28 March 2024

Il Sudafrica incontra le agenzie, italiani in crescita del 16%

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Sudafrica - Bashni MuthayaCon 60 mila 774 visitatori italiani si chiude con una crescita a due cifre, pari al 16%, il 2016 del Sudafrica sul mercato italiano, che recupera così il calo del 7% subito l’anno precedente a causa delle notizie sulla diffusione del virus Ebola, che peraltro non riguardava affatto il sud del continente. Il totale degli arrivi internazionali supera invece i 10 milioni, con un +13% sul 2015 che fa della destinazione tra le migliori performer a livello mondiale, dove la crescita media si aggira intorno al 4%. «L’anno scorso è stato per il Sudafrica il migliore di sempre – conferma Bashni Mutaya (nella foto), direttore Sud Europa di South African Tourism – con una forte crescita su tutti i mercati, e adesso stiamo per lanciare il piano di azione quinquennale “5-years Enhanced Strategy for Growth” che si pone l’obiettivo di aggiungere altri 5 milioni di arrivi entro il 2013, di cui un milione dal turismo domestico». A inaugurare il nuovo corso dell’ente sudafricano in Italia, con la partecipazione della stessa Bashni Mutaya, è stato un workshop che si è svolto al teatro Dal Verme di Milano, dove le agenzie di viaggio hanno potuto conoscere i tantissimi programmi dedicati alla destinazione messi a punto dai tour operator (African Explorer, Best Tours, Caleidoscopio, ClupViaggi, Cividin Viaggi, Gastaldi Holidays, Idee per Viaggiare, Il Diamante, Mokoro Tours e Naar Tour Operator), dalle società alberghiere SunLux Collection e Tsogo Sun, ma anche i collegamenti aerei proposti via Doha da Qatar Airways. «La formazione del trade – prosegue la direttrice – è una nostra priorità per promuovere il Sudafrica sia come destinazione leisure che Mice: per questo rilanceremo tra circa un mese un corso online dedicato alle agenzie di viaggio italiane e inviteremo alla fiera Indaba – che si svolgerà a Durban il mese prossimo – una serie di buyer scelti tra coloro che hanno introdotto da poco il Sudafrica nei loro programmi». Tra le nove provincie sudafricane, al primo posto per numero di visitatori spicca Western Cape con Città del Capo, ma anche Johannesburg, sia in quanto porta d’accesso principale per chi arriva in aereo dall’estero, sia come meta prediletta dal turismo business. «Gli italiani, in particolare, amano i safari nei parchi a caccia dei Big Five e le spiagge, ma sono attratti anche dal turismo avventura come i voli in mongolfiera e dai circuiti enogastronomici tra tenute vinicole e ristoranti per sperimentare sapori diversi». E alla domanda sulle risorse destinate dal governo al turismo, dopo la chiusura della sede italiana di South African Tourism, Mutaya risponde: «Gli investimenti nel settore sono aumentati, ma si è scelto di destinarli per la maggior parte al marketing della destinazione, riducendo al tempo stesso i costi operativi: oggi si fa business in modo diverso rispetto a 10 anni fa e il nostro piano di azione ne ha tenuto conto».

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