30 luglio 2019 09:43
Gianni Rebecchi
La vicenda Metamondo preoccupa le agenzie che, tramite Assoviaggi Confesercenti, chiedono alle autorità competenti un chiarimento a «tutela dei viaggiatori/consumatori che hanno acquistato pacchetti di viaggio» dal to della galassia Arkus Network. La vicenda riguarda la comunicazione che l’operatore avrebbe inviato nei giorni scorsi alle adv, informando dell’annullamento delle partenze dell’ultimo weekend a causa della sopravvenuta indisponibilità da parte di alcuni fornitori a erogare i servizi pattuiti.
«Nello specifico – dichiara il presidente Assoviaggi, Gianni Rebecchi – mancano i controlli da parte delle Regioni sull’effettiva e valida esistenza della protezione in caso di insolvenza o fallimento (fondi, polizze, banche) per adv e to. In merito alle polizze, inoltre, l’Ivass dovrebbe controllare che le polizze in circolazione rispettino le norme di legge e che coprano effettivamente il rischio, mentre l’Antitrust è chiamata a sanzionare nei casi previsti dal Codice del turismo e della direttiva pacchetti. Infine, il ministero è il referente per l’Unione europea sulla corretta applicazione della direttiva pacchetti e dell’effettiva efficacia degli strumenti di garanzia nei casi di insolvenza o fallimento, oltre che gestore di Infotrav, database informativo pubblico delle agenzie di viaggio autorizzate».
«Assoviaggi – conclude Rebecchi – invita le adv a rivolgersi allo sportello legale associativo questo link per ricevere l’assistenza operativa necessaria in questa fase interlocutoria».
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Il binomio viaggi e tecnologia, nella fattispecie AI e Generative AI, ma anche i nuovi trend di mercato e la sostenibilità sono i temi che sono stati al centro dell'incontro fra i rappresentanti di Boston Consulting Group e gli associati di Astoi Confindustria Viaggi.
«In Astoi consideriamo strategico e irrinunciabile il tema della formazione e, oggi più che mai, sentiamo la responsabilità di accendere un faro sui nuovi scenari che potranno profilarsi a breve - afferma il presidente Astoi, Pier Ezhaya -. La vera sfida per gli operatori è infatti riuscire a leggere per tempo il futuro che verrà e dotarsi di strumenti per utilizzare al meglio le nuove tecnologie come, ad esempio, l’IA generativa e le sue declinazioni. Dobbiamo iniziare seriamente ad interrogarci su come queste straordinarie e rivoluzionarie tecnologie cambieranno a breve le abitudini, i bisogni dei viaggiatori e l’attività degli stessi operatori del settore. Comprendere tempestivamente come maneggiare questi strumenti e, soprattutto, capire come potranno essere utilizzati dalle nuove generazioni è la ricetta per restare sul mercato e continuare a competere, intercettando in modo più efficace i consumatori.
I principi alla base del concetto di sostenibilità ambientale, sociale ed economica sono divenuti ormai i pilastri fondamentali di un nuovo modello di sviluppo che le aziende non possono ignorare. In quest’ottica, la sostenibilità dovrà integrarsi sempre di più nella pianificazione strategica degli operatori. Crediamo sia molto importante l’aver offerto ai nostri associati questo momento formativo a cura di un gruppo di grande valore come BCG e siamo intenzionati ad andare avanti su questa strada moltiplicando occasioni di incontro volte alla crescita ed alla consapevolezza delle imprese che rappresentiamo».
Gabriele Ferri, managing director e partner della società di consulenza strategica, aggiunge: «Il mercato dei viaggi organizzati - che in Italia vale circa 9 miliardi di euro - si conferma estremamente resiliente e in crescita, e ha già recuperato e superato in valore il dato 2019 pre-covid. La crescita futura sarà trainata da un’offerta di valore, attenta all’esperienza di viaggio in ogni suo aspetto, dalla pianificazione fino al supporto nel caso di imprevisti, e passerà sempre di più attraverso i canali di vendita on-line, sia diretti che intermediati. Gli Italiani mostrano sempre maggiore interesse verso prodotti turistici più evoluti, come viaggi attivi, spedizioni, che presentano maggiore complessità organizzativa e offrono anche maggiori opportunità di socializzazione e di effettuare esperienze uniche e memorabili. Per rimanere competitivi e continuare a crescere, i tour operator oggi devono quindi sviluppare la capacità di offrire esperienze complesse e fortemente personalizzate, adottando una strategia omnicanale utilizzando al meglio il patrimonio di dati a loro disposizione, oltre che perseguire concretamente obiettivi di sostenibilità».
