11 novembre 2016 10:23
Traffico intercontinentale in crescita nel terzo trimestre dell’anno: secondo il terzo rapporto Ibar (Italian Board Airline Representatives), che analizza le vendite delle agenzie di viaggio italiane nei primi nove mesi del 2016, l’Asia continua a trainare il mercato. In parallelo prosegue, ininterrotto e nonostante l’aggravio dei costi aeroportuali, il calo delle tariffe medie. Il rapporto Ibar offre un quadro che, seppure con prospettive diverse per le diverse direttrici di traffico, conferma sostanzialmente il consolidamento delle tendenze già emerse nel corso del primo semestre. In un quadro di moderata crescita del traffico intercontinentale (+1,2%) non conosce soste la brillante performance dell’Asia (+6,5%) mentre anche l’andamento positivo dell’Africa (+2,1%) è un dato ormai consolidato. Fra le destinazioni asiatiche con i risultati migliori, si distinguono Cina (+10%) , Giappone (+8%) , Filippine (+ 8,6%) e Thailandia (+5,8%). Tra i Paesi che attraggono volumi di traffico più ridotti notevoli incrementi per Vietnam (+20%) e Sri Lanka (+34%). La performance dell’Iran (+36%) illustra, dopo anni di fermo quasi totale, la ripresa degli scambi turistici e commerciali con questo Paese. Anche l’Africa consolida la tendenza positiva: le performance di Senegal (+23%), Marocco e Sud Africa (entrambe con un +15%) danno i contributi più rilevanti. Per le Americhe (volumi complessivi al -5%), i cui risultati sono parzialmente influenzati dello sfavorevole andamento valutario, le buone notizie arrivano da Canada (+6,3% ) e Cuba (+11,2%). Tra le destinazioni con volumi minori, comincia a delinearsi un fenomeno Cile (+31,7%). Il dato relativo all’Europa, con volumi in calo del 10,5%, riflette ancora una volta le due principali tendenze che impattano sulle vendite in agenzia: la conquista di quote di mercato da parte dei vettori low cost, ormai vicini al 50% per quanto riguarda i collegamenti tra Italia e resto d’Europa, e la sempre maggiore propensione della clientela ad utilizzare i siti delle compagnie (non rilevati da questa analisi) per i propri acquisti. Infine, sostanzialmente rimangono stabili le vendite in agenzia dei voli nazionali (+0,9%).
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«Ryanair continua a garantire più connettività, posti di lavoro e tariffe più basse rispetto a qualsiasi altra compagnia aerea ad Ancona ed in Italia - ha dichiarato il country manager della low cost irlandese per l’Italia e il Mediterraneo Orientale, Mauro Bolla -. Tuttavia, l’addizionale municipale continua a danneggiare la connettività, i posti di lavoro ed il turismo rendendo l’Italia meno competitiva rispetto ad altri Paesi dove questa sovrattassa non esiste. Ryanair chiede quindi allo Stato italiano di eliminare questa tassa turistica (addizionale municipale) per stimolare la crescita della capacità e ridurre le tariffe per i propri cittadini e passeggeri. Se il Governo italiano dovesse abolire l’addizionale municipale, Ryanair risponderebbe con un investimento di 4 miliardi di dollari in Italia, aggiungendo 40 nuovi aerei».
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L’opera, la cui realizzazione è stata approvata cda di Sacbo, sarà pronta nel 2026 e prevede edifici connessi all’attività aeroportuale e una struttura alberghiera da 180 camere, di categoria 4 stelle di un brand internazionale, sviluppata in sinergia con uno dei più importanti gruppi italiani attivi nel settore dell’ospitalità, che ne curerà la gestione fornendo una serie di servizi connessi all’aeroporto, dal desk informativo al deposito bagagli e il servizio navetta da e per l'aerostazione.
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Il volo tra Shanghai e Bruxelles partirà dal 1° luglio con tre frequenze alla settimana operate ogni lunedì, venerdì e domenica; la rotta Shanghai-Manchester sarà invece attiva dal prossimo 3 luglio, sempre con tre collegamenti alla settimana, mercoledì, venerdì e domenica.
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[post_content] => Bilancio 2023 positivo per l'aeroporto Marconi di Bologna che archivia il 2023 con ricavi consolidati per 145,1 milioni di euro, +7,8% rispetto al 2022, e pari ad una crescita del +15,9% se confrontati con il 2019.
L'ebit del Marconi si è attestato a 25,8 milioni di euro contro un risultato di 36 milioni del 2022 (14,7 milioni al netto del Contributo Covid) e di 31,1 milioni di euro nell’ultimo anno pre-Covid. L'esercizio si chiude con un utile consolidato di 16,7 milioni di euro contro 31,1 milioni del 2022 (di cui 21,1 milioni dovuti al contributo derivante dal Fondo di compensazione). Al netto di tale contributo straordinario, l’utile del 2022 con cui confrontare il risultato dello stesso periodo del 2023 ammonta a 10 milioni di euro e la crescita è quindi del 67,5%.
