2 maggio 2007 07:53
Un investimento da 253 milioni di dollari: questo lo stanziamento previsto da Emirates per la realizzazione di un resort alle Seychelles, che sarà la seconda proprietà straniera del gruppo e anche la più grande. Emirates, che ha ottenuto quest’anno l’approvazione per la costruzione di un resort vicino Sydney, prevede di completare il complesso di Mahe (472 camere) nel 2010: «Ma questo è solo l’inizio» ha dichiarato Tim Clark, presidente della compagnia, che starebbe considerando nuove location in India, Sri Lanka e Africa orientale. Il governo di Dubai conta di rientrare dell’investimento entro otto-nove anni; per il Wolgan Valley resort, situato nelle Blue Mountains a ovest di Sydney, Emirates ha stanziato 85 milioni di dollari australiani (70,5 milioni di dollari Usa).
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[post_content] => La Sagat, società di gestione dell’aeroporto Pertini di Torino, tira la somme al giro di boa del 2025. Un anno positivo, consolidato dai dati positivi del 2024 e dall’annuncio, pochi giorni fa, di nuovi piani di investimenti di Ryanair. Andrea Andorno, ad di Torino Airport, ha concesso a Travel Quotidiano una breve intervista che sintetizza un andamento che, seppure con fisiologici picchi e flessioni stagionali, è in costante progressione.
«L’anno è partito bene in termini di performance. La winter season si è chiusa con una crescita a doppia cifra che ha superato il 10%, la summer in corso regista un incremento lievemente inferiore allo scorso anno ma comunque positivo, ma solo a settembre potremo fare un bilancio reale. I charter neve fino a marzo hanno dato risultati più che apprezzabili. In novembre poi, ci attendiamo una super crescita che ci fa sperare di avvicinarci sempre più ai 5 milioni di passeggeri annui. Obiettivo non così lontano. Soprattutto se si considera che potremmo assistere con elevati standard di qualità fino a 8/9 milioni di passeggeri».
Ryanair, prima low cost operativa da Caselle – seguita da Wizz Air – ha un ruolo più che significativo nella crescita dell’aeroporto torinese. L’offerta della compagnia irlandese per la prossima stagione sarà molto bilanciata, con incremento di voli sia su scala domestica che internazionale. Alcune sono rotte già servite riformulate secondo frequenze ed orari che vanno maggiormente incontro sia alle esigenze di chi viaggia per lavoro, sia a quelle dei turisti. Voli che permetteranno a un numero ancora maggiore di turisti di visitare Torino e il Piemonte, oltre ad offrire combinazioni di viaggio più comode per chi vi risiede, a vantaggio di un turismo attento ad una crescita della rotta nei due sensi.
Nel segnalare una significativa crescita di destinazioni come Madrid e Siviglia, Andorno afferma: «L’aumento delle frequenze, i nuovi voli attivi dalla prossima stagione e l’arrivo di una nuova macchina dall’ultimo week end di ottobre fanno di Ryanair un partner ormai consolidato con cui abbiamo un dialogo continuo e che cambia numeri dell’aeroporto. Ma noi parliamo con tutti i vettori e l’idea è di ampliare il network».
«Negli ultimi anni è cambiato il modo di viaggiare ad anche l’approccio dell’utenza – conclude Andorno con una visione ad ampio raggio - Gli avvenimenti degli ultimi anni, dal Covid alle crisi politiche, hanno certo influito. Abbiamo perso i voli su Russia e Ucraina, sono cambiati i target, ma la voglia di viaggiare permane. Molti sono ora più orientati a fare una esperienza. E i grandi eventi di caratura internazionale che Torino sempre più organizza e supporta – dal Kappa Futur Festival che ha portato molto pubblico da Olanda e Gran Bretagna, agli Atp Finals, da Artissima a la Vuelta che quest’anno per la prima volta partirà dall’Italia - sono un’ottima vetrina e aprono a più mercati, ma è un trend che deve essere finalizzato e sostenuto tutto l’anno, e che può rivelarsi un invito a tornare.
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L’ultima grande novità, nel luglio 2024, era stata la ripresa del volo per Istanbul operato da Turkish Airlines che consente di raggiungere in coincidenza oltre 300 destinazioni in Medio ed Estremo Oriente, Africa e Americhe. Andorno non dice di più, ma l’impressione è che qualcosa bolla in pentola e che l’operazione di Ryanair su Torino potrà fare da traino ad investimenti di altri vettori.
(Federica De Luca)
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[post_content] => Giugno positivo per Norwegian che ha trasportato 2.371.908 passeggeri, stabilendo un record post-pandemia per questo mese; Widerøe ha movimentato invece 394.290 passeggeri, portando il totale del gruppo a 2.766.198.
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Nel mese di luglio, Norwegian e Widerøe opereranno oltre 400 rotte verso più di 170 destinazioni in tutta Europa. "Siamo ben preparati per l'alta stagione estiva - commenta il ceo, Geir Karlsen -. Luglio sarà un mese molto intenso e le prenotazioni per l'autunno sembrano promettenti. Continuiamo a garantire uno dei migliori livelli di puntualità in Europa e vorrei ringraziare tutti i nostri colleghi della rete che stanno lavorando duramente per mantenere questa posizione".
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[post_content] => Riflettori puntati sul Piano strategico 2025-2027 per Air Niugini nei prossimi 12 mesi: è infatti attea la consegna dei nuovi aeromobili, mentre saranno definiti i finanziamenti e il miglioramento dell’efficienza operativa. Il tutto sarà supportato da investimenti nelle risorse umane, nei sistemi digitali e nella preparazione tecnica della flotta.