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Sulla base della sentenza della Corte d'Appello di Milano di gennaio che ha respinto le accuse delle ota, e in particolare quelle dell'agenzia di viaggi online spagnola eDreams, O'Leary ha ribadito che le conclusioni della Corte erano che le pratiche di Ryanair non solo sono «ragionevoli» ma che portano anche a una riduzione dei costi e delle tariffe per i consumatori. «Inoltre - ha proseguito il ceo - Ryanair protegge il consumatore dalle truffe delle ota e, come dichiarato dalla stessa Corte milanese, beneficia indubbiamente i consumatori, il che smentisce chiaramente le pretese dell'Agcm».
Tariffe più basse
«E’ vero che abbiamo una grande quota di mercato in Italia, con 60 milioni di passeggeri quest’anno, ma non perché deteniamo una posizione dominante, bensì perché offriamo le tariffe più basse» ha rimarcato O’Leary che ha sottolineato l’impegno per la trasparenza rivolto alla tutela dei consumatori, citando gli accordi già siglato con vari partner ota tra cui Tui, Kiwi, El Corte Inglés, Loveholidays On the Beach, ed eSky.
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[post_content] => Oltre sei milioni le notti trascorse tra le vigne nel 2023 dagli enoturisti italiani e stranieri che hanno preso d'assalto strutture agrituristiche, bed&breakfast e case vacanza con l'obiettivo di vivere esperienze nel mondo del vino.
E' quanto emerge da una analisi di Coldiretti su dati Terranostra Campagna Amica e Airbnb diffusa in occasione dell'apertura del Vinitaly, con le esperienze del turismo in cantina mostrate dal vivo nello stand della più grande organizzazione agricola d'Italia e d'Europa. L'identikit delle preferenze degli enoturisti è tracciato dall'indagine Coldiretti/Ixe' sul fenomeno, con 15 milioni di italiani che hanno avuto esperienze di turismo in cantina.
Otto cittadini su 10 si dichiarano poi intenzionati a farlo. Accanto alle tradizionali degustazioni di abbinamento di vino e ai corsi di cucina, non mancano le attività innovative che catturano l'interesse degli appassionati. Un 24% dichiara di essere interessato a pratiche sportive e salutistiche nelle vigne, tanto che ci sono strutture che propongono yoga e pilates in mezzo ai filari o percorsi in bicicletta, secondo l'indagine Coldiretti/Ixe'. Ma c'è anche un 26% che punta alla vinoterapia e ad attività di benessere con prodotti ricavati dalla vite e dal vino, trainati dalla crescita dell'agriwellness, mentre un 31% chiede concerti e spettacoli organizzati in mezzo ai vigneti.
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[post_content] => Il gruppo Palladium debutta negli Emirati con un Ushuaïa Unexpected Hotels & Residences. La struttura alberghiera si trova sull'isola di Al Marjan a Ras Al Khaimah, una delle principali destinazioni turistiche e di investimento della regione. Comprenderà un club sulla spiaggia, un ristorante e una piscina a sfioro, tutti situati accanto Wynn Resort Island e con vista sul golfo d’Arabia. Il progetto annunciato sarà realizzato in collaborazione con Al Marjan e Almal Real Estate Development. "Questo è un triplo traguardo per l'azienda, poiché annunciamo il nostro debutto nella Penisola arabica, la crescita di un marchio emblematico per noi e il primo ingresso del gruppo nel segmento delle branded residences", commenta il ceo di Palladium Hotel Group, Jesús Sobrino.
La novità segna anche il primo step di una prossima evoluzione del brand Ushuaïa Unexpected Hotels. Nato a Ibiza nel 2011 darà il via al marchio The Unexpected Hotels & Residences. Il processo sarà realizzato gradualmente a partire dalla fine di questa stagione estiva, culminando con la ristrutturazione entro il 2025 della Ushuaïa Tower, che sarà ribattezzata The Unexpected Ibiza Hotel. A partire dall'estate 2025 lo stabilimento di Playa d'en Bossa (Ibiza) sarà così caratterizzato dal rinnovato The Unexpected Ibiza Hotel, con 181 camere e suite, nonché dall'Ushuaïa Ibiza Beach Hotel, con 234 camere e suite. Successivamente il brand darà il benvenuto al suo primo progetto internazionale, con l’apertura dei The Unexpected Al Marjan Island Hotel e The Unexpected Al Marjan Island Residences, previste per il 2026.
