29 March 2024

Santa Fè, New Mexico: la storia dell’hotellerie americana a La Fonda

[ 0 ] Fiere & Eventi

La Fonda nei primi anni del secolo scorso

Il New Mexico, al di là delle bellezze naturali indiscusse, detiene un curioso record. Vi sono prove che già nel 1610 era attivo quello che oggi è l’hotel La Fonda di Santa Fè, il che ne fa il più antico lodge d’America ancora in funzione. Vi sono anche prove che nel 1800 questo edificio fosse un albergo, infatti in spagnolo la fonda significa “locanda”. Oggi La Fonda on the Plaza è l’unico albergo che si affaccia sulla piazza di Santa Fè, combinando storia e charme in un’unica soluzione. Attraverso varie vicissitudini si arriva agli anni ’20 dello scorso secolo, quando dopo aver raccolto 200mila dollari fu iniziata la costruzione del presente hotel che aprì nel dicembre 1922, gestito dalla Fred Harvey Company. Harvey era un immigrato britannico che arrivò a soli 17 anni nel 1853 e fece ogni sorta di lavoro fino a che si impratichì del concetto di ospitalità che fece proprio enfatizzandone la parte legata alla ristorazione. Per farla breve arrivò ad avere e gestire oltre 60 alberghi e ristoranti nel Southwest. Harvey è famoso per avere anche creato la compagnia delle “Harvey Girls,” donne rigorosamente single che venivano istruite in maniera approfondita dando vita ad un concetto davvero “avanti” per l’epoca. Fra il 1883 e il 1965, si stima ci siano state più di 100mila Harvey Girls.
Fra il 1926 e il ’29 Mary Elizabeth Jane Colter, architetto, famosa per molti edifici disegnati nell’area del Gran Canyon, allargò la struttura aggiungendo anche un piano, il V, e aggiunse la “Bell Tower” oggi icona della città, mentre il giardino interno fu creato nel 1970 con il nome di La Plazuela. Lo stile dell’hotel è ispirato all’architettura dei pueblo spagnoli, con i colori e materiali dei pueblo indiani. E così via, aggiunte e miglioramenti fino ai giorni nostri, soprattutto grazie a Sam and Ethel Ballen , una coppia di New York, che nel 1967 acquistò la proprietà, lavorandovi alacremente fino alla loro scomparsa a metà degli anni 2000, ma preservando La Fonda e migliorandola in maniera esemplare e facendone uno dei più famosi alberghi del Paese.
Oggi La Fonda offre 180 guest room e nel 2016 fu completata l’ultima ristrutturazione, quella delle parti comuni, del gift shop e del business center. La struttura ha vinto numerosi riconoscimenti nel settore ospitalità  e il più recente è stato il  Condé Nast Traveler’s “2015 Gold List of Historic Hotels” oltre ad essere riconosciuto come uno dei “the top ten hotel in the world”.

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464515 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Un'operazione che si aggirerebbe attorno ai 3,5 miliardi di euro. A tanto potrebbe ammontare la vendita del gruppo B&B Hotels, a cui secondo alcune voci raccolte da Bloomberg starebbe pensando Goldman Sachs, attuale proprietaria della compagnia francese. I consulenti della società d'investimento Usa sarebbero infatti al lavoro al fine di identificare potenziali acquirenti, dopo aver completato un rifinanziamento da 1,25 miliardi di euro in questo mese di marzo. La delibera sarebbe tuttavia ancora nelle sue fasi iniziali. Se le eventuali offerte non dovessero rispondere alle aspettative, Goldman Sachs potrebbe quindi decidere di mantenere l'attività. B&B Hotels è stata fondata a Brest nel 1990 da François Branellec tramite la società Galaxy. Quest'ultima è stata acquisita nel 2003 dal fondo britannico Duke Street Capital, che ha sua volta l'ha ceduta due anni più tardi ai francesi di Eurazeo. Nel 2010 a rilevare il B&B è stato quindi l'americano Carlyle Group. Il gruppo è poi passato nel 2015 al private equity parigino Pai. L'avvento di Goldman Sachs risale infine al 2019, quando la compagnia alberghiera era stata valutata 1,9 miliardi di euro. B&B Hotels vanta oggi un portfolio di oltre 770 strutture situate in Francia, Germania, Italia e altri paesi europei. Recentemente ha anche aperto il suo primo indirizzo Usa, a Orlando, in Florida, debuttando al contempo nel Regno Unito, nei pressi dello scalo londinese di Heathrow. [post_title] => B&B Hotels: Goldman Sachs valuta la vendita [post_date] => 2024-03-28T11:56:11+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711626971000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464443 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => "Ci sono ancora praterie da esplorare davanti a noi". Sono le potenzialità di sviluppo future di Hnh Hospitality, secondo l'a.d. Luca Boccato, intervenuto in occasione dell’Hotellerie Summit di Pambianco alla Borsa di Milano. Una prospettiva di grande ottimismo, che giunge peraltro dopo un 2023 record, durante il quale il gruppo mestrino ha superato per la prima volta la soglia dei 100 milioni di euro di fatturato, toccando quota 105,7 milioni. Ma anche un approccio che tiene realisticamente conto di quanto accade oltre i confini italiani, dove altre realtà white label company come "Aimbridge o Westmont hanno dimensioni anche dieci, venti volte superiori alle nostre". L'idea è quella di mantenere un equilibrio di portfolio simile a quello attuale, che vede Hnh gestire un 60% circa di proprietà urban e la restante parte di resort leisure. "Il nostro obiettivo era di raggiungere i 150 milioni di euro di fatturato entro il 2027, ma con ogni probabilità ce la faremo già con un anno di anticipo". Anche l'anno fiscale 2024-25 è peraltro partito lo scorso 1° novembre con buone indicazioni: "Nei primi cinque mesi abbiamo fatto meglio del nostro per la verità non ambizioso target di crescita del 5%. Ora stiamo onestamente assistendo a qualche timido segnale di rallentamento, soprattutto a partire dai mesi di giugno - luglio. Niente di allarmante, però: si tratta di oscillazioni sostanzialmente legate all'andamento del ciclo economico. E poi c'è da considerare che questo è l'anno delle elezioni Usa: un periodo tradizionalmente sfavorevole per la domanda d'Oltreoceano. Diciamo che il cielo è oggi prevalentemente sereno con qualche nube sparsa all'orizzonte". Tra le novità in arrivo per Hnh c'è poi la prima inaugurazione di una struttura extended-stay: "Una proposta destinata a completare la nostra offerta, diversificandone i contenuti. D'altronde aprire hotel in centro città non è sempre un'impresa facile, mentre i serviced apartments sono da questo punto di vista un prodotto più semplice e tutto sommato simile all'hotellerie tradizionale". Infine, una parola sulla percorso Ipoready da poco iniziato con Borsa Italia: "E' un'iniziativa certamente volta a formare il nostro management per un'eventuale quotazione della società - ha concluso Boccato -. Ma non si tratta a oggi di una prospettiva concreta. Piuttosto di un'opzione che abbiamo deciso di aprirci. Siamo infatti consapevoli della naturale evoluzione delle nostre collaborazioni con fondi esterni (a febbraio del 2023, il Fondo Italiano d'Investimento ed Eulero Capital sono subentrati a Siparex nel controllo del 37% di Hnh, ndr). Non esiste una scadenza temporale precisa, ma è chiaro che prima o poi decideranno di uscire per monetizzare l'investimento. Con Ipoready vogliamo perciò semplicemente aprirci un'ulteriore finestra di opportunità, per quando sarà il momento di cambiare nuovamente partner finanziari".     [post_title] => Hnh: Westmont e Aimbridge i punti di riferimento. Presto in arrivo un extended-stay [post_date] => 2024-03-27T15:34:50+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711553690000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464393 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_464394" align="alignleft" width="300"] Lea Cardinale con il ceo di Adalte, Davide Galleri[/caption] Un catalogo che già oggi comprende oltre agli Stati Uniti anche il Canada e che offre ai tour operator partner collegati alla piattaforma di Adalte, Community.Travel, un accesso unico ed esclusivo per le partenze di gruppo. Ma che presto sarà destinato a crescere ulteriormente. Lo rivela la sales director della stessa Adalte, Lea Cardinali: “È una delle destinazioni che vive di modernità e che spesso fa scuola in ottica di ricettività. Per questo la nostra offerta sulla destinazione è così completa. E presto speriamo lo sia ancora di più: contiamo di ampliare il numero di fornitori che, al momento, non hanno ancora abbracciato il concetto di distribuzione globale. È la prima destinazione che gestiamo quasi interamente tramite connessioni tecnologiche con i sistemi degli operatori, cosa che risulta più difficile su altri mercati meno avvezzi alla tecnologia”. Attualmente, i fornitori che collaborano con Adalte in Nord America, per il mercato italiano, sono Allied TPro, American Tours International e Team America per Stati Uniti e Canada; Opentours per i soli Stati Uniti e Jonview, specialista per il Canada. Tutti i servizi sono prenotabili online con un'offerta di tour guidati, molti pacchetti per esempio su New York e i self drive per scoprire l’America on the road. Ogni dmc e realtà ricettiva presente in Community.Travel garantisce soluzioni di viaggio per differenti target di clientela. “Collaborare con Adalte non significa cambiare le proprie modalità operative, quanto piuttosto modernizzarle - aggiunge Lea Cardinali -. Infatti i nostri buyer non iniziano a lavorare con fornitori con cui non collaboravano prima solo perché presenti nel portfolio di Adalte, ma utilizzano piuttosto i nostri servizi perché siamo in grado di offrire le migliori soluzioni (anche direttamente sui propri siti) ai loro passeggeri, continuando a lavorare con i propri fornitori selezionati”. [post_title] => Cresce il catalogo Nord America del marketplace Community.Travel [post_date] => 2024-03-27T10:47:35+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711536455000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464385 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_406795" align="alignleft" width="300"] Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti[/caption] Assaeroporti a muso duro sulla questione dell'addizionale comunale: in una lettera aperta a Parlamento e Governo, l'associazione degli aeroporti italiani chiede di ridurre l'imposta che grava fino a 9 euro sul costo del biglietto e di destinare le risorse al Fondo del Trasporto aereo ed ai Comuni aeroportuali. «I passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani - spiega la missiva ripresa da La Stampa - pagano una tassa che varia, a seconda della città, tra i 6,5 e i 9 euro, direttamente caricata sul costo del biglietto aereo. È la cosiddetta addizionale comunale sui diritti di imbarco, una imposta che non solo rischia di aggravare il fenomeno del caro voli e di deprimere il mercato, ma è oggi di fatto estranea rispetto agli obiettivi della norma originaria». «Negli anni, provvedimenti poco chiari e contradditori ne hanno incrementato l'importo, a danno della connettività dei territori, destinando gran parte del gettito a finalità non attinenti al trasporto aereo, come ad esempio i 3,5 euro versati genericamente all’Inps. Sporadiche iniziative, invece, hanno per brevi periodi abolito l’addizionale comunale su alcuni scali». Assaeroporti con la lettera "chiede con forza di mettere ordine alla materia, rivedendo urgentemente l’intero quadro normativo e puntando ad una progressiva riduzione dell’imposta su tutti gli scali italiani, a partire da quelli più piccoli. L’obiettivo è quello di portare la tassa a 2,5 euro nell’arco di 5 anni, conservando le sole quote riservate al comparto: 1,5 e 1 euro destinate, rispettivamente, al Fondo del Trasporto Aereo ed ai Comuni aeroportuali. «Le esigenze delle singole amministrazioni locali di ridimensionare o sopprimere la tassa o, all’opposto, di incrementarla per ragioni di Bilancio determinano oggi un quadro precario e frammentato, che contraddice i più elementari principi della concorrenza e condiziona la necessaria attività di programmazione degli operatori", commenta il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo. [post_title] => Assaeroporti chiede la riduzione dell'addizionale comunale «che incide fino a 9 euro a biglietto» [post_date] => 2024-03-27T10:24:49+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711535089000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464359 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => È iniziata il 6 marzo e proseguirà fino al 31 l’edizione 2024 della Mangia’s Academy, che riunisce 300 persone tra dipendenti e collaboratori del gruppo. Seguendo il claim “Come Together”, si parla dell’importanza della formazione nel settore alberghiero. «Quest’anno l’Academy si è trasformata con noi. - ha detto Marcello Mangia, presidente e ceo di Mangia’s Resorts - Prima si parlava di “formazione”, mentre oggi si parla di “informazione”, perché quest’azienda è cambiata. Vogliamo condividere con tutti i nostri collaboratori quello che stiamo diventando, per andare insieme verso il futuro». Il format dell’Academy prevede due settimane di lavori: 7 giorni di conferenze dedicate ai singoli reparti dell’head quarter e 7 suddivisi in workshop curati da partner di Mangia’s con focus specifici su tutti i dipartimenti interni degli hotel team: dalla cucina al front office, alla guest experience. Anche quest’anno la Mangia’s Academy promuove quindi un ambizioso progetto dedicato