Richiesta di lavoro come product manager o direttore tecnico Lombardia
7 gennaio 2013 10:35
Tipologia di annuncio: Richiesta di lavoro
Annuncio pubblicato da: Andrea Carandina
Telefono: 335 6140074
Email: andrea.carandina@alice.it
Provincia: • Lombardia
Comune:
Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • addetto al booking, direttore tecnico, product manager
Testo dell'annuncio
Annuncio pubblicato da: Andrea Carandina
Telefono: 335 6140074
Email: andrea.carandina@alice.it
Provincia: • Lombardia
Comune:
Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • addetto al booking, direttore tecnico, product manager
Testo dell'annuncio
Product manager in Cristiano Viaggi srl Milano.
A causa della chiusura della società sono in mobilità da settembre 2012. Esperto in programmazione e vendita di pacchetti per Scandinavia, Islanda, Groenlandia, Baltico, Russia, linee marittime nel Nord Europa (Viking Line, Stena Line, Smyril Line, Tallink Silja Line, Fjord line, Norfolk Line, DFDS, Color Line e Finnlines). Venticinque anni di esperienza nel turismo, per 17 anni sono stato responsabile booking e gli ultimi due anni ho ricoperto il ruolo di product manager.
Direttore tecnico reg. Lombardia.
Valuto proposte di collaborazione.
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[post_content] => Nei prossimi mesi, fino a giugno sono molte le visite guidate a Crespi d’Adda, il villaggio operaio sorto nel 1876 tra Milano e Bergamo per volontà dell’imprenditore Cristoforo Benigno Crespi che aveva immaginato un borgo con edifici e servizi pubblici annessi ad uso delle famiglie impiegate nel grande cotonificio inaugurato nel 1878.
Nel 1995 Crespi d’Adda è stato riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità ed è in cima alle classifiche dei siti industriali più visitati in Italia, al secondo posto dopo il museo Ferrari di Maranello, prima del museo storico Alfa Romeo ad Arese, del museo Lavazza a Torino e dell’Archivio Storico Olivetti a Ivrea.
Le visite guidate sono previste anche per le festività del 25 aprile e del 1° maggio.
Oggi Crespi d’Adda è parte del comune bergamasco di Capriate San Gervasio ed è collocato tra il fiume Adda, il Fosso bergamasco, il fiume Brembo e la confluenza dei due fiumi, a meno di 20 km dal capoluogo e a circa 40 km da Milano.
Visitare Crespi d’Adda è un’esperienza unica di turismo industriale che riporta il visitatore indietro di 150 anni, in un suggestivo borgo ancora oggi abitato da famiglie legate per lo più alla fabbrica e alla sua storia e rimasto immutato nel tempo. Le casette con giardino degli operai, pressoché uguali tra loro, allineate ed equidistanti lungo le vie; i tre palazzotti, le prime abitazioni realizzate a Crespi d’Adda; le case dei capireparto, le ville dei dirigenti e poi, ancora, gli edifici pubblici, come il lavatoio, il dopolavoro, l’albergo, la chiesa, il teatro, la scuola, i bagni pubblici, il cimitero, raccontano di come si svolgeva la vita del villaggio.
Il tutto ruotava attorno al grande cotonificio, la fabbrica, che, al culmine della sua ascesa commerciale, ha potuto accogliere fino a quattromila persone tra operai e impiegati nell’amministrazione e settantamila fusi.
Il grande complesso industriale, circa 80.000 metri quadrati coperti, è nuovamente in fermento. I suoi spazi, dopo un’accurata operazione di recupero dei fabbricati autorizzata dalla Soprintendenza ai Beni architettonici e culturali, saranno sedi delle diverse attività del gruppo Percassi con uffici di aziende e laboratori. Dopo più di venti anni il lavoro torna negli spazi della fabbrica.
