riscosso un grande successo tra i buyers presenti. La Spezia e i comuni dell'area Vasta offrono una vasta gamma di esperienze uniche, dal mare alla montagna, dall'enogastronomia alla cultura. Lavoriamo per far conoscere le bellezze della Spezia e dei suoi dintorni, e siamo convinti che la Bitesp La Spezia sarà una vetrina importante per il nostro territorio, permettendo di evidenziare i nostri punti di forza e di presentare i progetti che stiamo portando avanti in un'ottica di destagionalizzazione e crescita del settore turistico».
E proprio dal progetto Ala è nata l’idea di organizzare alla Spezia, baricentro di quest’area vasta e capofila del progetto, la Bitesp che rappresenta un’azione concreta di questo percorso e che quest’anno giunge alla seconda edizione. Nel corso delle 3 giorni sarà firmato un protocollo d’intesa e collaborazione tra il presidente del Cai Liguria e il presidente del Cai Toscana volto proprio a rafforzare i rapporti e le collaborazioni tra i due territori.
Il 31 marzo, la manifestazione aprirà ufficialmente alle ore 9:00, seguita dalla conferenza inaugurale con i saluti di benvenuto da parte del sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, del ministro del turismo Daniela Santanchè, dell’assessore al turismo di regione Liguria Luca Lombardi, da Maria Grazia Frijia assessore al turismo del Comune della Spezia e dalle autorità locali.
Il 1° e il 2 aprile saranno dedicati ai fam trip per i buyers internazionali e i giornalisti della stampa turistica, con partenza alle ore 9:30 e rientro alle 18. I fam trip consistono in un tour con l’obiettivo di far scoprire un prodotto turistico (struttura alberghiera, villaggio turistico, un servizio o un’intera area di interesse) e farlo inserire nella programmazione/catalogo dei potenziali buyer.
L’evento si caratterizza per la modalità b2b, mettendo in contatto diretto l’offerta con la domanda, e si articola in due giornate: una dedicata agli incontri B2B e l’altra ai tour esperienziali per i buyers la cui partecipazione anche quest’anno è davvero rilevante.
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[post_content] => Rilanciare lo sviluppo strategico dell’aeroporto di Comiso e rafforzare le risorse per il traffico passeggeri: questi i principali obiettivi dei bandi per la concessione dei contributi destinati alle compagnie aeree - la cui pubblicazione ufficiale è attesa a giorni - per lo sviluppo e l’incremento del traffico passeggeri internazionali da e per lo scalo ibleo.
«La pubblicazione di questi bandi rappresenta un’opportunità concreta per attrarre nuove compagnie aeree e incrementare il traffico passeggeri internazionale - afferma Nico Torrisi, ad della società di gestione Sac -. Il nostro obiettivo è rendere lo scalo di Comiso sempre più competitivo, rafforzandone, in sinergia con l’aeroporto di Catania, il ruolo strategico all’interno del sistema aeroportuale siciliano».
Le risorse, che ammontano a 9 milioni di euro per tre anni saranno erogate previa presentazione di un progetto tecnico che tenga conto di alcuni fattori chiave come il numero atteso di movimenti e di passeggeri in transito per l’aeroporto di Comiso. L’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di potenziamento dello scalo, con l’intento di favorire la connettività della Sicilia sud-orientale e stimolare il turismo e lo sviluppo economico del territorio anche attraverso il rafforzamento di una rete di trasporti intermodale, con lo sviluppo di arterie stradali e autostradali e l’incremento dei collegamenti ferroviari accanto alle rotte aeree. Le istituzioni presenti hanno confermato il loro impegno per il rilancio dell’aeroporto, considerato un’infrastruttura chiave per la crescita dell’intera area.
«Il bando è dedicato ai vettori aerei e alle rotte internazionali, mentre per i voli nazionali la gestione sarà di Provincia e Libero Consorzio di Ragusa. Per partecipare al bando, i vettori devono soddisfare specifici requisiti, tra cui la tipologia di flotta e il traffico generato. Il contributo richiesto ai passeggeri varia tra i 25 e i 30 euro a biglietto, un incremento del 15% rispetto agli incentivi offerti in altri aeroporti - ha precisato Antonio Belcuore, commissario straordinario della Camera di commercio del Sud-est Sicilia -. Confidiamo che questo stimolo sia attraente per le compagnie, con l'obiettivo di generare molte manifestazioni di interesse e avviare le procedure. L'obiettivo non è escludere, ma piuttosto diversificare i vettori e garantire una competitività costante».
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[post_content] => United Airlines modifica sensibilmente l'operativo previsto per l'estate 2025, con particolare riferimento alle rotte verso il Canada: questo in considerazione di una potenziale riduzione dei viaggi da parte dei canadesi verso gli Stati Uniti.
La compagnia aerea ha cancellato il nuovo collegamento previsto tra l'aeroporto internazionale Pearson di Toronto e quello di Los Angeles, oltre ad aver ridotto le frequenze su diverse tratte già attive, tagliando il collegamento Washington Dulles-Ottawa da quattro a tre voli giornalieri e il Washington Dulles-Montreal da tre a due voli giornalieri. Diverse altre rotte canadesi subiranno riduzioni.