allo sviluppo delle competenze di dipendenti e collaboratori, condividendo progetti, iniziative e visioni. Con un’attenzione particolare per la trasformazione in corso: da un mondo di villaggistica a 4stelle a una proposta 5stelle Resort. Lo scorso 21 marzo, nel corso dell’Academy, si è svolta la tavola rotonda sul tema: “Together towards a bright future, where innovation meets sustainability” alla presenza di ospiti illustri, che hanno condiviso know-how ed esperienze maturati in settori differenti, ma legati al mondo dell’ospitalità e dell’enogastronomia. Hanno preso la parola Dario De Lisi, chief creative strategy officer della Uniting - che gestisce il lancio nazionale della Ploom; Francesco Ospitali, amministratore delegato di Marr SpA&amp, che è ora partner di Mangia’s; Alessio Planeta, amministratore delegato e responsabile tecnico delle aziende agricole Planeta (premiato come “Winemaker of the Year 2023” da Wine Enthusiast); Vincenzo Cremonini, amministratore delegato del Gruppo Cremonini; lo chef trapanese Peppe Giuffrè e Tony Lo Coco chef stellato de “I Pupi” di Bagheria. «In questi giorni di Academy abbiamo respirato il bel clima che caratterizza Mangia’s: uno spirito molto forte di gruppo, di famiglia. Questa è un’azienda che è cresciuta in 51 anni, perciò ha radici solide e concrete. - ha proseguito Marcello Mangia e, riferendosi all’interessante tavola rotonda, ha aggiunto – La Mangia’s Academy è stata anche l’occasione per parlare del nostro impegno nella sostenibilità, a partire dalla certificazione Esg che arriverà a metà aprile e sarà annunciata a Roma in un convegno sul tema. È un risultato importante, dopo aver conseguito le certificazioni Breeam News relative alla parte asset e agli immobili: la maggior parte dei nostri alberghi è già stata certificata “Very Good”, che è un rating molto alto, soprattutto per alberghi che hanno quasi 50 anni. "Ora come management company avremo anche un rating Esg. La sostenibilità è un concetto che fa parte della quotidianità di Mangia’s: vista la joint-venture con Blackstone - uno dei primi fondi istituzionali al mondo - ci confrontiamo con realtà che danno questi temi per scontati. Il nostro target nella sostenibilità è quello di certificare entro l’anno prossimo tutte le strutture alberghiere: è un percorso che abbiamo iniziato in modo convinto perché sappiamo che la tematica avrà un ruolo importante nel mercato del futuro. La nostra non è una scelta opportunistica ma strategica. "La certificazione Esg ci porta infatti ad applicare alcune pratiche che sono assolutamente salutari per le aziende: ne garantiscono l’equilibrio e sono fonte di grande solidità. Il 7 aprile prenderà il via la nuova stagione. - ha concluso il presidente - Siamo prontissimi per accogliere gli ospiti presso le nostre strutture in Sicilia e Sardegna, dove far vivere loro l’esperienza di un’autentica vacanza italiana. Dopo gli ottimi risultati del 2023 non vediamo l’ora di dare il via all’estate 2024, insieme con nuovi partner internazionali quali Marriott e Hilton e grazie all’ampia offerta di servizi, experience ed eventi che completano la nostra proposta”. [gallery ids="464368,464362,464366"] [post_title] => La IX Edizione della Mangia’s Academy informazione e consapevolezza in una realtà alberghiera in crescita [post_date] => 2024-03-27T09:40:45+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711532445000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464138 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Il Parkhotel Laurin di Bolzano è al centro di una città mitteleuropea con caratteristiche geologiche e storiche uniche. L'hotel organizza experience guidate che rivelano un luogo dalle sfaccettature inattese: climatiche, storiche e architettoniche. Porta delle Dolomiti, nelle Alpi italiane, Bolzano si trova al centro di una conca vulcanica di 70 chilometri di diametro (l’attività vulcanica ha interessato la zona 280 milioni di anni fa) ed è la seconda città più calda d’Italia. Le Alpi bloccano i fronti di maltempo e le garantiscono 300 giorni di sole all’anno. Nella conca si incontrano tre fiumi: l’Isarco, il Talvera e l’Adige. Nell’anno 1000 i vescovi di Trento compresero il potenziale di sviluppo del territorio e favorirono la nascita di un centro di commercio capace di collegare Venezia alle terre del Nord. Bolzano divenne sempre più ricca: nel 1273 i conti di Tirolo-Gorizia la conquistarono e la dominarono fino al 1363, quando venne donata agli Asburgo. La storia racconta di rivolte, anche religiose, e di passaggi di potere, fino al 1635, quando l’arciduchessa del Tirolo Claudia de’Medici, vedova di Leopoldo V d’Austria, decise l’istituzione di un magistrato mercantile che, in lingua italiana e tedesca, regolava i contenziosi sorti tra i commercianti provenienti da mezza Europa. La città fiorì e vennero costruiti i bellissimi portici che si possono percorrere ancora oggi: proteggevano il centro dal sole e dal vento proveniente dalle montagne e creavano un microclima ideale per il commercio. Il territorio era ideale anche per la crescita del vitigno autoctono, che produce il rosso e gustoso Lagrein. Le leggende dicono che Bolzano fosse posata sul vino! Ancora oggi le abitazioni hanno cantine di uno o due piani dove, a 15 gradi, viene conservato il prezioso vino locale. All’inizio del 1800 Bolzano venne annessa al Regno d’Italia, visse l’occupazione napoleonica, quindi tornò a far parte dell’Impero austro-ungarico fino al 1918. Dopo la Prima guerra mondiale fu nuovamente annessa all’Italia e, con l’avvento del fascismo, nel 1922-23, il territorio della città venne fortemente italianizzato con un nuovo piano urbanistico. Nel 1936 Mussolini fece costruire il monumento alla Vittoria e volle replicare il centro cittadino sulla riva opposta del fiume Talvera, affidandone la costruzione all’architetto Marcello Piacentini. Dagli anni ‘60 in poi Bolzano è un’importante meta turistica. La storia della città è anche caratterizzata dal trilinguismo: la popolazione parla italiano, tedesco e ladino. Per frequentare l’università è richiesta la conoscenza di tutte queste lingue. Bolzano offre tanto al turista che, oltre ad apprezzarne la natura, i paesaggi e la tradizione, potrà incontrare al museo Archeologico il corpo di Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio scoperto da due alpinisti nel 1991 sul ghiacciaio della val Senales. Oppure visiterà il Duomo di Santa Maria Assunta, iniziato nel IV secolo contiene la cappella di San Giovanni, i cui affreschi furono commissionati dalla famiglia di banchieri fiorentini de Rossi-Botsch a pittori provenienti da Padova, dove avevano lavorato con Giotto alla cappella degli