«Possiamo definire il 2023 come l’anno della definitiva ripresa delle attività, con oltre un anno di anticipo sulle previsioni, pur in uno scenario globale caratterizzato da una profonda incertezza e volatilità - ha commentato Nazareno Ventola, ad e direttore generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna -. In tale contesto siamo stati in grado di gestire il ritorno a pieno regime del traffico nel nostro aeroporto, seppur in un contesto caratterizzato dalla presenza di diversi cantieri, che ci accompagneranno anche nei prossimi anni e che hanno lo scopo di migliorare ulteriormente, nel breve e nel lungo termine, le nostre infrastrutture e, di conseguenza, l’esperienza di viaggio».
Nel 2023 sono stati complessivamente 9.970.284 i passeggeri registrati, in crescita del 17,4% rispetto al 2022, 78.658 i movimenti (+11,0%) e 50.994 le tonnellate di merce trasportata (-7,6%). Prendendo invece a riferimento il 2019, ultimo anno pre-Covid, il traffico passeggeri è stato nell’ultimo anno superiore del 6%, con luglio come il miglior mese di sempre nella storia dello scalo. Numeri che hanno permesso allo scalo bolognese di confermarsi al settimo posto in Italia per numero di passeggeri.
l traffico low cost ha fatto registrare una variazione positiva dei volumi rispetto sia al 2022, con un +11,4%, che al 2019 con un +23,6%, mentre il traffico legacy ha mostrato un recupero più lento: +32,7% rispetto al 2022 ma -17,2% rispetto al 2019, oltre ad una contrazione dei movimenti sempre rispetto al 2019.
Analizzando le performance dei vettori, Ryanair si conferma la prima compagnia sullo scalo con il 53,3% del traffico totale, seguita da Wizz Air con il 9,7%, in crescita rispetto al 5,4% del 2019 e da Air France con il 2,9%.
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[post_content] => L’ADSP del Mar Ligure Orientale è presente all’ European Cruise Summit CLIA a Genova, nel padiglione Jean Nouvel, assieme a Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova e AdSP del Mar Ligure Occidentale.
Forte del primato nazionale che si è conquistata negli anni e che registra nel 2023 tre milioni e centomila passeggeri sul totale di 13 milioni e ottocentomila totali che hanno scelto di visitare il nostro Paese a bordo di navi da crociere, la Liguria ha deciso di fare sistema per presentarsi ai partecipanti al Summit biennale provenienti da tutto il mondo. Del resto La Spezia, che nel 2023 ha raggiunto i 185 scali con 710.000 passeggeri (Marina di Carrara 20 scali e 15.000 passeggeri) contribuisce in modo importante all’andamento record del settore cruise della nostra Regione.
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[post_content] => «Il Sud Italia è di fondamentale importanza per noi sia per il traffico outgoing che per quello incoming»: Emiliana Limosani, chief commercial officer di Ita Airways e ceo di Volare, commenta così la partecipazione della compagnia all'edizione 2024 di Bmt, in corso in questi giorni a Napoli.
«Quest'estate - prosegue la manager - opereremo voli diretti da Roma Fiumicino e Milano Linate con un totale di oltre 500 frequenze settimanali verso Bari, Brindisi, Napoli, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Cagliari, Palermo, Catania, Lampedusa e Pantelleria. Proprio a Napoli, inoltre, si svolgerà la quinta tappa del nostro roadshow Italy Sales durante il quale stiamo incontrando le agenzie di viaggio, player fondamentali per noi tanto che il nostro fatturato a livello mondo viene generato al 65% proprio dal segmento intermediato».
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[post_content] => Si consolidano le top 5 delle cinque principali aziende italiane per fatturato nei settore dell'ospitalità e del tour operating. Lo rivela il tradizionale lavoro di analisi svolto da Pambianco e presentato ieri alla Borsa di Milano, in occasione della seconda edizione dell'Hotellerie Summit. Per quanto riguarda in particolare le imprese del turismo organizzato, a svettare su tutte nel 2023 si è confermata come prevedibile la divisione tour operating di Alpitour che ha chiuso l'anno fiscale il 31 ottobre a 1,361 miliardi di euro, appena un milione sotto i livelli pre-Covid del 2019, ma mettendo al contempo a segno una crescita del 57% rispetto al 2022. A seguire ancora una volta Veratour a quota 230 milioni (249 mln nel 2019, 181 mln nel 2022), mentre sul gradino più basso del podio troviamo sempre Quality Group con 205 milioni (173 mln nel 2019; 111 mln nel 2022). L'unica variazione si è registrata tra la quarta e la quinta piazza, con il gruppo Nicolaus e Idee per Viaggiare che hanno invertito le rispettive posizioni: la compagnia pugliese è ora sopra con 148 milioni (91 mln nel 2019; 94 mln nel 2022), mentre IpV ha chiuso l'anno il 31 ottobre a 105 milioni (50 mln nel 2019; 97 mln nel 2022).
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