Air Canada ha inoltre annunciato significative riduzioni di capacità verso le destinazioni statunitensi leisure, in risposta al potenziale cambiamento di abitudini dei viaggiatori canadesi, legato all'imposizione dei nuovi dazi da parte dell'amministrazione Trump e alle imminenti modifiche normative.
La compagnia aerea attuerà aggiustamenti strategici su diverse rotte, che interesseranno principalmente le destinazioni della Florida e altri mercati leisure. Questi cambiamenti includono declassamenti di aeromobili, riduzioni di frequenza e cancellazioni di rotte, che secondo quanto riferito da Aeroroutes, dovrebbero entrare in vigore tra maggio e agosto 2025.
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[post_content] => Conclusi con soddisfazione i festeggiamenti per il primo decennale d’attività, le Vie del Nord lancia la nuova programmazione dell'estate 2025, in cui spiccano cinque esclusivi itinerari per piccoli gruppi su percorsi insoliti, che prevedono sia un accompagnatore dall’Italia sia una guida locale: si spazia dai Balcani ai grandi classici Norvegia rielaborati su nuove rotte, passando per le Highlands e le isole Orcadi, fino ad arrivare a settembre nell’Islanda meridionale.
"Siamo entusiasti di presentare questi cinque nuovi itinerari, che rappresentano il nostro impegno a offrire viaggi unici e indimenticabili - sottolinea Fabio Del Vecchio, responsabile commerciale delle Vie del Nord -. Abbiamo pensato a ogni dettaglio per garantire ai nostri clienti un'esperienza di viaggio senza pari, alla scoperta di culture, paesaggi e tradizioni diverse".
Alla luce degli ottimi risultati della passata stagione, il to sta inoltre rinfoltendo sia lo staff dedicato ai viaggi individuali sia il reparto-gruppi: “Continua la collaborazione con i promotori locali di TrustForce – aggiunge Del Vecchio – che ci aiutano a coprire i mercati di Piemonte e Liguria con Oscar Guerra, la Lombardia con Marco Comelli e con l’ormai storica produttrice Annalisa Cianfanelli per i mercati di Lazio, Abruzzo e Umbria, in attesa di nuovi inserimenti anche su questo fronte”.
I nuovi itinerari:
Alla scoperta dei Balcani: Serbia, Bosnia Erzegovina, Croazia e Montenegro. Partenza garantita il 18 luglio 2025. Tariffe, a partire da 2.425 euro.
Fiordi meravigliosi: il mare della Norvegia. Partenza garantita il 6 agosto 2025. Tariffe, a partire da 2.480 euro.
Norvegia del nord e terra Sami. Partenza garantita il 11 agosto 2025. Tariffe, a partire da 3.565 euro.
Scozia: Highlands e isole Orcadi. Partenza garantita il 2 settembre 2025. Tariffe, a partire da 4.475 euro.
Islanda del sud e isole Vestmann. Partenza garantita il 12 settembre 2025. Tariffe, a partire da 2.955 euro.
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[post_content] => Korean Air formalizzerà i contratti per gli ordini di nuovi aeromobili e motori, concludendo così un'operazione da oltre 32,7 miliardi di dollari. La compagnia aerea della Corea del Sud ha dichiarato che «svilupperà ulteriormente» il memorandum d'intesa firmato con Boeing al salone aeronautico di Farnborough del 2024, dove ha ordinato 20 Boeing 777-9 e 20 787-10.
Secondo Korean Air, le consegne dei nuovi velivoli dovrebbero essere completate entro il 2033; lo scorso anno quando è stato annunciato l'ordine, Korean aveva previsto l'inizio delle consegne nel 2028.
«La compagnia aerea sta lavorando per garantire le posizioni di consegna degli aeromobili per mantenere il suo piano di flotta con le attuali condizioni di fornitura del settore» spiega una note del vettore.
In occasione di un briefing all'inizio del mese, i manager di Korean Air hanno citato i ritardi nelle consegne tra le sfide che la compagnia aerea dovrà affrontare, mentre prende forma il merger con Asiana Airlines. Per mitigare i ritardi, la compagnia ha dovuto far volare più a lungo i velivoli più datati, tra cui gli Airbus A380 e i 747-8.
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[post_content] => Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo.
«Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre.
Se verrà approvata, e lo dice un europeista convinto, bisognerà augurarsi che il nostro Paese vada in infrazione. Se l’Italia la recepirà, in infrazione dovremo andarci noi del turismo organizzato, non applicando questa direttiva e riempiendo i tribunali di cause. Le perderemo tutte? Pazienza. Almeno falliremo lottando.
Il vaso è colmo
Ma perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap?
E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato.
Vediamone alcune perle
Reintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza.
Ora io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere?
Istituzione di un Trust per garantire gli acconti.
Qui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia.
Nessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale. In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza.
Niente perimetro
Già oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc.
In questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri.
Anche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema?
Riduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi.
Beh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui.
Sono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva.
Mi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo.
Davvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi?
Colpo di sciabola
E allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza!
Il ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid.
Ma che vi abbiamo fatto?
Su questa cosa serve davvero coraggio e spirito combattivo. Fosse l’ultima cosa che farò per questo settore, questa volta, lo giuro, sono pronto a “tutto”
La diplomazia va bene, ma questo è davvero troppo».
Pier Ezhaya presidente Astoi Confindustria Viaggi
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