18 April 2024

Ryanair: l’84% dei clienti non ha ricevuto nessun rimborso

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Ryanair

Ci risiamo: l’84% dei clienti Ryanair i cui voli sono stati cancellati non ha ricevuto alcun rimborso. Secondo un sondaggio, solo il 5% dei passeggeri Ryanair ha ottenuto l’intero importo entro il periodo legale stabilito (sette giorni).

Ryanair ha promesso di restituire il denaro a tutti i clienti che lo richiedono. Tuttavia, insiste sul fatto che avrà bisogno di tempo per affrontare la raffica di richieste causata dalla pandemia di Covid-19.

Secondo il sondaggio, a cui hanno partecipato 1.632 consumatori del Regno Unito, Ryanair è la compagnia aerea che impiega più tempo per i rimborsi. È seguito da EasyJet, nel qual caso il 63% dei viaggiatori non ha ancora ricevuto un rimborso. Molto indietro sono British Airways e Jet2.com, con percentuali del 23% e 19%.

Ryanair è entrato a far parte del lungo elenco di compagnie aeree segnalate da Facua all’Agenzia statale per la sicurezza aerea (AESA) all’inizio di maggio per presunto mancato rimborso. 

A questa notizia Ryanair ha risposto con la seguente nota che volentieri pubblichiamo

«Per tutti i voli cancellati, Ryanair offre ai propri clienti tutte le opzioni previste dalla normativa UE, compresi cambi gratuiti e rimborsi in denaro o sotto forma di voucher.

I clienti che scelgono un voucher, ma non lo utilizzano entro 12 mesi, possono comunque richiedere ed ottenere un rimborso allo scadere di questo periodo. Ció include anche il rimborso parziale, poiché la parte del voucher non utilizzata verrà rimborsata.

Ryanair ha già elaborato €400 milioni in rimborsi e voucher da metà marzo, che rappresentano oltre un terzo del totale arretrato. Invitiamo i clienti ad utilizzare il proprio voucher o a richiedere un cambio gratuito, poiché Ryanair dal 1 luglio opererá  oltre 1.000 voli giornalieri ed ha già pubblicato parte dell’operativo per l’estate 2021. Tutti i clienti Ryanair il cui volo è stato cancellato possono comunque richiedere un rimborso in denaro se lo desiderano».

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Per esperienze particolari, a partire dal food and wine e mete come Roma, Firenze e la Toscana, Venezia e Sardegna, i viaggiatori luxury spendono il 10% in più dell’anno scorso, fino a oltre 2 mila euro al giorno, ma la scelta è più attenta e viene chiesta flessibilità nella durata del soggiorno e nei servizi. E’ quanto emerge da uno studio condotto sulle residenze di lusso gestite da Halldis, del cui gruppo fa parte Windows on Italy che propone quasi 150 proprietà luxury tra ville, palazzi, appartamenti in città, al mare, in campagna o ai laghi in Toscana, Umbria, Sicilia, Sardegna e in altre regioni.\r\n\r\nNel dettaglio, gli ospiti sono disposti a spendere di più, ma prenotano con più ponderazione, in anticipo e manifestano esigenze specifiche. Nel primo trimestre 2024 il booking medio è di 136 giorni rispetto ai 121 dei mesi corrispettivi del 2023. 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I viaggiatori del lusso tendono infatti a sfruttare i mesi fuori della stagione alta a prezzi più bassi, approfittando anche delle temperature che in primavera o di primo autunno si avvicinano a quelle dei mesi estivi. Rileviamo pure una domanda di disporre del soggiorno minimo flessibile, non più il tradizionale sabato-sabato, e di tenere libere la giornata di arrivo e partenza. Per il 2025 stiamo registrando prenotazioni in particolare per i viaggi fuori stagione, settembre e maggio, e anche richieste per matrimoni”.","post_title":"Halldis: cresce la domanda di case vacanze per il segmento lusso","post_date":"2024-04-16T11:26:02+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1713266762000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"465579","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nuova proposta targata Lufthansa all'Ue e nuova data per una decisione sull'operazione Ita Airways, il 6 giugno. 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