Scrovegni. E poi ci sono importanti raccolte d’arte moderna. Tra le tante eccellenze non bisogna dimenticare la gastronomia, con i piatti e i salumi tipici da gustare sulle terrazze delle case antiche. Ammirando le Dolomiti che, al tramonto, si accendono del ricordo del giardino di rose del re dei nani Laurin, celebrato dal Parkhotel Laurin. [gallery ids="464145,464144,464143"] [post_title] => Il Parkhotel Laurin accompagna i suoi ospiti alla scoperta di Bolzano [post_date] => 2024-03-27T09:37:26+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711532246000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464314 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Internazionalizzare la domanda, fino al 2022 generata per il 95% esclusivamente dal mercato domestico, e allungare le stagionalità. Sono questi i due principali obiettivi dell'attuale fase di sviluppo del gruppo Bluserena. Lo ha raccontato in occasione dell’Hotellerie Summit di Pambianco alla Borsa di Milano, il ceo del gruppo con base a Pescara, Marcello Cicalò: "Quando sono approdato qui a fine 2022, dopo che la compagnia era stata acquisita l'anno precedente dal fondo Azora, mi hanno conferito un mandato preciso: riposizionare e affinare il prodotto, mantenendo l'identità Bluserena pur in un contesto di espansione dell'offerta". La prima mossa è stata dunque quelle di investire 55 milioni di euro per la ristrutturazione di cinque dei 13 hotel in portfolio. "E quest'anno abbiamo già in programma ulteriori impegni per una trentina di milioni. Proprio in questi giorni stiamo inoltre lanciando il nostro nuovo sito corporate. Il tutto con l'idea di estendere, tra le altre cose, il nostro appeal verso gli ospiti internazionali, che sino a due anni fa pesavano appena per il 5% dei nostri arrivi". Altro tema caldo è quindi quello dell'allungamento della stagionalità: "Al momento del mio arrivo i nostri resort rimanevano aperti in media per 130 giorni all'anno. Ora vogliamo renderli operativi almeno per 150 giorni, raggiungendo in alcuni contesti come per esempio la Sicilia anche i 180 giorni di attività". A livello di nuovi sviluppi il focus è poi piuttosto vario: si va dalle coste ai laghi, passando anche per le mete ski resort, dove la compagnia possiede già oggi un indirizzo proprio. "Attualmente abbiamo due o tre operazioni particolarmente calde", ha rivelato Cicalò, che non esclude un domani neppure la possibilità di un'eventuale espansione in destinazioni urbane. "I fondi normalmente pensano a un exit strategy dopo un periodo di cinque - sette anni  - ha aggiunto il ceo -. Ma a volte si possono fare travasi tra un fondo e e un altro gestito dalla medesima società. Credo quindi che il progetto Bluserena corrente abbia un respiro di almeno dieci anni". La compagnia ha chiuso il 2023 a quasi 108 milioni di euro di fatturato, rispetto ai 96 milioni di un anno prima, quando i margini operativi lordi (ebidta) avevano raggiunto i 24 milioni, per una marginalità pari al 25,3%. "Anche in questo primo scorcio di 2024 i trend sono buoni - ha concluso Cicalò - Ci definiamo quindi cautamente ottimisti per il prosieguo dell'anno". [post_title] => Bluserena: obiettivo internazionalizzare la domanda e allungare le stagionalità [post_date] => 2024-03-26T14:06:16+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711461976000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464281 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => E' difficile descrivere il successo e l'entusiasmo suscitati dalla presentazione del digital hub ItaliAbsolutely by Travel Quotidiano a Las Vegas. La presentazione si è svolta durante il Travel agent forum di Las Vegas e dobbiamo dire che ha riscontrato un interesse senza precedenti. In sala c'erano più di 400 buyer Usa molto interessati al nostro prodotto editoriale, alla spiegazione che i nostri rappresentanti hanno fatto del progetto, e chiaramente anche all'Italia. Sia Ligia Hofnar che Quirino Falessi del Gruppo Travel, hanno illustrato l'idea di fondo del digital hub dedicato esclusivamente al mercato estero, scritto in un inglese perfetto, che presenta l'offerta italiana a tutto tondo. Dai grandi centri ai piccoli borghi, dalle esperienze più straordinarie, al vasto ricettivo italiano. Fiducia e partner Insomma si è trattato di una conferma che dà fiducia per continuare a lavorare su questa idea così innovativa. Molte le domande dei buyer che hanno partecipato all'incontro. Incuriositi di questa novità italiana. Naturalmente si è parlato anche del giornale cartaceo di ItaliAbsolutely sempre by Travel Quotidiano, che nell'ambito della fiera è stato distribuito a 1200 buyer statunitensi presenti all'evento di Las Vegas. Naturalmente insieme a ItaliAbsolutely erano presenti i nostri espositori: Italia Highlights, Keys of Italy, Grotte di Frasassi, la Città di Messina.  Insomma una vera e propria consacrazione per ItaliAbsolutely, per Travel Quotidiano e per le continue iniziative di tutto il gruppo Travel.   [gallery ids="464294,464288,464287,464292,464293,464291,464297,464296,464295,464289,464298,464286"] [post_title] => ItaliAbsolutely a Las Vegas: 400 buyer alla presentazione. Entusiasmante [post_date] => 2024-03-26T10:53:05+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711450385000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 464238 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Proseguono i piani di espansione di B&B Hotels in Italia, che punta a superare quota 80 indirizzi nella Penisola già entro la fine di quest'anno. "Al momento siamo a 71 strutture, capaci di generare circa il 13% del fatturato totale del nostro gruppo", ha spiegato Liliana Comitini, ceo e presidente Italia, Slovenia e Ungheria della compagnia francese, in occasione dell'Hotellerie Summit di Pambianco alla Borsa di Milano. La sua divisione ha in particolare raggiunto nel 2023 un giro d'affari di 152 milioni di euro, con una marginalità pari a quasi il 30% (ebitda: 43,5 mln. Nel 2022 i valori erano 117 mln e 25 mln rispettivamente, ndr). A livello globale B&B Hotels è invece arrivata a 1,2 miliardi dai 945 milioni dell'anno precedente. Tra gli obiettivi di sviluppo in Italia del gruppo da qualche tempo ci sono anche le destinazioni leisure: "Recentemente abbiamo aperto a Bari, Trapani e Catania e vogliamo continuare lungo questa direzione. Cerchiamo però strutture in grado di rimanere aperte almeno una decina di mesi all'anno. Stiamo guardando alla montagna ma anche alle coste. Pensiamo in particolare che al Sud ci siano parecchie opportunità da esplorare". Con la prima recente apertura negli Usa, e prossimamente nel Regno Unito, gli obiettivi di B&B Hotel sono ambiziosi: superare la soglia