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[post_content] => Fiavet-Confcommercio scrive all’Associazione nazionale presidi esternando le sue preoccupazioni per la diffusione della lettera pubblicata su diversi media che incita alla preparazione del viaggio di istruzione senza agenzie di viaggio.
“Mi chiedo cosa penserebbe l’opinione pubblica se da domani gli agenti di viaggio cominciassero ad insegnare filosofia nelle scuole al posto dei professori” afferma il presidente di Fiavet-Confcommercio Giuseppe Ciminnisi. ”E cosa penserebbero le famiglie degli studenti in viaggio sapendo che i loro figli viaggiano senza le coperture assicurative, l’assistenza costante delle agenzie di viaggi ed in generale senza tutte le tutele previste per i pacchetti di viaggio organizzati, perché la scuola ha deciso di privarsi del supporto professionale delle imprese che per legge organizzano viaggi in questo Paese ed in tutto il mondo”.
Normativa
Fiavet-Confcommercio è preoccupata soprattutto per la mancanza di conoscenza, anche nel mondo della a scuola, delle normativa sui viaggi di istruzione, che allo stato vengono affidati sulla base della normativa dei Contratti pubblici, con una selezione comparativa qualità/prezzo, con obblighi stringenti e con una contratto formale di pacchetto turistico disciplinato dal Codice del Turismo.
“Mi auguro – conclude Ciminnisi - che la scelta fai da te non sia presa ad esempio, non perché dobbiamo difendere una inesistente “posizione dominante” della categoria, ma perché sarebbe una pratica illegittima e soprattutto dannosa per le Scuole e gli studenti. Dietro ad una offerta per un viaggio di istruzione ci sono mesi di lavoro, studio delle location, acquisizione di preventivi e disponibilità dei fornitori, pianificazione degli itinerari, incontri con i Dirigenti e i Professori, risoluzione di problematiche particolari, solo per ricordare alcune attività. Non credo che si possa barattare un ipotetico risparmio, con la privazione degli studenti delle garanzie di legge e del servizio professionale degli Agenti di viaggio”.
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[post_content] => Esperienze, esperienze, esperienze. E' questo quello che si cerca oggi da un viaggio. Soprattutto nel nostro paese. Parola di Michela Trevisan, una delle fondatrici di Missing Italia: operatore incoming con base in provincia di Padova incontrato da noi di Travel Quotidiano in occasione dalla presentazione del digital hub ItaliAbsolutely al Las Vegas Travel Agent Forum: "Le persone non vogliono più soltanto essere visitatori, guardare e basta come se fossero al cinema; desiderano fare parte del film. In poche parole, fare esperienze, come per esempio incontrare una famiglia e far da mangiare insieme, imparare a fare la pasta... Ma l'esperienza può anche essere organizzare un giro in collina in bicicletta, piuttosto che in montagna o da un'altra parte. Insomma, non è più soltanto questione di cooking class. Siamo noi stessi che dobbiamo aprire i nostri prodotti a nuove opportunità".
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Dopo il periodo del Covid, la domanda è tornata a crescere in maniera esponenziale, "quasi persino troppo velocemente - ammette Michela Trevisan -. Anche perché non sempre le pubbliche amministrazioni sono pienamente collaborative con chi fa turismo. E poi certo, i prezzi sono aumenti. A volte anche in maniera eccessiva rispetto a un livello di servizi che non sempre è cresciuto di conseguenza. Noi in ogni caso continuiamo a impegnarci a fare del nostro meglio, perché crediamo moltissimo nel futuro dell'incoming. E lo dimostra anche la nostra presenza qui a Las Vegas". (q.f.)
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La difficoltà nella ricerca di nuovi talenti, il valore dell’atteggiamento del candidato nel processo di selezione del personale (motivazione, voglia di imparare e interesse a migliorarsi) e la rilevanza della remunerazione per trattenere le risorse nelle strutture. Sono i punti principali che emergono da the Challenges of human capital in the hospitality sector: la nuova indagine realizzata da Risposte Turismo presentate in occasione del cinquantesimo general meeting annuale della European Hotel Managers Association (Ehma), svoltosi recentemente presso l'Excelsior Venice Lido Resort.
