28 March 2024

Buy Wedding in Italy: il valore ed i numeri della wedding industry italiana

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Anche le coppie famose scelgono l’Italia come sede dei loro matrimoni

E’ sempre più professionale l’approccio al “wedding” da parte dei player del mercato italiano dell’offerta, riuniti a Bologna fino al 14 novembre, al V Buy Wedding in Italy.
Da una approssimazione empirica, si è passati ad una seria analisi di mercato, in un settore che sta prendendo sempre più forma e consistenza economica.
L’analisi congiunturale del sistema nazionale della Wedding Industry italiana permette di avere la visione complessiva dell’evoluzione del settore con l’individuazione degli elementi strutturali ed economici che la caratterizzano. Si parla esclusivamente  dell’analisi che fa riferimento al solo wedding incoming, escludendo dalla rilevazione il mercato nazionale o matrimoni di italiani che si recano all’estero. E questo è importante per isolare i dati acquisiti.
Nel 2019 la wedding industry italiana sarà molto vicina a questi numeri: 9.018 matrimoni di stranieri realizzati, con un incremento rispetto al 2018 del 2,1% di eventi realizzati; 440mila 102 stranieri arrivati in Italia in connessione con questi matrimoni. Di questi, 18mila 037 sono gli sposi, i restanti 422mila 065 sono gli invitati a vario titolo. 1milione 783mila 136 le presenze complessive registrate grazie al wedding tourism, dalle quali sono scaturite 137mila 081  “notti” di soggiorno degli sposi, e le restanti 1milione 646mila 055 date dagli invitati. Il fatturato complessivo del settore si aggira sui 486milioni 854mila euro, per un costo medio (per sposarsi in Italia) sostenuto di 53mila 984 euro. 
Le prospettive sono buone per il 2020: il 46,4% degli operatori interpellati afferma che nel prossimo anno organizzerà “più matrimoni rispetto al 2019”.

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