dei 3 mila indirizzi a livello globale entro il 2030, di cui 150 solo in Italia. "Dall'anno scorso siamo aperti anche al franchising - ha aggiunto Liliana Comitini -. Certo, il nostro modello di sviluppo principale rimane quello delle gestioni dirette, ma in determinati contesti possiamo ora pensare anche alle affiliazioni commerciali. Nella nostra Penisola al momento  ne abbiamo già due. In linea generale cerchiamo strutture di dimensione compresa tra le 80 e le 120 camere. Ma anche a questo riguardo siamo piuttosto flessibili: non escludiamo infatti la possibilità di aggiungere al nostro portfolio alberghi più piccoli, soprattutto se si trovano in centro città e godono di ottimi livelli di occupazione. Allo stesso modo siamo disponibili anche a operare hotel più grandi, sempre che ci siano le condizioni per farlo". [post_title] => B&B Hotels si apre all'opzione leisure in Italia: focus sul Sud [post_date] => 2024-03-25T13:48:15+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1711374495000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "santa fe new mexico la storia dellhotellerie americana a la fonda" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":63,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":865,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464515","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Un'operazione che si aggirerebbe attorno ai 3,5 miliardi di euro. A tanto potrebbe ammontare la vendita del gruppo B&B Hotels, a cui secondo alcune voci raccolte da Bloomberg starebbe pensando Goldman Sachs, attuale proprietaria della compagnia francese. I consulenti della società d'investimento Usa sarebbero infatti al lavoro al fine di identificare potenziali acquirenti, dopo aver completato un rifinanziamento da 1,25 miliardi di euro in questo mese di marzo. La delibera sarebbe tuttavia ancora nelle sue fasi iniziali. Se le eventuali offerte non dovessero rispondere alle aspettative, Goldman Sachs potrebbe quindi decidere di mantenere l'attività.\r\n\r\nB&B Hotels è stata fondata a Brest nel 1990 da François Branellec tramite la società Galaxy. Quest'ultima è stata acquisita nel 2003 dal fondo britannico Duke Street Capital, che ha sua volta l'ha ceduta due anni più tardi ai francesi di Eurazeo. Nel 2010 a rilevare il B&B è stato quindi l'americano Carlyle Group. Il gruppo è poi passato nel 2015 al private equity parigino Pai. L'avvento di Goldman Sachs risale infine al 2019, quando la compagnia alberghiera era stata valutata 1,9 miliardi di euro. B&B Hotels vanta oggi un portfolio di oltre 770 strutture situate in Francia, Germania, Italia e altri paesi europei. Recentemente ha anche aperto il suo primo indirizzo Usa, a Orlando, in Florida, debuttando al contempo nel Regno Unito, nei pressi dello scalo londinese di Heathrow.","post_title":"B&B Hotels: Goldman Sachs valuta la vendita","post_date":"2024-03-28T11:56:11+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1711626971000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464443","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\"Ci sono ancora praterie da esplorare davanti a noi\". Sono le potenzialità di sviluppo future di Hnh Hospitality, secondo l'a.d. Luca Boccato, intervenuto in occasione dell’Hotellerie Summit di Pambianco alla Borsa di Milano. Una prospettiva di grande ottimismo, che giunge peraltro dopo un 2023 record, durante il quale il gruppo mestrino ha superato per la prima volta la soglia dei 100 milioni di euro di fatturato, toccando quota 105,7 milioni. Ma anche un approccio che tiene realisticamente conto di quanto accade oltre i confini italiani, dove altre realtà white label company come \"Aimbridge o Westmont hanno dimensioni anche dieci, venti volte superiori alle nostre\".\r\n\r\nL'idea è quella di mantenere un equilibrio di portfolio simile a quello attuale, che vede Hnh gestire un 60% circa di proprietà urban e la restante parte di resort leisure. \"Il nostro obiettivo era di raggiungere i 150 milioni di euro di fatturato entro il 2027, ma con ogni probabilità ce la faremo già con un anno di anticipo\".\r\n\r\nAnche l'anno fiscale 2024-25 è peraltro partito lo scorso 1° novembre con buone indicazioni: \"Nei primi cinque mesi abbiamo fatto meglio del nostro per la verità non ambizioso target di crescita del 5%. Ora stiamo onestamente assistendo a qualche timido segnale di rallentamento, soprattutto a partire dai mesi di giugno - luglio. Niente di allarmante, però: si tratta di oscillazioni sostanzialmente legate all'andamento del ciclo economico. E poi c'è da considerare che questo è l'anno delle elezioni Usa: un periodo tradizionalmente sfavorevole per la domanda d'Oltreoceano. Diciamo che il cielo è oggi prevalentemente sereno con qualche nube sparsa all'orizzonte\".\r\n\r\nTra le novità in arrivo per Hnh c'è poi la prima inaugurazione di una struttura extended-stay: \"Una proposta destinata a completare la nostra offerta, diversificandone i contenuti. D'altronde aprire hotel in centro città non è sempre un'impresa facile, mentre i serviced apartments sono da questo punto di vista un prodotto più semplice e tutto sommato simile all'hotellerie tradizionale\".\r\n\r\nInfine, una parola sulla percorso Ipoready da poco iniziato con Borsa Italia: \"E' un'iniziativa certamente volta a formare il nostro management per un'eventuale quotazione della società - ha concluso Boccato -. Ma non si tratta a oggi di una prospettiva concreta. Piuttosto di un'opzione che abbiamo deciso di aprirci. Siamo infatti consapevoli della naturale evoluzione delle nostre collaborazioni con fondi esterni (a febbraio del 2023, il Fondo Italiano d'Investimento ed Eulero Capital sono subentrati a Siparex nel controllo del 37% di Hnh, ndr). Non esiste una scadenza temporale precisa, ma è chiaro che prima o poi decideranno di uscire per monetizzare l'investimento. Con Ipoready vogliamo perciò semplicemente aprirci un'ulteriore finestra di opportunità, per quando sarà il momento di cambiare nuovamente partner finanziari\".