La ricerca ha evidenziato come il reperire candidati qualificati sia la sfida più impegnativa per i general manager intervistati (62% del campione). Di questi, il 75% afferma che le strutture di minori dimensioni (meno di 50 camere) trovano difficile o molto difficile assumere personale qualificato. La percentuale scende al 64% in riferimento alle realtà di medie dimensioni (50-200) e al 54% nel caso delle grandi strutture (più di 200). Con uno sguardo agli specifici ruoli, lo studio sottolinea come le figure professionali con compiti operativi ma già dotate di una buona esperienza siano le più difficili da trovare (confermato dal 74% degli intervistati), seguite dai profili di middle management (62%), dalle risorse junior o alla prima esperienza lavorativa in ruoli operativi (49%) e dal senior/top management (44%).
"Siamo felici di aver potuto contribuire al cinquantesimo general meeting Ehma con uno studio specifico sulla gestione del capitale umano nell’hotellerie di lusso - sottolinea Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo -. L’acquisizione di nuovo personale è un aspetto strategico per il settore dal momento che le risorse umane, interagendo con il cliente finale, hanno un enorme impatto sulle performance complessive delle strutture alberghiere". "I risultati della ricerca forniscono preziose indicazioni sulle sfide relative al personale nel settore alberghiero europeo - gli fa eco il presidente Ehma, Panos Almyrantis – . Lo studio evidenzia problemi persistenti, che riflettono una diffusa carenza di talenti nei vari ruoli del settore".
Per quanto riguarda il processo di assunzione, i general manager intervistati hanno affermato di tenere maggiormente in considerazione l’atteggiamento (motivazione, voglia di imparare e interesse a migliorarsi) del candidato (30%), prima ancora dell’esperienza che ha maturato (25%) e dei propri valori personali (20%). Solo il 4% ha affermato di valutare le qualifiche accademiche e nessuno ha menzionato l’età. A dimostrazione di quanto il comparto sia capace di assorbire personale con background formativo, competenze e anzianità differenti.
La ricerca prosegue con un’analisi delle complessità relative alla fidelizzazione dei professionisti già inseriti in azienda. Dal focus sugli specifici elementi che spingono il personale a rimanere all’interno della stessa struttura risulta che gli aspetti materiali del rapporto di lavoro sono i più rilevanti. Rispetto a dieci anni fa, infatti, i rispondenti hanno riscontrato la maggiore attenzione dei dipendenti al compenso annuo lordo (82%), al welfare aziendale, ai benefit (71%) e alle opportunità di carriera (61%). Per quanto riguarda, invece, le specifiche categorie professionali, emerge che le figure più difficili da trattenere sono quelle junior o alla prima esperienza con ruoli operativi (65% dei rispondenti), per le quali il periodo medio di permanenza in struttura è di circa 2,4 anni. A seguire, i ruoli operativi con maggiore esperienza (47%, per una permanenza media pari a 5,2 anni), il middle management (26%, permanenza media 6,6 anni), e infine il senior/top management (11%, permanenza media 8,4 anni).
In base ai risultati dell’indagine, inoltre, Risposte Turismo ha rilevato un’alta mobilità dei professionisti internamente al settore. Il 53% degli intervistati, infatti, conferma un forte scambio di personale tra hotel diversi. Il 28%, invece, riscontra spostamenti dall’hotellerie ad altri settori che appartengono alla macro-industria turistica (agenzie di viaggi, tour operator…). Bassa, invece, la mobilità all’interno della stessa struttura (10% degli intervistati) come anche la ricollocazione dal settore hotellerie ad altri comparti (9%).
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[post_content] => Si svolgerà a La Spezia il 10, 11 e 12 maggio “DePortibus - Il festival dei porti che collegano il mondo”, grande evento europeo dedicato alla portualità.
Il festival, ideato da RES Comunicazione, è organizzato da IBG e ADSP, con il patrocinio e il sostegno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con il patrocinio e il supporto di RAM, Comune della Spezia, Regione Liguria, Fondazione Carispezia, Marina Militare.