“Stiamo investendo nello sviluppo del personale e nell’innovazione tecnologica, adottando strumenti digitali per l’analisi delle performance, con l’obiettivo di offrire un servizio di livello mondiale, pur affrontando le sfide del settore come l’aumento dei costi del carburante - ha dichiarato il ceo della compagnia aerea, Gary Seddon -. Svolgiamo un ruolo fondamentale nel connettere comunità, sostenere il commercio e promuovere il turismo. La modernizzazione della flotta e l’efficienza operativa contribuiranno a rafforzare la posizione della Papua Nuova Guinea come hub regionale e a migliorare la qualità della vita della nostra popolazione”.
Entro settembre 2025, Air Niugini introdurrà il primo degli undici Airbus A220, segnando una tappa fondamentale nel programma di trasformazione della flotta da 700 milioni di dollari.
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Seddon ha inoltre sottolineato la necessità di continuare ad aggiornare le infrastrutture aeroportuali: tra gli interventi fondamentali ci sono l’estensione delle piste, l’illuminazione, i sistemi di navigazione e il potenziamento dei servizi antincendio e di soccorso aeroportuale, elementi chiave per garantire operazioni sicure, affidabili e continue.
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[post_content] => Nuova vita per il Voi Vila Do Farol a Capo Verde, storico resort della divisione hôtellerie di Alpitour World, che verrà completamente demolito e ricostruito secondo un concept architettonico completamente nuovo e ispirato ai principi di responsabilità ambientale, economica e sociale.
Il progetto, che prevede un investimento da oltre 30 milioni di euro, avrà una durata complessiva di circa 18 mesi, con consegna prevista entro la fine del 2026: si estende su un’area di oltre 52.000 mq e prevede un incremento della capacità ricettiva con 302 camere, circa 60 in più rispetto alla configurazione attuale. L’intervento porterà alla creazione di due archi composti da 21 edifici singoli disposti a mezzo cerchio, come ad abbracciare l’orizzonte. Gli edifici saranno di due differenti tipologie: a due livelli lungo l’arco interno e a tre lungo quello esterno, progettati per integrarsi armoniosamente con il contesto naturale.
«Abbiamo immaginato un’architettura che fosse un abbraccio tra terra e oceano, capace di dialogare con la potenza del paesaggio e l’heritage del luogo. Un'oasi in cui ogni edificio è stato pensato per integrarsi nel contesto naturale, con strutture vibranti dai volumi sfalsati e dalle grandi aperture affacciate sull'oceano Atlantico. Un progetto concepito per raccontare l'intreccio delle culture locali, lasciando un’impronta identitaria» spiegano Igor Rebosio, founder architect & design director di De.Tales, lo studio internazionale di architettura, progettazione e design che coordina il progetto) e Giuseppe Varsavia, founder architect & managing director.
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Le regioni che spiccano per la maggiore crescita di capacità sono il Nord America (+9% di voli in più) e l'Europa meridionale, quest'ultima con un aumento del +25% di posti per Portogallo e Croazia. La stagione estiva si è aperta con un fine settimana di traffico particolarmente intenso: dal 4 al 6 luglio, Klm ha trasportato a bordo circa 330.000 passeggeri.
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[post_content] => Emirates ha inaugurato i voli per Shenzhen, la quarta destinazione servita nella Cina continentale, rafforzando così la sua strategia di espansione nell’Asia orientale.
Con Shenzhen, la compagnia porta a 42 i voli settimanali verso i quattro scali di Pechino, Shanghai, Guangzhou e Shenzhen, garantendo ai viaggiatori e alle aziende maggiori opzioni di connettività e di viaggio da e verso il Paese.
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[post_content] => Australia chiama Italia: sì, il nostro mercato viene monitorato da molto vicino da Tourism Australia, come testimonia la recente visita a Milano di Phillipa Harrison ed Eva Seller, rispettivamente managing director e regional general manager Europa Continentale.
Lo Stivale rappresenta infatti il 16° mercato di provenienza dei visitatori nel Down Under, ma il decimo in termini di spesa e, quando si tratta di mercato leisure, l'Italia è il primo per spesa turistica a persona, con oltre 10.000 dollari australiani. Nei primi quattro mesi del 2025, gli arrivi italiani sono cresciuti dell'11,9%, fino a 22.690. Gli italiani tendono poi ad andare oltre le città principali (34%) e a rimanere più a lungo nella destinazione, con una media di 113 giorni trascorsi in Australia (si questo dato incide il numero dei Whv).
In questo quadro è strategico il ruolo delle agenzie di viaggio, «che sono ancora molto importanti per una destinazione come l'Australia - ribadisce Harrison - perché anche se oggi i consumatori prenotano attraverso più canali, spesso hanno necessità di confrontarsi con un agente di viaggio, che li aiuti a comprendere il grande e diverso prodotto che è l'Australia. Quindi continueremo a puntare sui questi nostri partner commerciali».
Da parte loro, gli adv «richiedono spesso maggiori informazioni su materie specifiche. E qui entra in gioco il nostro programma di formazione Aussie Specialist, che rimane un elemento chiave della nostra strategia per promuovere la destinazione e dare accesso alle informazioni in modo chiaro». Condiviso da tutti gli otto stati e territori partner e progettato per fornire ai venditori di viaggi in prima linea di tutto il mondo le conoscenze e le competenze per vendere al meglio la meta, «oggi in Italia conta 737 agenti formati. Va detto che il tasso di conversione in vendite degli agenti aumenta in modo tangibile, dopo aver seguito il corso di formazione e aver viaggiato in Australia con un fam trip».
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L'appuntamento 2026 per tour operator e buyer, è come sempre l'Ate, che si terrà ad Adelaide/Tarntanya dal 10 al 14 maggio.
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