\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Hnh: Westmont e Aimbridge i punti di riferimento. Presto in arrivo un extended-stay","post_date":"2024-03-27T15:34:50+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1711553690000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464393","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_464394\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Lea Cardinale con il ceo di Adalte, Davide Galleri[/caption]\r\n\r\nUn catalogo che già oggi comprende oltre agli Stati Uniti anche il Canada e che offre ai tour operator partner collegati alla piattaforma di Adalte, Community.Travel, un accesso unico ed esclusivo per le partenze di gruppo. Ma che presto sarà destinato a crescere ulteriormente. Lo rivela la sales director della stessa Adalte, Lea Cardinali: “È una delle destinazioni che vive di modernità e che spesso fa scuola in ottica di ricettività. Per questo la nostra offerta sulla destinazione è così completa. E presto speriamo lo sia ancora di più: contiamo di ampliare il numero di fornitori che, al momento, non hanno ancora abbracciato il concetto di distribuzione globale. È la prima destinazione che gestiamo quasi interamente tramite connessioni tecnologiche con i sistemi degli operatori, cosa che risulta più difficile su altri mercati meno avvezzi alla tecnologia”.\r\n\r\nAttualmente, i fornitori che collaborano con Adalte in Nord America, per il mercato italiano, sono Allied TPro, American Tours International e Team America per Stati Uniti e Canada; Opentours per i soli Stati Uniti e Jonview, specialista per il Canada. Tutti i servizi sono prenotabili online con un'offerta di tour guidati, molti pacchetti per esempio su New York e i self drive per scoprire l’America on the road. Ogni dmc e realtà ricettiva presente in Community.Travel garantisce soluzioni di viaggio per differenti target di clientela.\r\n\r\n“Collaborare con Adalte non significa cambiare le proprie modalità operative, quanto piuttosto modernizzarle - aggiunge Lea Cardinali -. Infatti i nostri buyer non iniziano a lavorare con fornitori con cui non collaboravano prima solo perché presenti nel portfolio di Adalte, ma utilizzano piuttosto i nostri servizi perché siamo in grado di offrire le migliori soluzioni (anche direttamente sui propri siti) ai loro passeggeri, continuando a lavorare con i propri fornitori selezionati”.","post_title":"Cresce il catalogo Nord America del marketplace Community.Travel","post_date":"2024-03-27T10:47:35+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1711536455000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464385","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_406795\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti[/caption]\r\n\r\nAssaeroporti a muso duro sulla questione dell'addizionale comunale: in una lettera aperta a Parlamento e Governo, l'associazione degli aeroporti italiani chiede di ridurre l'imposta che grava fino a 9 euro sul costo del biglietto e di destinare le risorse al Fondo del Trasporto aereo ed ai Comuni aeroportuali.\r\n\r\n«I passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani - spiega la missiva ripresa da La Stampa - pagano una tassa che varia, a seconda della città, tra i 6,5 e i 9 euro, direttamente caricata sul costo del biglietto aereo. È la cosiddetta addizionale comunale sui diritti di imbarco, una imposta che non solo rischia di aggravare il fenomeno del caro voli e di deprimere il mercato, ma è oggi di fatto estranea rispetto agli obiettivi della norma originaria».\r\n\r\n«Negli anni, provvedimenti poco chiari e contradditori ne hanno incrementato l'importo, a danno della connettività dei territori, destinando gran parte del gettito a finalità non attinenti al trasporto aereo, come ad esempio i 3,5 euro versati genericamente all’Inps. Sporadiche iniziative, invece, hanno per brevi periodi abolito l’addizionale comunale su alcuni scali».\r\n\r\nAssaeroporti con la lettera \"chiede con forza di mettere ordine alla materia, rivedendo urgentemente l’intero quadro normativo e puntando ad una progressiva riduzione dell’imposta su tutti gli scali italiani, a partire da quelli più piccoli. L’obiettivo è quello di portare la tassa a 2,5 euro nell’arco di 5 anni, conservando le sole quote riservate al comparto: 1,5 e 1 euro destinate, rispettivamente, al Fondo del Trasporto Aereo ed ai Comuni aeroportuali.\r\n\r\n«Le esigenze delle singole amministrazioni locali di ridimensionare o sopprimere la tassa o, all’opposto, di incrementarla per ragioni di Bilancio determinano oggi un quadro precario e frammentato, che contraddice i più elementari principi della concorrenza e condiziona la necessaria attività di programmazione degli operatori\", commenta il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo.","post_title":"Assaeroporti chiede la riduzione dell'addizionale comunale «che incide fino a 9 euro a biglietto»","post_date":"2024-03-27T10:24:49+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1711535089000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464359","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"È iniziata il 6 marzo e proseguirà fino al 31 l’edizione 2024 della Mangia’s Academy, che riunisce 300 persone tra dipendenti e collaboratori del gruppo. Seguendo il claim “Come Together”, si parla dell’importanza della formazione nel settore alberghiero. \r\n«Quest’anno l’Academy si è trasformata con noi. - ha detto Marcello Mangia, presidente e ceo di Mangia’s Resorts - Prima si parlava di “formazione”, mentre oggi si parla di “informazione”, perché quest’azienda è cambiata. Vogliamo condividere con tutti i nostri collaboratori quello che stiamo diventando, per andare insieme verso il futuro». \r\nIl format dell’Academy prevede due settimane di lavori: 7 giorni di conferenze dedicate ai singoli reparti dell’head quarter e 7 suddivisi in workshop curati da partner di Mangia’s con focus specifici su tutti i dipartimenti interni degli hotel team: dalla cucina al front office, alla guest experience. Anche quest’anno la Mangia’s Academy promuove quindi un ambizioso progetto dedicato allo sviluppo delle competenze di dipendenti e collaboratori, condividendo progetti, iniziative e visioni. \r\nCon un’attenzione particolare per la trasformazione in corso: da un mondo di villaggistica a 4stelle a una proposta 5stelle Resort. Lo scorso 21 marzo, nel corso dell’Academy, si è svolta la tavola rotonda sul tema: “Together towards a bright future, where innovation meets sustainability” alla presenza di ospiti illustri, che hanno condiviso know-how ed esperienze maturati in settori differenti, ma legati al mondo dell’ospitalità e dell’enogastronomia. \r\nHanno preso la parola Dario De Lisi, chief creative strategy officer della Uniting - che gestisce il lancio nazionale della Ploom; Francesco Ospitali, amministratore delegato di Marr SpA&amp, che è ora partner di Mangia’s; Alessio Planeta, amministratore delegato e responsabile tecnico delle aziende agricole Planeta (premiato come “Winemaker of the Year 2023” da Wine Enthusiast); Vincenzo Cremonini, amministratore delegato del Gruppo Cremonini; lo chef trapanese Peppe Giuffrè e Tony Lo Coco chef stellato de “I Pupi” di Bagheria. \r\n«In questi giorni di Academy abbiamo respirato il bel clima che caratterizza Mangia’s: uno spirito molto forte