Protagonista del festival, una tre giorni di incontri pubblici, sarà dunque la realtà portuale in tutte le sue sfaccettature e avrà luogo proprio nella città dove ha sede il secondo porto container gateway in Italia per accesso diretto ai mercati, sempre più di rilevanza internazionale. Tra gli obiettivi dell’evento, quello di riposizionare il “Porto” nel luogo che gli spetta di diritto, una realtà fondamentale nella determinazione della geografia del mondo.
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«La connessione tra porti e difesa è cruciale - spiega il viceministro Edoardo Rixi - per garantire la sicurezza delle rotte commerciali, la protezione delle infrastrutture portuali e la gestione delle minacce emergenti. Deportibus sarà l’occasione per affrontare temi chiave come la protezione delle infrastrutture critiche, la cooperazione internazionale per contrastare il traffico illegale e il terrorismo marittimo, nonché l'impiego di tecnologie avanzate per migliorare la sicurezza e l'efficienza portuale. Un'opportunità di scambio su conoscenze, esperienze e migliori pratiche per affrontare le sfide attuali e future nel settore marittimo».
«II porto riveste un ruolo da protagonista per La Spezia, la sua storia, la sua ricchezza e “De Portibus” rappresenta un'importante opportunità per la nostra città, che per tre giorni diventerà il punto di riferimento per affrontare svariate tematiche portuali con i principali protagonisti del mondo istituzionale, economico, scientifico, ambientale e culturale – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini –. Si tratta di un evento che abbiamo fortemente condiviso e che sarà anche l'occasione per approfondire».
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Nel primo trimestre 2024 la richiesta di case vacanze di lusso sale del 20% rispetto al periodo equivalente dell’anno precedente. Oltre ai tradizionali americani e nordici, con l’assenza di russi e ucraini a causa della guerra, avanzano i turisti asiatici, dai coreani agli indiani ai cinesi. Per esperienze particolari, a partire dal food and wine e mete come Roma, Firenze e la Toscana, Venezia e Sardegna, i viaggiatori luxury spendono il 10% in più dell’anno scorso, fino a oltre 2 mila euro al giorno, ma la scelta è più attenta e viene chiesta flessibilità nella durata del soggiorno e nei servizi. E’ quanto emerge da uno studio condotto sulle residenze di lusso gestite da Halldis, del cui gruppo fa parte Windows on Italy che propone quasi 150 proprietà luxury tra ville, palazzi, appartamenti in città, al mare, in campagna o ai laghi in Toscana, Umbria, Sicilia, Sardegna e in altre regioni.
Nel dettaglio, gli ospiti sono disposti a spendere di più, ma prenotano con più ponderazione, in anticipo e manifestano esigenze specifiche. Nel primo trimestre 2024 il booking medio è di 136 giorni rispetto ai 121 dei mesi corrispettivi del 2023. L’adr, sempre circa i primi tre mesi dell’anno, cresce per le ville di Windows on Italy da 803 a 884 euro a notte (+10%), per quelle di Halldis da 1.005 a 1.094 euro (+8,8%) e per quelle di fascia alta di Halldis da 1.900 a 2.025 euro (+9,2%). Il 65% degli ospiti soggiorna una settimana, il 20% oltre una e il 15% meno di una. Tra le dotazioni più richieste: Internet veloce, piscina, view (sea o countryside), pet-friendly (il 17% viaggia con pet); tra le richieste, la più apprezzata è food and wine experience.
“Osserviamo un aumento della domanda di ville di lusso, ma al contempo una maggiore attenzione alla scelta e alla programmazione: il cliente vuole verificare tutto nei dettagli – afferma Michele Diamantini, ceo di Halldis -. Il primo trimestre 2024 registra un 20% di prenotazioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dei quali la metà è stata relativa ai mesi di bassa e media stagione (marzo-maggio). I viaggiatori del lusso tendono infatti a sfruttare i mesi fuori della stagione alta a prezzi più bassi, approfittando anche delle temperature che in primavera o di primo autunno si avvicinano a quelle dei mesi estivi. Rileviamo pure una domanda di disporre del soggiorno minimo flessibile, non più il tradizionale sabato-sabato, e di tenere libere la giornata di arrivo e partenza. Per il 2025 stiamo registrando prenotazioni in particolare per i viaggi fuori stagione, settembre e maggio, e anche richieste per matrimoni”.
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