Oggi Crespi d’Adda si può annoverare come esempio virtuoso di gestione culturale, rigenerazione economica e progettualità continua, considerato un vero e proprio modello di riferimento a livello nazionale e internazionale, per la professionalità con cui opera e la sostenibilità finanziaria che gli permette di continuare a investire nella ricerca e nella valorizzazione senza dipendere dal supporto pubblico.
L’Associazione Crespi d’Adda organizza nel periodo primaverile tour guidati che permettono di visitare il villaggio, il museo multimediale, la fabbrica, l’archivio storico ma anche la vicina centrale idroelettrica, gioiello dell’archeologia industriale, fondata nel 1909 per soddisfare il fabbisogno energetico del cotonificio e del villaggio, oggi ristrutturata e funzionante. E’ possibile, inoltre, anche partecipare a tour guidati ai rifugi antiaerei di Ponte San Pietro (Bg) e al MuVA, il museo della valle dell’Adda, per scoprire la storia e le storie dei territori lambiti dal fiume Adda.
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[post_content] => Il Parkhotel Laurin di Bolzano è al centro di una città mitteleuropea con caratteristiche geologiche e storiche uniche. L'hotel organizza experience guidate che rivelano un luogo dalle sfaccettature inattese: climatiche, storiche e architettoniche. Porta delle Dolomiti, nelle Alpi italiane, Bolzano si trova al centro di una conca vulcanica di 70 chilometri di diametro (l’attività vulcanica ha interessato la zona 280 milioni di anni fa) ed è la seconda città più calda d’Italia. Le Alpi bloccano i fronti di maltempo e le garantiscono 300 giorni di sole all’anno. Nella conca si incontrano tre fiumi: l’Isarco, il Talvera e l’Adige.
Nell’anno 1000 i vescovi di Trento compresero il potenziale di sviluppo del territorio e favorirono la nascita di un centro di commercio capace di collegare Venezia alle terre del Nord. Bolzano divenne sempre più ricca: nel 1273 i conti di Tirolo-Gorizia la conquistarono e la dominarono fino al 1363, quando venne donata agli Asburgo. La storia racconta di rivolte, anche religiose, e di passaggi di potere, fino al 1635, quando l’arciduchessa del Tirolo Claudia de’Medici, vedova di Leopoldo V d’Austria, decise l’istituzione di un magistrato mercantile che, in lingua italiana e tedesca, regolava i contenziosi sorti tra i commercianti provenienti da mezza Europa. La città fiorì e vennero costruiti i bellissimi portici che si possono percorrere ancora oggi: proteggevano il centro dal sole e dal vento proveniente dalle montagne e creavano un microclima ideale per il commercio.
Il territorio era ideale anche per la crescita del vitigno autoctono, che produce il rosso e gustoso Lagrein. Le leggende dicono che Bolzano fosse posata sul vino! Ancora oggi le abitazioni hanno cantine di uno o due piani dove, a 15 gradi, viene conservato il prezioso vino locale. All’inizio del 1800 Bolzano venne annessa al Regno d’Italia, visse l’occupazione napoleonica, quindi tornò a far parte dell’Impero austro-ungarico fino al 1918. Dopo la Prima guerra mondiale fu nuovamente annessa all’Italia e, con l’avvento del fascismo, nel 1922-23, il territorio della città venne fortemente italianizzato con un nuovo piano urbanistico. Nel 1936 Mussolini fece costruire il monumento alla Vittoria e volle replicare il centro cittadino sulla riva opposta del fiume Talvera, affidandone la costruzione all’architetto Marcello Piacentini.
Dagli anni ‘60 in poi Bolzano è un’importante meta turistica. La storia della città è anche caratterizzata dal trilinguismo: la popolazione parla italiano, tedesco e ladino. Per frequentare l’università è richiesta la conoscenza di tutte queste lingue. Bolzano offre tanto al turista che, oltre ad apprezzarne la natura, i paesaggi e la tradizione, potrà incontrare al museo Archeologico il corpo di Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio scoperto da due alpinisti nel 1991 sul ghiacciaio della val Senales. Oppure visiterà il Duomo di Santa Maria Assunta, iniziato nel IV secolo contiene la cappella di San Giovanni, i cui affreschi furono commissionati dalla famiglia di banchieri fiorentini de Rossi-Botsch a pittori provenienti da Padova, dove avevano lavorato con Giotto alla cappella degli Scrovegni. E poi ci sono importanti raccolte d’arte moderna. Tra le tante eccellenze non bisogna dimenticare la gastronomia, con i piatti e i salumi tipici da gustare sulle terrazze delle case antiche. Ammirando le Dolomiti che, al tramonto, si accendono del ricordo del giardino di rose del re dei nani Laurin, celebrato dal Parkhotel Laurin.
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[post_content] => La Svizzera ha una grande tradizione di eventi musicali e culturali che, negli anni, si sono imposti sul panorama della scena internazionale. E sono numerosi gli artisti che hanno contribuito a disegnare il volto delle città svizzere. Sul lungolago di Montreux, ad esempio, spicca la statua di Freddie Mercury che con i Queen registrò tra il 1978 e il 1995 ben 6 album nei Mountain Studios, all’interno del Casinò. Oppure David Bowie, che ha vissuto sul Lago di Ginevra per 20 anni e in seguito nel Château du Signal, un castello a Epalinges, sopra Losanna.
Con l’evento The sound of Swiss cities che si è svolto a Milano, Svizzera turismo ha presentato il ricco calendario di eventi musicali e culturali che animeranno le principali città svizzere nei prossimi mesi.
Che sia classica, pop, rock o blues la musica riveste un ruolo importante nell'offerta turistica delle città svizzere sia per gli eventi di richiamo internazionale sia per l’architettura delle sale concerto di recente apertura o per il legame che questo territorio ha con alcuni artisti che qui hanno vissuto o tratto ispirazione. Come dichiarato da Christina Glaeser, direttrice di Svizzera Turismo «ciò che stupisce è l’abbondanza di proposte artistico-culturali in rapporto alla superficie territoriale e al numero di abitanti. Con 1081 musei - di cui il 15% dedicato ad arte, design e fotografia - la Svizzera vanta la più alta densità di musei al mondo. Collezioni pubbliche e private hanno permesso l’apertura dei musei su tutto il territorio e conservano ed espongono a rotazione 77,1 milioni di oggetti. Luoghi che nel tempo hanno aperto le porte anche ad eventi artistici legati alla musica e alla danza. E oggi vogliamo sottolineare dunque la ricchezza dell’offerta musicale delle nostre città per questo anno appena iniziato».
Basilea, capitale dell’arte e dell’architettura, si prepara ad un'annata ricca di sonorità con un calendario di eventi musicali imperdibili per la stagione 2024. Dagli appassionati di musica classica agli amanti del jazz e del rock, fino ad arrivare alla techno: l’agenda dei prossimi mesi per la città di Basilea è davvero ricca di concerti, festival e manifestazioni musicali. Dagli aperitivi musicali nei bar alle rassegne di musica da camera nei musei, la città offre un'esperienza sonora unica e indimenticabile. Solo per citarne alcuni, tra giungo e luglio Basilea si animerà con il Festival Musik Basel, un'esplosione di musica contemporanea con artisti di fama internazionale. A settembre invece sarà la volta della Biennale di musica antica: un viaggio nel tempo attraverso le epoche musicali più affascinanti. Oppure per gli amanti del Jazz un appuntamento da segnare in agenda è Off Beat Basel a maggio, dedicato al jazz emergente con un'atmosfera intima e accogliente. Senza dimenticare il Basel Tattoo, il ritrovo delle bande musicali militari più spettacolari del mondo.
Il 2024 segna anche l’anniversario dei 200 anni dello Stadtcasino Basel fondato nel 1824 come associazione senza scopo di lucro con lo scopo di promuovere la cultura e diventato negli anni il centro per la musica classica. Ad aprile inoltre verrà inaugurato il nuovo Baselland Kunsthaus, il principale spazio espositivo per l'arte contemporanea nella regione di Basilea.
Una città da vivere e da scoprire, Berna è il luogo dove musica e cultura si intrecciano creando un'atmosfera unica e indimenticabile. Gli eventi e i festival che si susseguono durante l'anno animano la città con musica, teatro, cinema e gastronomia. Il Casinò di Berna è il palco principale dell’Orchestra Sinfonica della città e ospita non solo concerti di musica classica ma anche spettacoli di cabaret.
Anche il Zentrum Paul Klee realizzato da Renzo Piano, ospita nei suoi spazi concerti, eventi gastronomici, e altre manifestazioni. Oltre ovviamente ad esporre le opere dell'omonimo artista, e mostre d’arte di artisti contemporanei di fama internazionale. Danza, opera e balletto hanno invece come location il teatro comunale di Berna. Altra location degna di nota è la Dampfzentrale, una vecchia centrale elettrica situata lungo il fiume e oggi riconvertita a luogo culturale per spettacoli di danza e musica. Tra gli appuntamenti da non perdere, la 49° edizione del festival internazionale di jazz da marzo a maggio, il Buskers Bern festival con artisti di strada provenienti da tutti il mondo, e l’Offbeat Bern, un festival che celebra la diversità del jazz con artisti emergenti e leggende viventi.
Un'altra meta interessante non solo per i grandi eventi, è Losanna, la cui scena musicale è in costante fermento grazie ai numerosi club dal vivo, concerti gratuiti nei bar, jam session e manifestazioni dedicate alla musica in ogni sua forma. Dagli storici palazzi ai moderni locali, la città offre un'esperienza sonora unica e variegata.
Tappe obbligate prima o dopo un concerto la pasticceria Sweet Sage, o un pranzo alla Buvette Vaudoise, il punto di ristoro del Grand Conseil Vaudois, una volta riservato ai deputati e oggi aperto anche al pubblico.
La scena musicale contemporanea trova spazio al Jumeaux jazz club, inaugurato lo scorso gennaio e diventato già un centro di creazione musicale di altissimo livello.
Anche il Museo Olimpico, che ospita adesso una mostra dedicata ai giochi olimpici di Parigi, è un’altra tappa per eventi culturali e musicali.
Losanna ospita inoltre il Capitole, il più grande cinema della Svizzera presso un affascinante palazzo art déco con all’interno anche la Cineteca svizzera, dove si organizzano non solo proiezioni di film ma anche appuntamenti culturali e cine-concerti.
Con una scena culturale davvero molto dinamica, all’altezza delle più grandi capitale europee, Ginevra è una città a misura d’uomo, divisa tra lago e montagne. Facilmente raggiungibile da Milano in sole 4 ore di treno, conta oltre 130 gli alberghi e numerosi parchi pubblici. La città offre numerosi spazi dedicati all’arte, ai concerti e agli eventi ogni genere. Tra questi, il Grand Theatre de Genève, un palcoscenico di fama mondiale che rappresenta la più grande scena artistica della Svizzera ed è sede delle compagnie di opera e balletto della città. Ospita inoltre sperimentazioni e festival legati ai nuovi generi musicali e culturali con l'obiettivo di avvicinare le nuove generazioni e nuovi target di pubblico a questa istituzione.
«La Svizzera è la patria degli eventi open-air. Nelle piazze cittadine o su piattaforme galleggianti sui laghi e sui fiumi si svolgono concerti e spettacoli teatrali durante tutta l’estate. Fra le sale concerto di recente costruzione meritano una menzione il Centro Cultura e Congressi (KKL) a Lucerna, disegnato da Jean Nouvel, e lo Stadtcasino di Basilea ampliato e rinnovato dal duo Herzog & de Meuron in cima alle classifiche per l’acustica. Di tendenza, inoltre, sono gli eventi all’interno degli spazi museali. Il parco della Fondazione Beyeler a Basilea, il Centro Paul Klee a Berna o il vecchio maneggio di Aarau diventano “venue” per concerti e dj set» - ha dichiarato Francesca Rovati, Media Manager Northern Italy, al termine della conferenza stampa.
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[post_content] => Parma possiede un patrimonio storico e architettonico che regala sempre nuove scoperte ed emozioni: città medievale, rinascimentale, ducale e della musica. Ma anche del Liberty (o Art Nouveau) che si affermò in Italia agli inizi del Novecento, ispirato al mondo floreale, utilizzato nelle decorazioni di palazzi, di ville, di balconi, di mobili e anche in preziosi affreschi per gli interni.
Pasqua e i ponti del 25 aprile e del 1° maggio offrono la possibilità di prendersi una vacanza di qualche giorno e dedicarsi a un “long week end” di relax.
Il viaggio nel Liberty parmigiano non può che iniziare dal centro storico. Alle spalle del Duomo e del Battistero, fra Piazzale Salvo d’Acquisto e Via del Prato, all’ombra del monumentale Complesso di San Francesco si affaccia il Residence Liberty, già Mobilificio Guastalla, progettato da Giorgio Alessi Canosio nel 1907: incanta per i suoi elementi decorativi in ferro battuto e i motivi geometrici e fitomorfi che si intrecciano in un armonico disegno.
Pochi passi e sempre a firma dello stesso progettista, un altro palazzo Liberty tutto da ammirare. Attraversata Piazza Duomo e proseguendo verso Via Cavour, si incontra il Palazzo della Riserva dove nell’ingresso principale l’arte floreale è inconfondibile nelle decorazioni di Riccardo Del Prato. Ed è una sorpresa il vicino Palazzo delle Poste Centrali. Nel vicino Borgo del Parmigianino, al civico 6, si affaccia Palazzo Raboni, dove l’arte floreale ritorna nei decori dei balconi e delle finestre. Mentre in Via Repubblica 43, Palazzo Lusignani è stato (ri)disegnato da Fortunato Morestori nel 1916, e gli interni sono magnificamente arredati secondo i dettami dell’Art Nouveau. Attraversando Piazzale della Pace dove domina il grande Complesso Monumentale della Pilotta, lo sguardo si sofferma sull’Ara del monumento dedicato a Giuseppe Verdi, realizzato nei primi del Novecento, opera di Ettore Ximenes e che faceva parte di un più ampio complesso, danneggiato durate la Seconda Guerra Mondiale. Attraversando Ponte Verdi ci si immerge nel fascino del Parco Ducale e del maestoso ed elegante Palazzo Ducale, per poi passeggiare sul Lungo Parma dove il fascino del Liberty conquista nelle facciate di Case Bormioli, realizzate nel 1905 su progetto dell’architetto Alfredo Provinciali. Proseguendo, all’altezza di Ponte Italia, in Viale Rustici uno degli esempi più importanti di Art Nouveau a Parma: il Villino Bonazzi. Poco lontano, in Via Frugoni, il Liberty parmigiano ritorna nelle facciate delle Case della Cooperativa La Casa, realizzate nel 1915 dall’architetto Massimo Maffei e in Palazzo Malpelli, in Piazzale Corte d’Appello.
Anche l’Oltretorrente ha il suo capolavoro di arte floreale: tutta da ammirare in Via D’Azeglio 6, Casa Valesi, progettata nel 1911 dall’architetto Moderanno Chiavelli (lo stesso “autore” del Palazzo delle Poste), con l’elegante torretta, la facciata impreziosita dalle decorazioni floreali e dei ferri battuti fitomorfi dei balconi.
Appena fuori Parma, a Mamiano di Traversetolo, la Fondazione Magnani Rocca, con l’elegante Villa al cui interno si può ammirare un'importante collezione d'arte e il parco secolare. E per concludere l’affascinante viaggio alla scoperta del Liberty parmense, trasferta a Salsomaggiore, a 35 km da Parma, per ammirare l’imponente facciata delle Terme Berzieri (in attesa della riapertura dei magnifici interni, in via di ristrutturazione), uno dei massimi capolavori Art Déco in Europa.
Per tradurre in una bellissima esperienza questo itinerario, si può fare riferimento ai tour guidati in bicicletta, come quello proposto da Pedalart: “Fiori di ferro e di cemento” per andare alla scoperta dei tanti esempi di Art Nouveau sia a Parma sia in provincia, ammirando la sorprendente collezione d’arte raccolta nella villa Magnani Rocca a Mamiano e proseguendo l’itinerario tra Salsomaggiore Terme e Tabiano. Restando in sella, a disposizione anche i tour ideati dal Club di Prodotto Parma by Bike come quello proposto dalla guida Elisabetta Ivaldi: un percorso di un paio d’ore, pedalando tra i viali della città, alla ricerca delle ville e dei villini Liberty, voluti dalle famiglie benestanti per primeggiare sulle altre. Chi invece preferisse scoprire il Liberty a piedi, può richiedere un tour personalizzato.
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[post_content] => Una full immersion di cinque giorni nelle tradizioni artigianali di tutti i continenti attraverso una mostra di cimeli e curiosità tipiche. L’agenzia milanese 5 Giornate, specializzata in viaggi all’estero su misura, con sede nell’antico dazio di porta Vittoria, offre un’esperienza “per sognare insieme il viaggio per eccellenza – spiega il direttore generale, Andrea Barbieri-: Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne. Insieme con Elisabetta Invernici e Alberto Oliva, ci siamo ispirati a questa celeberrima opera dello scrittore francese proprio per restituire al pubblico l’immaginario e la fascinazione di una storia che dal 1872 conquista bambini e adulti, mille volte ripresa al cinema, in teatro e in tv”.
L’iniziativa dal titolo il Giro del mondo in 5 giornate si svolge in occasione di Museo City 2024, da venerdì 1 a martedì 5 marzo 2024 e l’ingresso è libero. L'inaugurazione è per domani dalle ore 18.30: le avventure di Mister Fog e dei suoi compagni di viaggio protagonisti del romanzo ispireranno una performance teatrale, interpretata dall’attore Gianfilippo Maria Falsina con la sua compagnia, nei costumi d’epoca: gli artisti accompagneranno il pubblico alla scoperta dei cimeli esposti, ciascuno portatore di saperi e tradizioni peculiari. Si tratta di pezzi unici di arte e artigianato di preziosa fattura, raccolti nei più nascosti angoli del mondo, testimonianze etnografiche di valore, custoditi dalle Antiche Botteghe del network milanese Galleria&Friends. A seguire, l’esposizione sarà visitabile nei seguenti orari: sabato 2 e domenica 3 dalle 15 alle 18; lunedì 4 e martedì 5 dalle 9,30 alle 13 e dalle 13,30 alle 18. Ingresso libero.
L'agenzia 5 Giornate fa parte del network l'Astrolabio della famiglia Aronson , nome che a sua volta ha fatto la storia dei servizi per il turismo: fu infatti proprietaria della Chiariva (1931), prima agenzia viaggi italiana e terza al mondo nel 1878. Oltre alla 5 Giornate, la rete include, sempre a Milano, anche l’Astrolabio e la Superviaggi, mentre a Bergamo è attiva la Ascot Viaggi. Tutte le attività in capo alla gamiglia Aronson nel 2023 hanno dichiarato un fatturato di oltre 20 milioni di euro.
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[post_content] => Giamaica tutta da (ri)scoprire attraverso il film "Bob Marley: One Love", dedicato alla leggenda della musica reggae che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia musicale mondiale. Quest'opera cinematografica celebra la vita e l'eredità di Bob Marley, offrendo uno sguardo intimo sulla complessa personalità del cantautore giamaicano e ripercorrendo i momenti più significativi della sua vita.
Il film, sugli schermi italiani dalla scorsa settimana, offre anche l'opportunità di immergersi completamente nello spirito dell’isola, esplorando i momenti che hanno segnato la vita del cantautore, godendo della vibrante scena musicale e scoprendo la bellezza naturale che offre l’isola.
L’itinerario parte proprio dal Sangster International Airport di Montego Bay. Qui, infatti, è possibile mangiare nel primo ristorante al mondo con il marchio del cantautore giamaicano, chiamato proprio "Bob Marley - One Love". Si passa poi alle incantevoli spiagge di Montego Bay, con la sua vivace vita notturna e i ritmi caraibici del Margaritaville, sede ogni luglio del Reggae Sumfest. La tappa successiva è Negril, conosciuta come la "perla dei Caraibi. Qui, è possibile ascoltare la migliore musica dal vivo al Rick's Cafè, rigorosamente all'aperitivo per godersi il meraviglioso tramonto che offre ogni sera.
Il viaggio prosegue nel cuore della Giamaica, a Nine Mile, il pittoresco villaggio incastonato tra le colline di St.Ann, dove il Re del Reggae è nato il 6 febbraio 1945, per poi proseguire verso la vibrante Kingston, la capitale della Giamaica, dove la casa al 56 di Hope Road è diventata un museo-santuario che celebra la vita e l'eredità dell'artista. Le stanze del museo sono come un diario visivo della sua straordinaria carriera; il quartiere di Trenchtown a Kingston, luogo di ispirazione per la celeberrima "No Woman, No Cry", inoltre, ospita il Culture Yard, una esposizione di memorabilia reggae e rasta.
Gli amanti della musica e del folklore rimarranno affascinati dalle celebrazioni del Reggae Month, un momento dell'anno in cui l'intera Giamaica vibra al suono del reggae. Concerti, festival e eventi culturali dedicati a questo genere musicale permeano l'isola, offrendo ai visitatori un'esperienza unica di immersione nelle tradizioni giamaicane. Il Reggae Sumfest, in programma dal 14 al 20 luglio, è un altro festival musicale immancabile sull’isola.
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[post_content] => Prosegue l'attrazione fatale tra il mondo della moda e l'hotellerie. E' questa la volta della famiglia di Nunzio e Anna Colella, cui fanno capo i brand Gutteridge e Alcott, che ha deciso di affidare la gestione del napoletano palazzo Caravita di Sirignano al gruppo Rocco Forte Hotels. Prima magione a sorgere lungo la riviera di Chiaia con la posa della prima pietra nel 1535, l'immobile fu abitato nei secoli da nobili dinastie come i Borbone e, appunto, i principi di Sirignano.
Ristrutturato dall’architetto Michele Bönan, il palazzo riaprirà ora come hotel nel 2027 e sarà dotato di 46 suite di ampie dimensioni, un rooftop con piscina panoramica, due ristoranti, giardini privati, bar e una grande spa.
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[post_content] => Cambio al vertice per Japan Airlines: Mitsuko Tottori, che ha iniziato la sua carriera come assistente di volo, è la prima donna presidente nella storia della compagnia aerea. Un passo profondamente simbolico per il Paese che si sta adoperando per colmare un vasto divario di genere sul lavoro.
Mitsuko Tottori sarà ufficialmente in carica dal prossimo 1° aprile, subentrando ad Akasaka Yuji che diventerà presidente del consiglio di amministrazione. Tottori, 59 anni, è entrata in Jal nel 1985 e nel 2015 è stata promossa a direttore senior degli affari del personale di cabina. Nel 2019 è stata vicepresidente del dipartimento di sicurezza della cabina, prima di essere promossa a vicepresidente senior degli assistenti di cabina un anno dopo.
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