di gruppo, di famiglia. Questa è un’azienda che è cresciuta in 51 anni, perciò ha radici solide e concrete. - ha proseguito Marcello Mangia e, riferendosi all’interessante tavola rotonda, ha aggiunto – La Mangia’s Academy è stata anche l’occasione per parlare del nostro impegno nella sostenibilità, a partire dalla certificazione Esg che arriverà a metà aprile e sarà annunciata a Roma in un convegno sul tema. È un risultato importante, dopo aver conseguito le certificazioni Breeam News relative alla parte asset e agli immobili: la maggior parte dei nostri alberghi è già stata certificata “Very Good”, che è un rating molto alto, soprattutto per alberghi che hanno quasi 50 anni. \r\n\"Ora come management company avremo anche un rating Esg. La sostenibilità è un concetto che fa parte della quotidianità di Mangia’s: vista la joint-venture con Blackstone - uno dei primi fondi istituzionali al mondo - ci confrontiamo con realtà che danno questi temi per scontati. Il nostro target nella sostenibilità è quello di certificare entro l’anno prossimo tutte le strutture alberghiere: è un percorso che abbiamo iniziato in modo convinto perché sappiamo che la tematica avrà un ruolo importante nel mercato del futuro. La nostra non è una scelta opportunistica ma strategica. \r\n\"La certificazione Esg ci porta infatti ad applicare alcune pratiche che sono assolutamente salutari per le aziende: ne garantiscono l’equilibrio e sono fonte di grande solidità. Il 7 aprile prenderà il via la nuova stagione. - ha concluso il presidente - Siamo prontissimi per accogliere gli ospiti presso le nostre strutture in Sicilia e Sardegna, dove far vivere loro l’esperienza di un’autentica vacanza italiana. Dopo gli ottimi risultati del 2023 non vediamo l’ora di dare il via all’estate 2024, insieme con nuovi partner internazionali quali Marriott e Hilton e grazie all’ampia offerta di servizi, experience ed eventi che completano la nostra proposta”.\r\n[gallery ids=\"464368,464362,464366\"]","post_title":"La IX Edizione della Mangia’s Academy informazione e consapevolezza in una realtà alberghiera in crescita","post_date":"2024-03-27T09:40:45+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1711532445000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464138","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il Parkhotel Laurin di Bolzano è al centro di una città mitteleuropea con caratteristiche geologiche e storiche uniche. L'hotel organizza experience guidate che rivelano un luogo dalle sfaccettature inattese: climatiche, storiche e architettoniche. Porta delle Dolomiti, nelle Alpi italiane, Bolzano si trova al centro di una conca vulcanica di 70 chilometri di diametro (l’attività vulcanica ha interessato la zona 280 milioni di anni fa) ed è la seconda città più calda d’Italia. Le Alpi bloccano i fronti di maltempo e le garantiscono 300 giorni di sole all’anno. Nella conca si incontrano tre fiumi: l’Isarco, il Talvera e l’Adige. \r\nNell’anno 1000 i vescovi di Trento compresero il potenziale di sviluppo del territorio e favorirono la nascita di un centro di commercio capace di collegare Venezia alle terre del Nord. Bolzano divenne sempre più ricca: nel 1273 i conti di Tirolo-Gorizia la conquistarono e la dominarono fino al 1363, quando venne donata agli Asburgo. La storia racconta di rivolte, anche religiose, e di passaggi di potere, fino al 1635, quando l’arciduchessa del Tirolo Claudia de’Medici, vedova di Leopoldo V d’Austria, decise l’istituzione di un magistrato mercantile che, in lingua italiana e tedesca, regolava i contenziosi sorti tra i commercianti provenienti da mezza Europa. La città fiorì e vennero costruiti i bellissimi portici che si possono percorrere ancora oggi: proteggevano il centro dal sole e dal vento proveniente dalle montagne e creavano un microclima ideale per il commercio. \r\nIl territorio era ideale anche per la crescita del vitigno autoctono, che produce il rosso e gustoso Lagrein. Le leggende dicono che Bolzano fosse posata sul vino! Ancora oggi le abitazioni hanno cantine di uno o due piani dove, a 15 gradi, viene conservato il prezioso vino locale. All’inizio del 1800 Bolzano venne annessa al Regno d’Italia, visse l’occupazione napoleonica, quindi tornò a far parte dell’Impero austro-ungarico fino al 1918. Dopo la Prima guerra mondiale fu nuovamente annessa all’Italia e, con l’avvento del fascismo, nel 1922-23, il territorio della città venne fortemente italianizzato con un nuovo piano urbanistico. Nel 1936 Mussolini fece costruire il monumento alla Vittoria e volle replicare il centro cittadino sulla riva opposta del fiume Talvera, affidandone la costruzione all’architetto Marcello Piacentini. \r\nDagli anni ‘60 in poi Bolzano è un’importante meta turistica. La storia della città è anche caratterizzata dal trilinguismo: la popolazione parla italiano, tedesco e ladino. Per frequentare l’università è richiesta la conoscenza di tutte queste lingue. Bolzano offre tanto al turista che, oltre ad apprezzarne la natura, i paesaggi e la tradizione, potrà incontrare al museo Archeologico il corpo di Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio scoperto da due alpinisti nel 1991 sul ghiacciaio della val Senales. Oppure visiterà il Duomo di Santa Maria Assunta, iniziato nel IV secolo contiene la cappella di San Giovanni, i cui affreschi furono commissionati dalla famiglia di banchieri fiorentini de Rossi-Botsch a pittori provenienti da Padova, dove avevano lavorato con Giotto alla cappella degli Scrovegni. E poi ci sono importanti raccolte d’arte moderna. Tra le tante eccellenze non bisogna dimenticare la gastronomia, con i piatti e i salumi tipici da gustare sulle terrazze delle case antiche. Ammirando le Dolomiti che, al tramonto, si accendono del ricordo del giardino di rose del re dei nani Laurin, celebrato dal Parkhotel Laurin.\r\n[gallery ids=\"464145,464144,464143\"]","post_title":"Il Parkhotel Laurin accompagna i suoi ospiti alla scoperta di Bolzano","post_date":"2024-03-27T09:37:26+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1711532246000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464314","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Internazionalizzare la domanda, fino al 2022 generata per il 95% esclusivamente dal mercato domestico, e allungare le stagionalità. Sono questi i due principali obiettivi dell'attuale fase di sviluppo del gruppo Bluserena. Lo ha raccontato in occasione dell’Hotellerie Summit di Pambianco alla Borsa di Milano, il ceo del gruppo con base a Pescara, Marcello Cicalò: \"Quando sono approdato qui a fine 2022, dopo che la compagnia era stata acquisita l'anno precedente dal fondo Azora, mi hanno conferito un mandato preciso: riposizionare e affinare il prodotto, mantenendo l'identità Bluserena pur in un contesto di espansione dell'offerta\".\r\n\r\nLa prima mossa è stata dunque quelle di investire 55 milioni di euro per la ristrutturazione di cinque dei 13 hotel in portfolio. \"E quest'anno abbiamo già in programma ulteriori impegni per una trentina di milioni. Proprio in questi giorni stiamo inoltre lanciando il nostro nuovo sito corporate. Il tutto con l'idea di estendere, tra le altre cose, il nostro appeal verso gli ospiti internazionali, che sino a due anni fa pesavano appena per il 5% dei nostri arrivi\".\r\n\r\nAltro tema caldo è quindi quello dell'allungamento della stagionalità: \"Al momento del mio arrivo i nostri resort rimanevano aperti in media per 130 giorni all'anno. Ora vogliamo renderli operativi almeno per 150 giorni, raggiungendo in alcuni contesti come per esempio la Sicilia anche i 180 giorni di attività\".\r\n\r\nA livello di nuovi sviluppi il focus è poi piuttosto vario: si va dalle coste ai laghi, passando anche per le mete ski resort, dove la compagnia possiede già oggi un indirizzo proprio. \"Attualmente abbiamo due o tre operazioni particolarmente calde\", ha rivelato Cicalò, che non esclude un domani neppure la possibilità di un'eventuale espansione in destinazioni urbane. \"I fondi normalmente pensano a un exit strategy dopo un periodo di cinque - sette anni  - ha aggiunto il ceo -. Ma a volte si possono fare travasi tra un fondo e e un altro gestito dalla medesima società. Credo quindi che il progetto Bluserena corrente abbia un respiro di almeno dieci anni\".\r\n\r\nLa compagnia ha chiuso il 2023 a quasi 108 milioni di euro di fatturato, rispetto ai 96 milioni di un anno prima, quando i margini operativi lordi (ebidta) avevano raggiunto i 24 milioni, per una marginalità pari al 25,3%. \"Anche in questo primo scorcio di 2024 i trend sono buoni - ha concluso Cicalò - Ci definiamo quindi cautamente ottimisti per il prosieguo dell'anno\".","post_title":"Bluserena: obiettivo internazionalizzare la domanda e allungare le stagionalità","post_date":"2024-03-26T14:06:16+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1711461976000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464281","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"E' difficile descrivere il successo e l'entusiasmo suscitati dalla presentazione del digital hub ItaliAbsolutely by Travel Quotidiano a Las Vegas. La presentazione si è svolta durante il Travel agent forum di Las Vegas e dobbiamo dire che ha riscontrato un interesse senza precedenti. In sala c'erano più di 400 buyer Usa molto interessati al nostro prodotto editoriale, alla spiegazione che i nostri rappresentanti hanno fatto del progetto, e chiaramente anche all'Italia.\r\n\r\nSia Ligia Hofnar che Quirino Falessi del Gruppo Travel, hanno illustrato l'idea di fondo del digital hub dedicato esclusivamente al mercato estero, scritto in un inglese perfetto, che presenta l'offerta italiana a tutto tondo. Dai grandi centri ai piccoli borghi, dalle esperienze più straordinarie, al vasto ricettivo italiano.\r\nFiducia e partner\r\nInsomma si è trattato di una conferma che dà fiducia per continuare a lavorare su questa idea così innovativa. Molte le domande dei buyer che hanno partecipato all'incontro. Incuriositi di questa novità italiana. Naturalmente si è parlato anche del giornale cartaceo di ItaliAbsolutely sempre by Travel Quotidiano, che nell'ambito della fiera è stato distribuito a 1200 buyer statunitensi presenti all'evento di Las Vegas.\r\n\r\nNaturalmente insieme a ItaliAbsolutely erano presenti i nostri espositori: Italia Highlights, Keys of Italy, Grotte di Frasassi, la Città di Messina. \r\n\r\nInsomma una vera e propria consacrazione per ItaliAbsolutely, per Travel Quotidiano e per le continue iniziative di tutto il gruppo Travel.\r\n\r\n \r\n\r\n[gallery ids=\"464294,464288,464287,464292,464293,464291,464297,464296,464295,464289,464298,464286\"]","post_title":"ItaliAbsolutely a Las Vegas: 400 buyer alla presentazione. Entusiasmante","post_date":"2024-03-26T10:53:05+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1711450385000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"464238","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Proseguono i piani di espansione di B&B Hotels in Italia, che punta a superare quota 80 indirizzi nella Penisola già entro la fine di quest'anno. \"Al momento siamo a 71 strutture, capaci di generare circa il 13% del fatturato totale del nostro gruppo\", ha spiegato Liliana Comitini, ceo e presidente Italia, Slovenia e Ungheria della compagnia francese, in occasione dell'Hotellerie Summit di Pambianco alla Borsa di Milano.\r\n\r\nLa sua divisione ha in particolare raggiunto nel 2023 un giro d'affari di 152 milioni di euro, con una marginalità pari a quasi il 30% (ebitda: 43,5 mln. Nel 2022 i valori erano 117 mln e 25 mln rispettivamente, ndr). A livello globale B&B Hotels è invece arrivata a 1,2 miliardi dai 945 milioni dell'anno precedente.\r\n\r\nTra gli obiettivi di sviluppo in Italia del gruppo da qualche tempo ci sono anche le destinazioni leisure: \"Recentemente abbiamo aperto a Bari, Trapani e Catania e vogliamo continuare lungo questa direzione. Cerchiamo però strutture in grado di rimanere aperte almeno una decina di mesi all'anno. Stiamo guardando alla montagna ma anche alle coste. Pensiamo in particolare che al Sud ci siano parecchie opportunità da esplorare\".\r\n\r\nCon la prima recente apertura negli Usa, e prossimamente nel Regno Unito, gli obiettivi di B&B Hotel sono ambiziosi: superare la soglia dei 3 mila indirizzi a livello globale entro il 2030, di cui 150 solo in Italia. \"Dall'anno scorso siamo aperti anche al franchising - ha aggiunto Liliana Comitini -. Certo, il nostro modello di sviluppo principale rimane quello delle gestioni dirette, ma in determinati contesti possiamo ora pensare anche alle affiliazioni commerciali. Nella nostra Penisola al momento  ne abbiamo già due. In linea generale cerchiamo strutture di dimensione compresa tra le 80 e le 120 camere. Ma anche a questo riguardo siamo piuttosto flessibili: non escludiamo infatti la possibilità di aggiungere al nostro portfolio alberghi più piccoli, soprattutto se si trovano in centro città e godono di ottimi livelli di occupazione. Allo stesso modo siamo disponibili anche a operare hotel più grandi, sempre che ci siano le condizioni per farlo\".","post_title":"B&B Hotels si apre all'opzione leisure in Italia: focus sul Sud","post_date":"2024-03-25T13:48:15+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1711374495000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti